In biochimica, enzima proteolitico della classe delle endopeptidasi, che scinde i legami peptidici tra amminoacidi legati con residui alifatici; a volte anche quelli dei residui di alanina e fenilalanina. [...] È di origine batterica (Bacillus thermoproteolyticus), stabile al calore, ed è utilizzata per l’analisi della composizione amminoacidica delle proteine. ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] cibernetico come sistema di controllo dell'espressione dei geni per l'enzima beta-galattosidasi, basato sulla presenza di una proteina repressore che blocca la sintesi dell'RNA di uno specifico insieme di geni (l'operone del lattosio) legandosi all ...
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Chimico e biologo (Yonkers, New York, 1891 - Wickenberg, Arizona, 1987); studiò alla Columbia University dove poi rimase per molti anni; nel 1949 passò all'univ. di California come prof. prima di batteriologia [...] pepsinogeno, ecc.), la natura e le proprietà delle proteine, dei virus e degli anticorpi. Ha scritto: Crystalline (insieme a J. B. Summer e W. M. Stanley) per le ricerche sulla cristallizzazione degli enzimi e sulle relazioni fra proteine ed enzimi. ...
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Biochimico statunitense (Filadelfia 1918 - Oakland 2016), prof. di biochimica e biologia molecolare presso l'univ. della California a Berkeley, dove è stato anche (1969-76) direttore del laboratorio di [...] riguardano la chimica fisica delle macromolecole d'interesse biologico, la struttura, le funzioni e le interazioni delle proteine e degli acidi nucleici nei virus. Ha inoltre sviluppato le tecniche per l'applicazione dell'ultracentrifuga nella ...
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Evoluzione in provetta
Susanne Brakmann
(Max-Planck-Institut für Biophysikalische Chemie Gottinga, Germania)
Manfred Eigen
(Max-Planck-Institut für Biophysikalische Chemie Gottinga, Germania)
L'evoluzione [...] un numero Il di monomeri differenti:
N=μv [l]
dove μ è 4 per gli acidi nucleici e 20 per le proteine naturali. Per esempio, anche per un polinucleotide corto, con v = 20, sono possibili circa 10¹² sequenze differenti. Similmente, per un polipeptide ...
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fotorecettore
Rodolfo Costa
Cellula specializzata, gruppi di cellule od organi, che svolgono la funzione di trasdurre un segnale luminoso grazie alla presenza di molecole fotorecettrici. Fotorecettori [...] rodopsine, che si trovano nei bastoncelli e che intervengono nel processo della visione animale. Altri esempi di proteine fotorecettrici sono costituiti dalle fotoliasi, una famiglia di enzimi coinvolti nella riparazione dei danni al DNA indotti da ...
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Sintesi biologica del glucosio a partire da sostanze diverse dai carboidrati, il cui scopo è quello di contribuire a mantenere pressoché costante la concentrazione ematica di glucosio. I principali precursori [...] non carboidrati sono l’acido lattico, gli amminoacidi e il glicerolo, derivati rispettivamente dal catabolismo del glucosio, delle proteine e dei fosfolipidi (v. fig.). Nonostante la sequenza di reazioni della g. sia l’inverso di quelle della ...
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Lo sviluppo di biotecnologie per l'ambiente
Walter Marconi
(Dipartimento di Chimica, Università di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
In questo saggio illustreremo il contributo delle biotecnologie alle [...] la natura dei geni e degli enzimi. Tali enzimi sono utilizzati per isolare il frammento di DNA che codifica la proteina che si vuole produrre (enzimi di restrizione), e per inserire il frammento nel nuovo organismo ospite che deve produrre la ...
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Biochimico e farmacologo statunitense, nato a Shangai il 6 aprile 1920. Nel 1992 gli è stato conferito il premio Nobel per la medicina o la fisiologia insieme a E.G. Krebs, per gli studi sul ruolo svolto [...] USA, 1994, pp. 5007-11 (in collab. con Z. Zhao, S.-H. Shen); Identification and purification of a chicken brain neuroglia-associated protein, in Journal of biological chemistry, 1994, pp. 27.559-565 (in collab. con F.F. Solca, D.I. Lurie, C.D. Diltz ...
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tannino Nome generico di una vasta classe di composti, diversi tra loro dal punto di vista chimico, contenuti in numerose piante; vengono più specificamente indicati come t. vegetali per distinguerli dai [...] generalmente solubili in acqua, di sapore astringente, capaci di precipitare i sali dei metalli pesanti, gli alcaloidi e le proteine. Le parti dei vegetali più ricche di t. sono le galle, particolarmente quelle di varie querce, di alcuni Rhus ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
proteinato
s. m. [der. di proteina]. – In chimica organica, ogni composto formato da una proteina con un metallo; i varî proteinati prendono talora nome dalle varie proteine (per es., caseinato, ecc.).