Penisola dell’Asia orientale, situata tra il Mar del Giappone (E) e il Mar Giallo (O). Il nome deriva dall’appellativo della dinastia indigena di Koryo (10°-14° sec.). Da quello della successiva dinastia [...] per canzoni») e la sijo («ritmo del tempo o canzone alla moda»). La kasa è in realtà una sorta di prosa versificata, considerata come uno sviluppo dei canti religiosi dei monaci itineranti del periodo Silla, con una metrica molto libera. La sijo ...
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DAL POZZO, Agostino
Paolo Preto
Nato a Rotzo (Vicenza) il 23genn. 1732 da Pietro e Maria Maddalena Dalla Costa, poveri contadini dell'altopiano, poté avviarsi agli studi grazie all'interessamento e [...] sulle novità librarie nel campo della filologia, della linguistica, della storia medievale e moderna.
Molti suoi scritti in prosa e in versi rimasero inediti e finirono per andare in gran parte dispersi dopo la sua morte: infatti, infaticabile ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] del 10° sec., il monaco di San Gallo Notker il Tedesco tradusse e commentò trattati filosofici e testi biblici, fondando una prosa tedesca in sede scientifica e teologico-filosofica.
Tra la seconda metà dell’11° sec. e i primi decenni del 12°, nella ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] trova «sfrenato (folastre)», che alla frequenza delle desinenze in «-a, -o, -i e -e, che fanno una continua rima nella prosa». Variando anche lui il paragone delle lingue, Bouhours dice che grazie all’accento i francesi sono gli unici a parlare in ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] riconosciuto relativamente al cotesto e al ➔ contesto. Nella prosa letteraria è fondamentale il grado di differenziazione tra la lingua sul discorso indiretto libero abbiano come oggetto la prosa letteraria, mentre mancano – perlomeno in italiano – ...
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FORNACIARI, Luigi
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 17 sett. 1798 da Angelo, "tesoriere pubblico" nell'amministrazione ducale, e da Rosaria Tognini.
Studiò grammatica e retorica nelle scuole di S. [...] del figlio Raffaello, in cui sono ripubblicati tra l'altro i testi compresi nelle due raccolte curate in vita dal F. (Alcune prose di L. F., Lucca 1843 e Discorsi filologici, ibid. 1847). Dopo la sua morte, per la "terza ed. milanese" (1868-69), gli ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] in campo sintattico: si pensi alla frequenza della posizione preverbale del complemento oggetto o del complemento d’agente nella prosa latineggiante del primo Cinquecento, per es. negli Asolani di ➔ Pietro Bembo (1505): «e io bene le tue parole non ...
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Il plurale maiestatis (espressione lat.: «plurale di maestà») indica l’uso della prima persona del plurale (anziché del singolare) del verbo e dei corrispondenti aggettivi e pronomi personali e possessivi, [...] figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura
(Ugo Foscolo, “A Zacinto”, vv. 12-14)
Nella prosa narrativa l’uso del plurale in luogo del singolare è invece più spesso da attribuire alla volontà dell’autore di mantenersi ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] di parlato, ma quelli in cui lo stile era più alto, come la cornice della raccolta. Inoltre ammetteva che la prosa potesse tollerare la varietà linguistica meglio della poesia.
Indubitabile è la propensione di Bembo per quello che oggi definiremmo il ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] del tipo di testo (➔ testo, tipi di). Per es., nella prosa lirica lo stile nominale si caratterizza soprattutto per la presenza dell’enunciato di una tipologia dello stile nominale nella prosa letteraria contemporanea, in Storia linguistica dell’ ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).