Antropologia visiva
Cecilia Pennacini
Il rapporto tra antropologia visiva e mezzo cinematografico
Adottando la definizione semiologica introdotta da C. Geertz (1975) e largamente accettata, si intende [...] e dei movimenti, l'abbigliamento, gli ornamenti, le pitture e le deformazioni del corpo, la cinesica, la prossemica, la danza, il rito, il teatro, costituiscono altrettanti veicoli visuali dell'espressione culturale. Analogamente, il paesaggio viene ...
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Famiglia
Corrado Pontalti e Flavia G. Cuturi
Famiglia viene dal latino familia, che, come famulus, "servitore", da cui deriva, è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l'insieme degli [...] 1871.
G.P. Murdock, Social structure, New York, Macmillan, 1949 (trad. it. Milano, Etas Libri, 1971).
L. Piasere, La prossemica interfamiliare tra i Roma, "La Ricerca Folklorica", 1992, 25, pp. 35-46.
Id., Le culture della parentela, in L. Piasere, P ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] , amici, cittadini, colleghi di lavoro o compagni di studio. La casistica è amplissima e investe il campo della 'prossemica', lo studio dei rapporti umani attraverso la configurazione dei corpi nello spazio.Il corpo, però, può essere ancora più ...
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prossemica
prossèmica s. f. [dall’ingl. proxemics, der. di prox(imity) «prossimità», prob. col suff. -emics di phonemics «fonemica» e sim.]. – Parte della semiologia che studia il significato assunto, nel comportamento sociale dell’uomo, dalla...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...