Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Platone
Mario Vegetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Allievo di Socrate e discendente da una nobile famiglia ateniese, Platone può [...] di maggioranze assembleari. Si tratta di una risposta teoricamente forte (secondo alcuni, anche troppo forte) al relativismo del sofista Protagora, che nega l’esistenza di valori oggettivi e ne fa dipendere la validità dalle scelte di volta in volta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Paradossi e antinomie
Roberto Limonta e Rolando Longobardi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Accanto all’analisi sistematica delle teorie [...] ottenne di pagarlo dopo che avesse vinto la sua prima causa; ma Evatlo non esercitò mai la professione forense, e quando Protagora lo citò in tribunale per il mancato pagamento si rese conto che il discepolo lo aveva chiuso astutamente in un’impasse ...
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LAAS, Ernst
Guido Calogero
Pensatore, nato a Finsterwalde il 16 giugno 1837, e ivi morto il 25 luglio 1885. Dal 1872 professore all'università di Strasburgo, fu il principale rappresentante, con F. [...] tracce d'idealismo è d'altronde lo stesso positivismo del L., che trova il suo primo antecedente nel correlativismo di Protagora e considera come suoi classici non solo J. Stuart Mill ma anche Hume, come questi restringendo ogni sapere all'immediata ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] nel Teeteto Platone fa della dottrina mostrando che così la cognizione si riduce a sensazione e che la sensazione di Protagora è una convenzione, un incontro di particelle attive (più rapide) e passive (meno rapide) dal quale nasce insieme la qualità ...
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Teeteto
(Θεαίτητος) Dialogo di Platone. Presumibilmente composto nel 369 a.C., per affinità stilistiche e contenuti vicini alle problematiche discusse in dialoghi quali il Sofista (➔) e il Filebo, il [...] tra i membri della scuola pitagorica nel noto ‘catalogo dei pitagorici’; originario di Cirene, fu in amicizia con Socrate e Protagora e – per quanto si può dedurre da T. 147 d – si interessò al problema dei numeri irrazionali. Assiste al dialogo ...
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TOPICA
Bruno Nardi
. Arte della disputa, ossia del metodo per trovare con facilità le ragioni o argomenti probabili intorno a qualunque tema posto in discussione, evitando le antilogie sofistiche.
A [...] con l'arte sofistica, la quale si diletta della discussione in utramque partem. Pure è certo che i Sofisti, specialmente Protagora e Gorgia, furono i primi a trattare dei loci communes e a redigere schemi di dispute intorno ai più notevoli argomenti ...
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Nella Grecia antica, chiunque possedesse la sapienza e fosse in grado di comunicarla (sophistès). In questo senso venivano chiamati s. i Sette saggi, poeti come Omero ed Esiodo, filosofi come Pitagora. [...] inizialmente) da essi. Tra i s. si suole distinguere due generazioni: alla prima appartengono gli esponenti più importanti (Protagora, Gorgia, Prodico di Ceo, Ippia di Elide), mentre nella seconda (Callicle, Antifonte, Trasimaco e Crizia) l'arte ...
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eristica
Arte del disputare (in greco ἐριστική τέχνη) attraverso schermaglie dialettiche volte a far prevalere la propria tesi, indipendentemente dal suo contenuto di verità. L’accezione negativa con [...] «discorsi eristici» nel metodo d’insegnamento di Gorgia, mentre Diogene Laerzio (Vite dei filosofi, IX, 52) indica in Protagora il «creatore dell’e.», già divenuta «una moda». Nel corso della storia della filosofia greca sono stati definiti eristici ...
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scetticismo
La dottrina delle diverse scuole scettiche greche ed ellenistiche la cui tradizione fu iniziata da Pirrone di Elide (➔). Come organica tradizione speculativa, in riferimento alla verità considerata [...] se praticamente il suo atteggiamento viene mantenuto da tutta l’antica sofistica) soggettivista greco: ma gli argomenti che inducono Protagora, non preoccupato dell’oggettività del sapere, ma del suo valore pratico per l’uomo, a valutare il sentito ...
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Parola di significato per sé indeterminato e relativo, che s'incontra di frequente nella storia delle religioni, assai meno in quella della filosofia. Giacché di ateismo non si può parlare in senso assoluto, [...] speculazione. Tra i sofisti alcuni negarono, bensì, come abbiamo visto, l'esistenza stessa degli dei (altri, p. es. Protagora, si fermarono all'agnosticismo). Ma l'"ateo" Evemero si limitò a negar loro la divinità, lasciandoli sussistere come uomini ...
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miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...
sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono i più celebri sofisti. Nelle università...