Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] poesia volgare. Che colpisce, è che Virgilio funzioni per la prosa, e non per un mero trapianto di moduli. L'eco di Dante riguardo alla poesia volgare, F. TATEO, «Aprire per prosa». Le premesse critiche della poetica dantesca, in Studi in onore di ...
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Romanziere spagnolo (San Sebastián 1872 - Madrid 1956). Appare legato agli scrittori del '98 da una tormentata coscienza del problema nazionale. La sua prosa attinge nelle strutture esterne alla grande [...] º trasfigurandole in forma romanzesca. È anche autore di numerosi racconti (Vidas sombrías, Idilios vascos, ecc.) e di vivaci pagine di prosa critica e autobiografica (La caverna del humorismo, 1919; Desde la última vuelta del camino, 1944-48, ecc.). ...
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Autore (forse sec. 2º d. C.) di un poema astrologico in esametri Περὶ καταρχῶν ("Sui principî"), giunto con la parafrasi in prosa della parte mancante: trattava dei "principî" delle azioni secondo l'osservazione [...] della posizione degli astri. Nel lessico Suida M. è identificato, improbabilmente, con il maestro dell'imperatore Giuliano (v. Massimo Neoplatonico) ...
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Scrittore catalano (Cabanyal, Valenza, 1864 - Valenza 1945). Scrisse opere in catalano e in castigliano, che vanno dal romanzo di costume alla prosa modernista: La Rulla (1905), La tribuna roja (1909), [...] La desposada del mar (1910), Flor de pecat, Idililis llevantins (1910). Dei drammi, notevoli uno a tesi, molto di scusso, La borda (1911), e La mare terra (1916) che celebra la regione di Valenza ...
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Pseudonimo dello scrittore tedesco Julius Levy (Rodenberg, Assia, 1831 - Berlino 1914). Iniziò come lirico (Lieder, 1853), ma passò ben presto alla prosa, con libri di viaggi (Pariser Bilderbuch, 1856; [...] Kleine Wanderchronik, 2 voll., 1858; Verschollene Inseln, 1861) e con romanzi storici e di ambiente borghese (Die Strassensängerin von London, 3 voll., 1862; Von Gottes Gnade, 5 voll., 1870; Die Grandidiers, ...
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Cantastorie (n. Barberino di Valdelsa 1370 circa - m. dopo il 1431), fu il maggiore dei cantambanchi fiorentini; i suoi romanzi in prosa volgare, dove sono raccolte, coordinate e rifuse con arte umile, [...] ma precisa, le leggende carolinge vive nella cultura italiana, ebbero grande e durevole fortuna. Popolarissimi, e continuamente ristampati dal Quattrocento a oggi, i Reali di Francia e il Guerrin Meschino. ...
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Nettel, Guadalupe. – Scrittrice messicana (n. Città di Messico 1973). Tra gli scrittori più originali della letteratura latinoamericana contemporanea, dotata di una prosa semplice ed elegante, dopo il [...] romanzo di esordio El huésped (2006) ha pubblicato la raccolta di racconti Pétalos y otras historias incómodas (2008; trad. it. 2019), El cuerpo en que nací (2011; trad. it. 2014), El matrimonio de los ...
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Termine arabo («educazione, cultura») che designa la letteratura in generale, particolarmente quella amena; più specificamente, nella letteratura arabo-musulmana, un genere di prosa narrativa formatosi [...] a partire dall’8°-9° sec. d.C ...
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Tipo di antica farsa greca popolaresca, oscena nelle espressioni, con tratti di satira politica, in lingua ionica (detta perciò anche ionicologia), in prosa o in versi, con metro e musica vari. L’autore [...] principale di farse cinediche fu Sotade ...
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Letterato (Siena 1693 - Ancona 1752). Gesuita, insegnò nelle scuole del suo ordine a Firenze, Prato, Siena, Roma. Scrisse in versi e in prosa, in italiano e in latino, ma è noto soprattutto per un commento [...] alla Divina Commedia (1732) che, pur ampiamente criticato, ebbe grande fortuna fino agli inizî dell'Ottocento ...
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prosa1
pròṡa1 s. f. [dal lat. (oratio) prosa, propr. «discorso che procede per tutta la riga»; prosa è il femm. di prosus, forma arcaica per prorsus «che cammina diritto»]. – 1. a. Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle...
prosa2
pròṡa2 s. f. [voce diffusa nei dialetti settentr., cfr. anche sicil. pròscia, umbro presa, di etimo incerto]. – In agraria, sinon. di porca1. ◆ Accr. proṡóne m. (v.).