Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] una previsione, ovvero come regola o ammonimento ricavabili da un fatto. Può essere formulato in forma metrica o in prosa rimata. Ha di solito tradizione antica e una certa diffusione (Lapucci 2007: IX).
Nella classificazione retorica il proverbio è ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] e fortuna del Machiavelli, Torino, Einaudi, pp. 267-363.
Franceschini, Fabrizio (1998), Lingua e stile nelle opere in prosa di Niccolò Machiavelli. Appunti, in Cultura e scrittura di Machiavelli. Atti del Convegno (Firenze - Pisa, 27-30 ottobre 1997 ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] dei nuclei fondamentali della testualità orale.
A fronte di questi risultati si può misurare il percorso pasoliniano nella prosa narrativa paragonandoli con la lingua dei materiali allestiti per Petrolio, definito dall’autore «una specie di summa di ...
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DEL BAILO, Francesco
Angela Piscini
Più noto con il nome umanistico Francesco Alunno ("Fr. Musarum Alumnus, Fr. Pieridum verus Alumnus"), nacque a Ferrara presumibilmente nel 1484 da Niccolò e da Beatrice [...] uno analogo sul Boccaccio: l'indicazione di un modello petrarchesco per le scritture in versi e boccacciano per la prosa è dunque fedelmente rispettata. Le Ricchezze della lingua volgare sopra il Boccaccio (Vinegia, Figliuoli d'Aldo, 1543, ibid. 1551 ...
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Secondo un’ampia accezione, il grande spazio peninsulare e insulare dell’estrema Asia sud-orientale abitato da genti malesi, grosso modo corrispondente alla Penisola di Malacca e alla maggior parte delle [...] di Majapahit che era riuscito a soggiogare l’intero Sud-Est asiatico. La letteratura classica malese si esprime soprattutto in prosa. La forma poetica più importante è il syair, di origine arabo-persiana, poema a carattere narrativo in strofe di 4 ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] ideale stilistico è realizzato con esiti di straordinario rilievo, tanto che nella Storia d’Italia si è vista «forse la prosa più grande che sia stata scritta in Italia» (Mengaldo 2001: 59) e anzi «un culmine di potenza linguistica paragonabile solo ...
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È detto presente storico il ➔ presente indicativo usato per fare riferimento a eventi anteriori al momento dell’enunciazione. Si tratta di un uso traslato, o metaforico, del presente (Bertinetto 1997), [...] presto nella tradizione scritta dell’italiano (Squartini 2010). Lo troviamo, ad es., già largamente usato sia in testi in prosa come il Tristano Riccardiano (fine XIII secolo), sia in testi poetici come la Commedia (Brambilla Ageno 1978):
(7) Allora ...
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Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 da famiglia borghese e trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra la città natale e Monterosso (nelle Cinque Terre). Non fece studi classici a scuola, ma fu sostanzialmente [...] poeta italiano ad avere in vita un’edizione critica delle poesie (Montale 1980). L’intera produzione in versi e in prosa fu pubblicata postuma in quattro volumi nei Meridiani Mondadori.
La grande novità del linguaggio poetico di Ossi di seppia è la ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] , XV)
Questo tipo di virgola si incontra spesso, fino ad arrivare all’uso frequente che ne fa Calvino, tanto nella prosa narrativa quanto in quella saggistica:
(17) Il contrario, esiste (Italo Calvino, Ti con zero)
(18) Un tema niente affatto leggero ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] VI, 7, 368).
Dall’inizio del Trecento, in particolare dal Convivio di Dante, la costruzione si diffonde nella prosa volgare, per poi diventare relativamente frequente nei secoli seguenti. Tale estensione è da ascriversi all’imitazione consapevole dei ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).