La prima poesia macaronica nasce come ‘genere’ a Padova alla fine del XV secolo, caratterizzata dallo scontro di elementi linguistico-culturali popolareggianti e rusticali con la tradizione latino-umanistica; [...] , che porta in coda l’importante autocommento della Merlini Cocai apologetica in sui excusationem con la trattazione prosodica della Normula macaronica de sillabis, espande il macaronico all’egloga (Zanitonella), al poema eroicomico (Moschaea) e all ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] la mano», trovare da dire «criticare», venire a taglio «essere utile», ecc.
Alcuni enunciati, specie con particolari strutture prosodiche, possono poi assumere connotazioni pragmatiche tipiche; è il caso, ad es., di o basta là «ma guarda!», che può ...
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prosodia
proṡodìa s. f. [dal gr. προσῳδία, comp. di πρός «a, verso» e ᾠδή «canto» (equivalente quindi del latino accentus, che della voce greca è un calco); lat. prosodĭa]. – Termine usato dai grammatici greci per designare, indipendentemente...
prosodico
proṡòdico agg. (non com. proṡodìaco) [der. di prosodia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la prosodia: accento p. (in greco e in latino), regolato dalla quantità delle vocali; regole, norme p.; licenza p., licenza poetica relativa alla...