DE MIRO, Giovanni Battista
Massimo Ceresa
Nacque a Gragnano, presso Napoli, nel 1656.
Il 27 nov. 1672 prese i voti nel monastero benedettino di S. Severino in Napoli. Ancora giovane insegnò teologia [...] di Cambrai e cinque contrari; tra le censure, quella del D., che si limitò a qualificare come erronee le trentasette proposizioni dell'opera di Fénelon (tale censura si trova nel ms. della Biblioteca apost. Vaticana, Vat. lat. 7393, ff. 103r-166r ...
Leggi Tutto
Pietro di Tarantasia (Champigny 1225 circa - Roma 1276). Provinciale dell'ordine domenicano per la Francia (1262-67 e 1269-72), fu fatto cardinale nel 1273. Ebbe gran parte nel Concilio di Lione del 1274. [...] come beato fu confermato nel 1898. Teologo tra i più attivi e discussi del suo secolo, I. vide ben 108 proposizioni del suo Commento alle Sentenze denunciate al generale dell'ordine, durante il primo periodo di insegnamento a Parigi: ma poté anche ...
Leggi Tutto
BIANCHINI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Venezia nel 1738; ordinato sacerdote, prestò la sua opera nella parrocchia di S. Apollinare a Venezia; insegnò anche, in giovane età, teologia dommatica [...] l'Illustrazione del pubblico ecclesiastico diritto accomodato alla pratica di Venezia, Venezia 1771: in queste opere già appaiono proposizioni che lo dimostrano un giurisdizionalista moderato. Due anni dopo, infatti, usciva alla luce il volume Delle ...
Leggi Tutto
BIAGI, Clemente
Giuseppe Pignatelli
Nato a Cremona nel 1740, entrò nell'Ordine camaldolese a Faenza, insieme con l'amico e concittadino Isidoro Bianchi. Dopo aver compiuto gli studi di teologia a Ravenna, [...] grande Encyclopédie;nell'edizione romana, pubblicata tra il 1794 e il 1803, ampliò molte voci correggendo le proposizioni intinte di gallicanismo e sostenendo l'infallibilità pontificia.
Soppresso nel giugno 1798 il Giornale ecclesiastico,ilB. rimase ...
Leggi Tutto
BERNARDINI, Paolino
Giampaolo Tognetti
Nacque a Lucca, da famiglia nobile, il 17 marzo 1518, ed ebbe il nome di Cosimo, che mutò nell'atto di professare i voti. Entrò novizio nel convento domenicano [...] .
Nell'agosto 1542 il B. ed il confratello Vincenzo Franciotti denunziarono al vicario episcopale di Lucca cinque proposizioni eterodosse di don Costantino da Carraia, priore dei canonici lateranensi di Fregionaia, che fu costretto a fuggire. Nello ...
Leggi Tutto
CIBO, Camillo
Agostino Borromeo
Secondogenito di Carlo II Cibo Malaspina. duca di Massa, e di Teresa Pamphili, pronipote di Innocenzo X, nacque a Massa il 25 apr. 1681. Avendo dimostrato inclinazione [...] , 140, passim; Vat. lat. 12519, passim; 13492, ff. 2r-50v; Lettera scritta ad un amico, nella quale si dimostrano calunniose alcune proposizioni divulgate in Roma contro la persona del cardinal Cybo, s.n.t. [ma Roma 1731]; J. C. Lünig, Codex Italiae ...
Leggi Tutto
Benedetto Odescalchi (Como 1611 - Roma 1689). Cardinale dal 1645, successe (1676) a Clemente X. Il suo pontificato fu caratterizzato dalla condanna del nepotismo e dagli sforzi di moralizzazione dei costumi [...] e laici. In campo dogmatico, I. avversò il "probabilismo" teologico-morale e il lassismo dei gesuiti condannandone 65 proposizioni (1679); per qualche tempo inclinò verso il giansenismo e il quietismo, il cui rappresentante Pier Matteo Petrucci egli ...
Leggi Tutto
arminianesimo
La dottrina di J. Arminius (1560-1609) sulla predestinazione. Preceduto da Coolhaes e Coornhert, Arminius, pur partendo dai presupposti comuni a tutti i riformati (incapacità dell’uomo [...] religiosa) suscitarono la violenta reazione dei calvinisti olandesi: mentre gli arminiani fissarono le loro dottrine in cinque proposizioni presentate nel 1610 agli Stati generali, in un documento noto sotto il nome di Remonstrantie, «rimostranza ...
Leggi Tutto
ACCOLTI, Pietro
Boris Ulianich
Figlio di Benedetto, illustre giureconsulto aretino di antica famiglia nobile del contado di fazione ghibellina e popolare, e di Laura Federighi fiorentina (suo padre, [...] e del 23 maggio (ne furono pero tenuti altri due il 25 maggio e il 1 giugno) recava una condanna in blocco delle proposizioni e non un giudizio specifico per ognuna di esse come avrebbe voluto il Gaetano.
L'A., che mantenne una posizione media, pur ...
Leggi Tutto
BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] costituiscono una vera e propria Introductio mathematica: in essa troviamo enunciata e dimostrata tutta una serie di proposizioni matematiche utili ad una più compiuta comprensione dell'interpretazione dei fatti musicali, che occupa la seconda parte ...
Leggi Tutto
proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato. In partic.:...
logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...