disproteinemia
Alterazione qualitativa e quantitativa delle proteine plasmatiche, in partic. dei rapporti che intercorrono fra le varie classi che le compongono. La d. può avere cause genetiche o acquisite [...] per malattia: le prime presentano riduzione o assenza di determinate frazioni proteiche; le forme acquisite derivano essenzialmente da tre cause: minor produzione, eccesso di perdita, disordini immunitari ...
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In biologia, particella citoplasmatica multiproteica a forma di cilindro, all’interno della quale avviene la degradazione sia delle proteine anormali, non correttamente assemblate o contenenti amminoacidi [...] energia al sistema. Il processo di degradazione deve essere specifico: devono entrare nel p. per essere degradate solo le proteine giuste, al momento giusto. Questa specificità di azione si basa su un meccanismo di modificazione dei bersagli, in modo ...
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catena respiratoria (o catena di trasporto degli elettroni)
Sequenza di ossidoriduzioni accompagnate da produzione di energia che si verifica nel corso della respirazione cellulare, processo di ossidazione [...] dei metaboliti è enzimatica e avviene per successivi trasferimenti di elettroni dai metaboliti stessi ai coenzimi delle proteine respiratorie (nucleotidi piridinici, nucleotidi flavinici, coenzima Q, gruppi prostetici dei citocromi b, c1, c, a, e ...
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CSF (Colony stimulating factors)
Massimo Breccia
Proteine necessarie alla regolazione del processo emopoietico, in grado di esplicare il suo effetto sulla cellula staminale, regolandone i processi di [...] sopravvivenza, proliferazione e maturazione, ma anche sui progenitori commissionati e su cellule già differenziate e mature. Le CSF svolgono la loro azione legandosi ai recettori specifici presenti sulle ...
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filamento spesso
Stefania Azzolini
Tipologia di proteine contrattili che, insieme ai filamenti sottili, costituiscono i miofilamenti delle fibre muscolari, permettendone la contrazione. La disposizione [...] , sei filamenti sottili circondano un filamento spesso la cui posizione è assicurata dalla titina, una grossa proteina elastica. Secondo la teoria dello scivolamento dei filamenti, durante la contrazione muscolare non si verifica accorciamento ...
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telomero
Struttura costituita da DNA e proteine, poste all’estremità di ciascun cromosoma lineare. I t. sono composti da sequenze ripetute di DNA (sequenze di sei basi o esameriche) e hanno la funzione [...] di proteggere le terminazioni dei cromosomi da quegli eventi che possono causare instabilità genomica: ricombinazioni aberranti, degradazione da parte di esonucleasi, fusioni terminali, ecc. I t. dei cromosomi ...
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Composti organici caratterizzati dalla presenza nella molecola di un gruppo carbossilico, COOH, e di un gruppo amminico, NH2. Gli a. isolati in natura sono oltre 300; si possono trovare allo stato libero, [...] in due categorie: la prima comprende i 20 a. classici per i quali è noto il codice genetico di sintesi delle proteine (tab. 1); la seconda include gli a. derivati da alcuni di questi per trasformazione enzimatica, che ha luogo quando già sono ...
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La b. è una disciplina al crocevia tra informatica, statistica, matematica e biologia, nata alla fine degli anni Settanta del 20° sec. dall'esigenza di archiviare, analizzare e interpretare la pletora [...] vista molecolare, un gene è la sequenza di acido nucleico (DNA o RNA in alcuni virus) necessaria per la sintesi di una proteina o di RNA e quindi include tutta la sequenza necessaria per la sintesi del suo prodotto, per es. le regioni che controllano ...
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Proteina motrice (peso molecolare 380.000) che promuove lo spostamento di proteine e di organelli membranosi lungo i microtubuli. È costituita da due catene leggere e due catene pesanti associate a formare [...] , in quanto ha una struttura e una funzione simili alla dineina dei flagelli.
Le c. sono anche le proteine che fanno parte del complesso meccanismo che permette la precisa separazione dei cromatidi nella divisione cellulare (➔ centromero). ...
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proteomica
proteòmica s. f. – Lo studio della globalità delle proteine nella loro attualità funzionale, ovvero del proteoma. Il proteoma indica l’intero complesso dei prodotti dell’espressione di un [...] , almeno per ora, non è definibile. La p. può essere quindi definita come lo studio dei proteomi nella loro complessità. Una proteina è il risultato di una fitta e coordinata rete di messaggi che partono dai geni e ai geni ritornano. Né lo studio dei ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
proteinato
s. m. [der. di proteina]. – In chimica organica, ogni composto formato da una proteina con un metallo; i varî proteinati prendono talora nome dalle varie proteine (per es., caseinato, ecc.).