Graziadio Isaia Ascoli, nato a Gorizia nel 1829 da ricca famiglia ebraica e formatosi nell’ambiente plurilingue della città, si dedicò da autodidatta allo studio delle lingue e della linguistica, pubblicando [...] suoi carteggi, in Agostiniani 1997, vol. 2º, pp. 589-600, 657-687.
Savini, Andrea (2007), Annotazioni linguistiche sulla prosa epistolare di Graziadio Isaia Ascoli (1853-1904), in Per Franco Brioschi. Saggi di lingua e letteratura italiana, a cura di ...
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Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] confluì in un complessivo «progetto linguistico-culturale» (Sorella 1981), che ebbe come effetto pratico la creazione di una prosa all’avanguardia.
Di fatto, teoria e prassi muratoriana si collocavano nel solco degli ‘italianisti’ (tra cui i modenesi ...
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COPULATIVE, CONGIUNZIONI
Le congiunzioni copulative sono le congiunzioni che collegano due elementi o due proposizioni, di contenuto affermativo o negativo, in modo tale che risultino sommate tra loro.
Le [...] («Il Messaggero»)
ed è largamente attestato nell’italiano letterario dei secoli scorsi
né l’oratore e né gli altri che scrivono in prosa (T. Tasso, Discorsi sul poema eroico)
Né oro e né terra (G. Pascoli, Odi e inni).
VEDI ANCHE congiunzioni ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] ma anche in alcune varietà scritte: dal giornalismo alla prosa letteraria alla poesia (cfr. gli esempi riportati in De (Ferrari 2003: 224), la dislocazione è ricorrente nella prosa contemporanea, non solo per raggiungere effetti mimetici del parlato ...
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sanscrito
Tommaso Gnoli
La lingua più antica del mondo
Il sanscrito appartiene al ramo più orientale delle lingue indoeuropee, e in particolare alle lingue indo-arie. Veniva parlato e scritto nel subcontinente [...] e delle Upanisad (sanscrito ieratico). Tuttavia la forma più conosciuta è quella dei poemi epici, della poesia e della prosa d’arte (sanscrito classico). Quest’ultimo venne formalizzato nel 4° secolo a.C. dal grande grammatico Pānini, autore del ...
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Stato dell’Europa settentrionale; i confini hanno una lunghezza che raggiunge i 4400 km, di cui circa un terzo rappresentati da coste (a S Golfo di F.; a O Golfo di Botnia, entrambi dipendenze del Mare [...] e tra gli svedofoni C. Andersson. Tendenze più o meno innovatrici si riscontrano poi in H. Mäkelä, J. Laine, A. Melleri. Nella prosa sono ora dissacranti ora ‘critici costruttivi’ H. Salama, D. Katz, T.K. Mukka, A. Tuuri, T. Kaila, e gli svedofoni H ...
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(lat. Celtae)
Storia
Si individuano con il nome di C. alcune popolazioni appartenenti a uno stesso gruppo linguistico di famiglia indoeuropea che, provenienti dall’Asia, all’inizio del 2° millennio a.C. [...] invasioni del 9° sec. e il ciclo di Leinster dall’11° al 18° secolo. Forma originaria dell’epica irlandese è la prosa e solo in cicli più recenti appaiono passi poetici. La passione per l’epos nazionale si avvicinò gradualmente all’interesse storico ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] è senza dubbio di decisiva importanza e di effetto duraturo: la sintassi nominale s'impianta ormai a tutti i livelli della prosa italiana, mettendo in rilievo i sostantivi con i più vari procedimenti tecnici, dal porli a inizio di periodo, all'uso di ...
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Linguista italiano (Milano 1922 - ivi 2021). Prof. di storia della lingua italiana a Milano, V. ha legato il proprio nome soprattutto all'esame dei dibattiti linguistici nella storia dell'italiano, sia [...] storia del tradizionalismo e del purismo italiano, 1986), le indagini sulla lingua di Leopardi e di Manzoni (La lingua della prosa di G. Leopardi: le "Operette morali", 1992; La lingua di A. Manzoni - Giudizi della critica ottocentesca sulla prima e ...
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hindī Vasta famiglia di dialetti neoindiani, che occupa più o meno il centro della pianura indogangetica. Si divide in un gruppo orientale e uno occidentale. Del gruppo orientale fanno parte i dialetti [...] (urdū) si presentano anche numerose parole arabe (specie nella lingua del diritto), in quello usato (per la prosa solo in tempi recenti) dagli Indù (Indiani non musulmani) abbondano volutamente numerosi sanscritismi, con diminuzione dell’elemento ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).