Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle regole metriche e ritmiche proprie della poesia; il termine è riservato specialmente all’espressione letteraria. P. d’arte Nel linguaggio della critica letteraria, la p. tipica dei frammentisti, in voga in Italia negli anni precedenti e durante la Prima guerra mondiale. P. ritmica La p. animata da una cadenza liberamente musicale. P. clausolata ...
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prosa
Francesco Tateo
Il largo e vario uso che D. fece della p., l'importanza e l'originalità da lui attribuita all'esperimento della p. volgare, e le sparse considerazioni che egli espresse usando [...] , alla p. non ‛ artificiosa ', nel secondo l'uso del termine specifico richiama precisamente la p. d'arte in volgare.
Quali poi fossero le prose di romanzi D. chiarisce in VE I X 2, dove attribuisce alla lingua d'oïl il primato in questo campo per la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Compartecipi della rivoluzione culturale che ha caratterizzato il passaggio tra [...] esposizione sistematica di risultati, si viene allora a contrapporre il dialogo come la forma necessaria della nuova prosa scientifica, luogo letterario in cui una pluralità di voci, secondo diverse prospettive, può confrontarsi vivacemente mettendo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’atteggiamento satirico che pervade la cultura settecentesca si esplica spesso attraverso [...] pagine del famoso “Spectator”, se non forse nel richiamo programmatico alla figura di Socrate, vera presenza topica in tutta la prosa satirica del secolo. E così, come Socrate “portò la filosofia giù dal cielo a dimorare tra gli uomini”, i nuovi ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] anche in Italia, sino ai poemetti lombardi e veneti, e al Tesoretto, e al Fiore, e all'Intelligenza. La preferenza accordata alla prosa da Bono, che già si era cimentato in volgarizzamenti ardui come quelli di Orosio e di Vegezio, dipese da un giusto ...
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Attore di prosa romeno (n. 1859 - m. Bucarest 1935). La sua carriera si identifica con la storia del Teatro Nazionale di Bucarest, sul cui palcoscenico è stato presente per quasi sessant'anni, interpretando [...] Sono rimaste memorabili le sue interpretazioni shakespeariane (Amleto, Macbeth, Shylock, Re Lear). Direttore di scena, regista e professore al Conservatorio di arte drammatica di Bucarest, è stato maestro di molti dei migliori attori di prosa romeni. ...
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Poema in prosa (1796; pubblicato nel 1826) dello scrittore francese F.-A.-R. de Chateaubriand (1768-1848), in cui si ha l'eco delle esperienze da lui fatte durante il viaggio in America (1791-92). ...
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Attrice di prosa romena (n. 1823 - m. 1908). Fu protagonista nelle prime compagnie d'arte di Bucarest, con C. Caragiale, M. Millo e M. Pascaly. Costituì una propria compagnia nel 1860. Dopo il 1872 lavorò [...] soprattutto al teatro di Galaţi ...
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Attrice romena di prosa (n. Craiova 1854 - m. 1918). Figlia d'arte, debuttò nel 1872 a Craiova. In seguito interpretò, nei teatri nazionali di Iaşi e di Bucarest, i personaggi del repertorio drammatico [...] nazionale (Alecsandri, Caragiale) e universale (Shakespeare, Molière). Fu nel cast del primo film romeno Razboiul indipendentei ("La guerra dell'indipendenza", 1912) ...
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Linguistica
Nella prosa latina medievale, l’andamento ritmico del periodo; e in particolare la singola clausola o cadenza che chiude armoniosamente il periodo o la frase, risultando dall’unione di due [...] parole, ognuna con proprio accento. L’origine del c. risale a circa il 3° sec. d.C. e dura fino al 14°; alla fine dell’11° fu codificato, in Italia, nelle artes dictandi. Tipi fondamentali sono: il c. ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).