crudeltà (crudelità; crudelitate; crudeltate)
Emilio Pasquini
Manca nella prosa (oltre che in Fiore e Detto), ed è perciò inteso da D. quale termine strettamente lirico, nelle sue normali varianti:
Riferito [...] per lo più a " durezza amorosa ", secondo un semantema ormai tradizionale nelle lingue sorelle: Rime CII 6 d'ogni crudelità si fece donna, cioè " signora ", " modello "; CII 38 di tutta crudeltate il freddo ...
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compiutamente
Andrea Mariani
. L'avverbio, presente solo in prosa, indica sempre la " completezza " di un'azione, sia pure con sfumature di volta in volta alquanto diverse.
In Vn II 7, ad esempio ([Amore] [...] cominciò a prendere sopra me tanta sicurtade e tanta signoria... che me convenia fare tutti li suoi piaceri compiutamente), e in Cv III III 15 la lingua non è di quello che lo 'ntelletto vede compiutamente ...
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reggimento
Il vocabolo, presente con larga prevalenza nella prosa del Convivio (14 volte su 17 occorrenze complessive), è adoperato secondo due accezioni fondamentali.
Nel senso di " governo ", " direzione [...] ": Vn XI 3 lo mio corpo, lo quale era tutto allora sotto lo suo [di Amore] reggimento; Cv III VIII 19 è più laudabile l'uomo che dirizza sé e regge sé mal naturato contra l'impeto de la natura, che colui ...
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scacciare (iscacciare)
Alessandro Niccoli
È usato tanto in prosa quanto in poesia con il significato di " mandar via o fuori ", " costringere ad abbandonare un luogo ", in senso sia proprio che figurato: [...] Cv IV XXIX 7 lo ma-[l]estr[u]o disceso de li buoni maggiori è degno d'essere da tutti scacciato.
In due esempi vale piuttosto " allontanare da sé ". Marzia, rimasta vedova di Ortensio, prega Catone di ...
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intendimento
Vincenzo Valente
Parola di uso frequente nella prosa della Vita Nuova e del Convivio. In poesia ricorre solo due volte nelle Rime e due nella Commedia.
La nozione più spesso rappresentata [...] da i. nella Vita Nuova è quella di " intento ", " proposito ", sempre attinente (tranne XIV 8 e XXXI 5) allo scrivere del poeta e all'‛ intenzione ' con cui sono riferiti determinati particolari.
La maggior ...
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ascondere
Freya Anceschi
Sia in poesia, sia in prosa, presenta gli stessi valori semantici dell'allotropo ‛ nascondere ' (v.), meno letterario e, anche in D., più comune (le ricorrenze della prima forma [...] sono infatti di circa un terzo inferiori a quelle della seconda). Nel significato di " sottrarre alla vista o alla conoscenza ", " celare ", è presente in Rime CIII 15 Non trovo... loco che dal suo viso ...
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Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] di poeta sempre, e sa che nessuna forza potrà cancellare la gloria che il suo secolo avrà dalla sua poesia.
V'è, accanto alla prosa teorica del Tasso, quella in cui egli narra o descrive le sue vicende, i suoi moti, i suoi desideri. E qui il respiro ...
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Titolo («il brontolone») di un’anonima commedia latina in prosa ritmica, rifacimento dell’Aulularia di Plauto. Composta alla fine del 4° o al principio del 5° sec. d.C., è dedicata a un Rutilio identificato [...] con il poeta Rutilio Namaziano ...
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Nell’antica Grecia, scrittore di narrazioni mitico-storiche in prosa, e in particolare gli storici greci anteriori a Erodoto (per es., Ecateo di Mileto, Acusilao di Argo, Ferecide di Atene), che scrissero [...] tutti in dialetto ionico e subirono per lo più l’influenza di opere cosmologiche e teogoniche anteriori; oppure retore che componeva orazioni giudiziarie per conto di altri (per es., Antifonte, Lisia) ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).