In anatomia, nome generico di molte formazioni macroscopiche e microscopiche, di struttura varia, caratterizzate dal prevalere della lunghezza e della larghezza sullo spessore.
Nel linguaggio della biologia, [...] . Il modello strutturale detto modello a mosaico fluido, proposto da S.J. Singer e G.L. Nicolson nel 1972, definisce le m. biologiche come soluzioni bidimensionali di proteine globulari e di lipidi. Secondo questo modello, la m. è costituita da un ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] il loro nome dalla capacità di legare il GTP e di possedere una attività GTPasica intrinseca. Le tre subunità che costituiscono ciascuna proteinaG vengono chiamate α, β e γ ed è solo la subunità α che è capace di legare e idrolizzare il GTP.
Quando ...
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Nel corso degli ultimi quindici anni le conoscenze sulla struttura e sulle funzioni della cellula, grazie agli sviluppi di nuove discipline quali la microscopia elettronica applicata ai materiali biologici [...] che, durante la meiosi di Lilium, si ha la comparsa di una proteina che si associa al DNA e che nelle fasi di zigo-pachitene vi è una sintesi di DNA ricco di basi G e C da mettersi in relazione con i fenomeni di ricombinazione a ...
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Neurone
Ottavio Cremona
Fabio Benfenati
I n. sono i componenti fondamentali dei circuiti nel tessuto nervoso. Essi possiedono un'importante proprietà biofisica, quella della segnalazione elettrica, [...] sugli astrociti. I neurotrasmettitori rilasciati a questi siti sono in grado di agire su specifici recettori accoppiati a proteineG degli astrociti. Tali recettori scatenano a loro volta una cascata di segnalazione intracellulare che ha come effetto ...
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Oncogeni
Vittorio Colantuoni
(App. V, iii, p. 763)
La ricerca oncologica negli anni Novanta si è focalizzata sull'identificazione e l'isolamento dei geni responsabili delle sindromi cancerose ereditarie. [...] un tumore che colpisce la retina nella fanciullezza. RB è una proteina che va incontro a fosforilazione reversibile durante il ciclo cellulare. Nelle cellule quiescenti (G₀/G₁) la proteina non è fosforilata, lo diventa alla fine della fase G1 tramite ...
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PROSTAGLANDINE
Paolo Schlechter
(App. IV, III, p. 75)
Le p. (P o PG) costituiscono un gruppo di sostanze che si caratterizza per un'azione regolatrice su alcune funzioni metaboliche cellulari correlate [...] non deve stupire in quanto è stata dimostrata in numerosi tipi cellulari l'esistenza di più di una proteinaG (guanil-nucleotide-proteina); accanto a una che stimola l'adenilciclasi (Gs) è accertata la presenza di una dotata di attività inibitrice ...
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Con il termine generale citochine si intendono dei mediatori polipeptidici non antigene-specifici che fungono da segnali di comunicazione fra le cellule del sistema immunitario e fra queste e diversi organi [...] dei recettori di tipo rodopsinico, caratterizzati da sette domìni transmembrana. Questi recettori sono associati a proteineG eterotrimeriche la cui attivazione causa l'aumento della concentrazione di calcio intracellulare e del metabolismo dei ...
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Nell'ambito della ricerca farmacologica sul d. che ha compiuto maggiori progressi figurano le scoperte relative al d. neuropatico. Le maggiori acquisizioni riguardano i canali ionici di membrana, il neurotrasmettitore [...] recettori ionotropici sono legati all'apertura di canali ionici, mentre il gruppo dei recettori metabotropici, accoppiati a proteineG, viene suddiviso in 3 sottogruppi, in base al profilo farmacologico e al meccanismo biochimico. Sono stati condotti ...
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Biochimico statunitense (Baltimora 1925 - Chapel Hill 1998). Direttore scientifico presso il National institute of environmental health sciences di Durham (1972-84), diresse il settore della trasduzione [...] dipendenti da GTP e GDP. Dopo l'iniziale scoperta di R. e l'isolamento, la cristallizzazione e la purificazione della prima proteinaG da parte di A. Gilman, altri studî hanno dimostrato che le vie di trasduzione dei segnali cellulari nelle quali le ...
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Farmacologo statunitense (New Haven 1941 - Dallas 2015). Laureatosi alla Yale University, si trasferì a Cleveland nel 1962, dove si dedicò a ricerche sull'AMP ciclico, e divenne prof. di farmacologia prima [...] a M. Rodbell, il premio Nobel per la medicina o la fisiologia per aver purificato, clonato e cristallizzato le proteineG, contribuendo così alla comprensione dei processi molecolari che sono alla base del trasferimento di segnali all'interno della ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...