ROMA
Anna Bordoni
Sandro Benedetti
Edoardo Tortorici
Luigi Spezzaferro
(XXIX, p. 589; App. I, p. 971; II, II, p. 728; III, II, p. 628; IV, III, p. 232)
La città, che si era accresciuta con un ritmo [...] all'età domizianea; per il sacello di Giuturna viene pure proposta una fase di ristrutturazione in età domizianea con un totale storico − al fallimento pratico la loro profonda tensione utopica. Consensi quasi unanimi ha riscosso invece la Moschea di ...
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(IV, p. 63; App. II, i, p. 229; III, i, p. 122; IV, i, p. 150; V, i, p. 203)
La voce architettura, presente sin dall'inizio nell'Enciclopedia Italiana, venne redatta da G. Giovannoni, che cercò di definire [...] , si andavano esaurendo anche le tematiche legate al concetto di macrodimensione, la cui proposta megastrutturale risultava evidentemente utopica e non praticabile: era tuttavia evidente come questi progetti portassero un contributo positivo nell ...
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Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] intermedie tra accettazione e rifiuto dei nuovi scenari urbani, proposte da P. Virilio. Il terzo problema ha invece dal loro tecnicismo per riscoprire l'inevitabilità di una tensione utopica verso la bellezza della c., una bellezza che comprenda ...
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Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, [...] intermedie tra accettazione e rifiuto dei nuovi scenari urbani, proposte da P. Virilio. Il terzo problema ha invece dal loro tecnicismo per riscoprire l'inevitabilità di una tensione utopica verso la bellezza della c., una bellezza che comprenda ...
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Urbanistica
Edoardo Detti e Paolo Sica
di Edoardo Detti e Paolo Sica
Urbanistica
sommario: 1. Introduzione. 2. Le proposte per la città all'inizio del secolo. 3. Urbanistica e pianificazione nel ventennio [...] intorno ai 300.000 abitanti e oltre nelle esperienze più recenti (la proposta Pampus di J. B. Bakema e J. Van den Broek per utopies et réalités, Paris 1965 (tr. it.: La città. Utopia e realtà, Torino 1973).
Christaller, W., Die zentralen Orte ...
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Gli ambienti dello sport nella storia
Livio Sacchi
Dall'Antichità all'Ottocento
L'antichità è, come tutti sanno, ricchissima di fabbriche dedicate allo sport: ginnasi, palestre, stadi, circhi, anfiteatri, [...] , dall'anfiteatro di Jean-Jacques Lequeu (1791) a quelli proposti da Jean Nicolas-Louis Durand nel suo Recueil et parallèle des piano urbanistico della stessa Norimberga (1937-42): con l'utopica capienza di 405.000 spettatori, sarebbe stato il più ...
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Città globali
Vittorio Gregotti
Benché molti affermino che nel nuovo secolo il fatto urbano stia radicalmente cambiando la propria natura, non si può scrivere della città del 21° sec. senza fare riferimento [...] fronte alle micromutazioni incessanti. Si tratta di una proposta che deve tenere in alta considerazione la dialettica tra libertà e di giustizia e di verità, senza rifugiarsi nell’utopia dell’evasione, né rispecchiare solo il presente. Ben consci che ...
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utopia
utopìa s. f. [dal nome fittizio di un paese ideale, coniato da Tommaso Moro nel suo famoso libro Libellus ... de optimo reipublicae statu deque nova Insula Utopia (1516), con le voci greche οὐ «non» e τόπος «luogo»; quindi «luogo che...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...