BONA DEA
D. Faccenna
Sotto questo appellativo di significato generale si venerava un'antica divinità indigena laziale, di cui era vietato pronunziare il vero nome, Fenteia o Fentia, di origine comune [...] femminile (donde i numerosi predicati). Per la sua natura facilmente si prestò ad essere variamente identificata con Demetra, Proserpina, Ecate, Semele, Afrodite, Igea, Medea, Ops, Maia. Il culto, che ben presto si confuse, fino ad esserne sostituito ...
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(lat. di Infĕri) Le divinità e in genere gli abitanti dell’oltretomba per gli antichi Romani. Il giorno festivo a essi dedicato era il 21 febbraio, in cui si celebravano i Feralia, al termine dei Parentalia. [...] appellativo si sostituì a quello di I. per gli dei dell’aldilà; tra questi i più importanti erano Dis Pater e Proserpina.
Le Inferie erano un sacrificio offerto dagli antichi Romani ai Mani in feste private che, in epoca imperiale, si celebravano di ...
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MATTIELLI, Lorenzo
Scultore, nato a Vicenza, tra il 1680 e il 1686, morto a Dresda il 28 aprile 1748. Nel 1712 era a Vienna e nel 1714 vi lavorava per il principe di Schwarzenberg e l'imperatore. Nello [...] principale del convento Melk e allegorie religiose nella scala eseguite probabilmente da P. Widrin (1714-17); il Ratto di Proserpina e altre sculture nel giardino degli Schwarzenberg (tra il 1716 e il 1731); figure di santi per l'altar maggiore ...
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Fedra
Giorgio Padoan
Figlia di Minosse e di Pasifae, dopo l'uccisione del Minotauro fuggì da Creta con Teseo e la sorella maggiore Arianna; durante il viaggio l'eroe s'invaghì di lei e, reso certo del [...] figliastro Ippolito, cui rivelò i propri sentimenti approfittando dell'assenza di Teseo, impegnato con Piritoo nel tentativo di rapire Proserpina. Ippolito, inorridito, respinse le sue profferte; e F., sia per il timore che egli rivelasse la cosa al ...
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SCHIAFFINO, Francesco
Caterina Marcenaro
Scultore, fratello e allievo del precedente, nato a Genova nel 1689, morto ivi nel 1765. Si dedicò dapprima allo studio delle lettere, che abbandonò poi per [...] Lavorò molto per le corti straniere, specie per quella di Portogallo. A Genova lasciò larga copia di opere: il Ratto di Proserpina nella Galleria di Palazzo reale, una Madonna e Santi in S. Marco, la Vergine misericordiosa in S. Pancrazio, le statue ...
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Zacchetti, Corrado
Enzo Esposito
Letterato e critico (Treviso 1871; morto verso il 1940), poeta e traduttore. Come critico si occupò ripetutamente di Dante. Le prime prove sull'argomento portano la [...] loro schiera, si trovano fuori della zona ventosa), I due giusti fiorentini (D. e G. Cavalcanti), La primavera di Proserpina (si combatte su basi psicologiche ed estetiche l'interpretazione di " fiori raccolti " data alla primavera di Pg XXVIII 50 ...
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TARENTO (Tarentum)
Pietro Romanelli
Località dell'antica Roma, nel Campo Marzio, connessa con la celebrazione dei ludi secolari.
La forma del nome è duplice: tarentum e terentum; se la prima è quella [...] . Il luogo era sacro alle divinità infere che, dopo l'introduzione a Roma dei culti greci, s'identificarono con Dispater e Proserpina; in esso i libri sibillini ordinarono nel 249 a. C. che si celebrassero dei ludi in onore di quelle divinità, e ...
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Scultore (Genova 1678 - ivi 1725), allievo di D. Parodi, fu poi influenzato da P. Puget. Lavorò anche in Francia, Spagna e Portogallo; a Genova, tra le sue opere, si ricordano: la Vergine con i santi Agostino [...] 1765), suo allievo, studiò a Roma (1722-24) con C. Rusconi. Di nuovo a Genova, eseguì, tra l'altro, il Ratto di Proserpina (Palazzo reale), il suo capolavoro; la Vergine e santi (1735, S. Marco al molo); gli Apostoli e i Padri della chiesa (in stucco ...
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NASELLI, Alberto
Teresa Megale
– Nacque a Ferrara probabilmente intorno al 1540 e fu noto con il nome d’arte di Zan Ganassa, corrispondente alla parte comica fissa di secondo zanni.
Le prime notizie [...] di Spira. Per questa occasione il 30 luglio allestì con la sua compagnia una pastorale avente come soggetto il ratto di Proserpina. Nello stesso anno partecipò a Ferrara ai festeggiamenti per le nozze tra Lucrezia d’Este e Francesco Maria II, duca di ...
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NICOMACO (Νικόμαχος, Nicomachus)
Ciro Drago
Pittore greco, vissuto al tempo di Cassandro, re di Macedonia. Al pari di Apelle, di Echione e di Melanzio, è da Plinio ricordato tra i clarissimi pictores; [...] , certo non completo, delle sue opere ci è dato da Plinio. Sul Campidoglio si trovavano due suoi lavori: "il ratto di Proserpina" e "una Vittoria che guida nell'aria una quadriga", dedicata da L. Munazio Planco; nel tempio della Pace si ammirava il ...
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prepotente
prepotènte agg. [dal lat. praepŏtens -entis (con il sign. 1), comp. di prae- «pre-» e potens -entis «potente»]. – 1. letter. ant. Molto potente, dotato di grande forza e potere, spec. in rapporto ad altri, quindi anche, talora,...
tenario
tenàrio agg. [dal lat. Taenarius]. – 1. Del Tènaro, nome antico (l’attuale è capo Matapàn) del promontorio situato all’estremità merid. della Lacònia, in Grecia, e della penisoletta che lo congiunge alle pendici del monte Taigeto,...