Linguista inglese (Leeds 1925 - Sydney 2018). Una delle figure più originali e influenti nella linguistica del Novecento, intorno alla sua opera si è raccolta una feconda scuola di linguistica, detta funzionale [...] . Le aree principali su cui ha concentrato la propria ricerca sono: la teoria dell'intonazione e dei fenomeni prosodici; la teoria della grammatica (particolarmente le nozioni di tema e transitività); lo sviluppo del linguaggio nel bambino; la ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] e l'articolo italiano (in polemica con G. Gröber), le desinenze dei perfetti deboli. Le interferenze tra fatti fonologico-prosodici e fatti morfologici sono trattate in articoli nel Giornale di filologia romanza e nella Zeitschrift für romanische ...
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CORRADINI, Francesco
Gerardo Bianco
Nato a Thiene (prov. di Vicenza) il 31 genn. 1820 da Bortolo Corrado e da Giovanna Tescari, e battezzato il giorno seguente nella chiesa di S. Gaetano, compì a Padova [...] un'azione emendatrice di singoli termini. Le voci sono distinte in due parti: una grammaticale, comprendente elementi prosodici, etimologici e sintattici; l'altra, dal C. definita "filosofica", rivolta ad una più esatta ed estesa interpretazione ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] può vantare una densità di ictus e una tastiera di combinazioni che la situano ben al di là dei limiti prosodici del XIII secolo (cfr. Praloran 2003: 125-189).
Ragioni letterarie e non anagrafiche spiegano la fondamentale fiorentinità fonologica del ...
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Autismo
Salomon Resnik
Paola Bernabei
Il termine tedesco Autismus, dal greco αὐτός, "stesso", coniato dallo psichiatra svizzero E. Bleuler, designa, in senso generale, la patologia caratterizzata dalla [...] che spesso non viene riconosciuta come autistica. Presentano un buon linguaggio dal punto di vista formale, ma disturbato nella prosodia e nell'uso pragmatico. Più che isolati, appaiono avere interazioni atipiche o bizzarre che caratterizzano la loro ...
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prosodia
proṡodìa s. f. [dal gr. προσῳδία, comp. di πρός «a, verso» e ᾠδή «canto» (equivalente quindi del latino accentus, che della voce greca è un calco); lat. prosodĭa]. – Termine usato dai grammatici greci per designare, indipendentemente...
prosodico
proṡòdico agg. (non com. proṡodìaco) [der. di prosodia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la prosodia: accento p. (in greco e in latino), regolato dalla quantità delle vocali; regole, norme p.; licenza p., licenza poetica relativa alla...