La conversazione è uno scambio verbale tra due o più partecipanti, come tipo di attività socialmente organizzata, prevalentemente di carattere informale e basata sulla ➔ lingua parlata. La conversazione, [...] e spazio per gli interattanti coincidono).
Nella comunicazione con tecnologie digitali mancano naturalmente tutti gli aspetti prosodici (➔ prosodia; ➔ intonazione), i ➔ gesti, le espressioni del viso, gli sguardi, i movimenti del corpo, ecc., cioè la ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] è meno prevedibile che in latino, e pertanto dà luogo a una più complessa distribuzione dei tipi prosodici possibili (parole tronche, piane, sdrucciole, bisdrucciole (➔ parola italiana, struttura della), e ne rende più difficile l’apprendimento ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] ) di erroneo «vagabondo», circostanze «cose circostanti», ecc. (Migliorini 1990). E sempre in Carducci, i cultismi prosodici (legati alla metrica del verso) oceàno, tenèbre, funèbre, palpèbre, umìle, ecc., grafico-fonetici (transvolare, inspirato ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] Mukařovský e R. Jakobson, Český verš (Il verso cèco), in Českolov. Vlastivěda, III; Št. Krčméry, Prozodia šturovských básnikov (La prosodia dei poeti della scuola di Stur, in Slovenské pohl'ady, XLVII; J. Łoś, Wiersze polskie w ich dziejowym rozwoju ...
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Storico, pronipote o secondo cugino di Aristotele. Nato nella prima metà del sec. IV a. C. (circa 370), visse probabilmente in casa del filosofo già ad Atarneo, lo seguì a Pella (343-42) quand'egli fu [...] non può esser vissuto molto prima del 300 d. C.; e al sec. III conviene bene la lingua, convengono gli errori prosodici in versi (specie coliambi) inseriti. D'altra parte il romanzo è già adoperato verso il 340 nell'Itinerarium Alexandri attribuito a ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] e l'articolo italiano (in polemica con G. Gröber), le desinenze dei perfetti deboli. Le interferenze tra fatti fonologico-prosodici e fatti morfologici sono trattate in articoli nel Giornale di filologia romanza e nella Zeitschrift für romanische ...
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CORRADINI, Francesco
Gerardo Bianco
Nato a Thiene (prov. di Vicenza) il 31 genn. 1820 da Bortolo Corrado e da Giovanna Tescari, e battezzato il giorno seguente nella chiesa di S. Gaetano, compì a Padova [...] un'azione emendatrice di singoli termini. Le voci sono distinte in due parti: una grammaticale, comprendente elementi prosodici, etimologici e sintattici; l'altra, dal C. definita "filosofica", rivolta ad una più esatta ed estesa interpretazione ...
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FONETICA
Leonardo M. Savoia
(XV, p. 622; App. II, I, p. 960; III, I, p. 655)
L'oggetto di studio della f. è costituito dai suoni del linguaggio. In realtà il ruolo dei suoni nelle lingue naturali può [...] a sequenze di unità (sillaba, gruppo di respiro, accento, ritmo, tono, intonazione) costituiscono gli aspetti soprasegmentali o prosodici del linguaggio.
Bibl.: R. Jakobson, C. G. M. Fant, M. Halle, Preliminaries to speech analysis, Cambridge (Mass ...
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ANTIFONARIO
G. Mariani Canova
Il sostantivo lat. antiphonarius (maschile) o antiphonale (neutro), deriva da antiphona e designa la raccolta di antifone dell'ufficio e a volte anche - con una specificazione, [...] nell'a. comporta notazioni musicali; solo nel sec. 10° si cominciarono a usare sistematicamente gli accenti e i segni prosodici raggruppati in neumi per tentare di fissare sulla pergamena la melodia e il ritmo del canto gregoriano. Questo sistema di ...
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Nella lingua quotidiana, il termine mitigazione, applicato a un evento o a uno stato, ha un presupposto negativo: quel che viene mitigato è un fenomeno atmosferico avverso (ad es., i rigori dell’inverno, [...] richieste o atti direttivi:
(i) mezzi lessicali (ad es., un attimo, magari, un po’, un pochino, pure);
(ii) mezzi prosodici (ad es. l’➔ intonazione sospensiva, in combinazione con mezzi sintattici come, per es., la protasi libera: v. oltre; ➔ periodo ...
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prosodia
proṡodìa s. f. [dal gr. προσῳδία, comp. di πρός «a, verso» e ᾠδή «canto» (equivalente quindi del latino accentus, che della voce greca è un calco); lat. prosodĭa]. – Termine usato dai grammatici greci per designare, indipendentemente...
prosodico
proṡòdico agg. (non com. proṡodìaco) [der. di prosodia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la prosodia: accento p. (in greco e in latino), regolato dalla quantità delle vocali; regole, norme p.; licenza p., licenza poetica relativa alla...