statine Composti chimici di origine naturale o sintetica, individuati e sintetizzati a partire dalla metà degli anni 1970. Hanno assunto importanza farmacologica per la loro spiccata capacità di inibire, [...] riduzione della sintesi di colesterolo da parte del fegato determinano un aumento dell’attività dei recettori cellulari per le proteine LDL, che consente alle cellule epatiche di attingere con maggiore efficienza al colesterolo trasportato da queste ...
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Chimica
In senso ristretto, reazione di combinazione dell’ossigeno con un elemento o un composto, per es., la reazione 2MnO+O2⇄2MnO2. In senso più generale, la trasformazione durante la quale si ha perdita [...] NADP. Le ossidasi sono la citocromoossidasi, le ortofenolossidasi, le laccasi, la diamminossidasi, la monoamminossidasi. Le ossigenasi sono metallo-proteine contenenti un gruppo eme, rame o ferro (sia ferro eme sia ferro non eme). Se nelle reazioni ...
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PERUTZ, Max Ferdinand
Biologo molecolare e strutturista, nato a Vienna il 19 maggio 1914. Laureatosi a Vienna, frequentò poi a Cambridge il Cavendish Laboratory sotto la guida di J. D. Bernal e di W. [...] la molecola dell'emoglobina, della quale nel 1959 riuscì a dare la configurazione tridimensionale. Per gli studi effettuati sulle proteine globulari gli fu assegnato nel 1962 il premio Nobel per la chimica, condiviso con J. C. Kendrew. Riuscì anche ...
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Sigla di Green fluorescent protein (GFP, proteina a fluorescenza verde), proteina identificata per la prima volta nel 1962 dal biochimico statunitense Osamu Shimomura - che per tali ricerche nel 2008 è [...] lieviti, cellule vegetali e animali, mentre le dimensioni limitate (circa 27 kDa) ne permettono la fusione con altre proteine di interesse, senza interferire significativamente con l'assemblaggio o la funzione di queste ultime. Di vasto impiego come ...
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Fermentazioni industriali. - Per rendere più economica la f. alcolica si è sempre alla ricerca di un sistema continuo, tuttavia con scarso successo specialmente per i mosti non sterili facilmente soggetti [...] batteriche. L'uso di sostanze antibatteriche non è sempre conveniente. Si è estesa la produzione di lievito, ricco in proteine, e pertanto utilizzabile nell'alimentazione umana e animale. Su larga scala il lievito si può produrre per f. oltre ...
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Stereochimica
Jack D. Dunitz
di Jack D. Dunitz
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) primi concetti sull'isomeria; b) isomeri conformazionali. □ 2. Aspetti teorici: a) considerazioni geometriche; b) configurazione [...] . Una sfida per il futuro può essere l'applicazione di questi metodi per il calcolo delle conformazioni stabili di una proteina a partire dalla conoscenza della sua sequenza di amminoacidi.
Attualmente si sa molto poco sui modi secondo i quali gli ...
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zolfo Elemento chimico di simbolo S, di numero atomico 16, di peso atomico 32,064.
Chimica
Caratteri generali
Dello z. sono noti 4 isotopi stabili (3216S, che è il più abbondante, con circa il 95%; 3316S, [...] .), nei gas solforosi, nelle acque sulfuree, nei gas di combustione e di distillazione dei combustibili, in molti composti organici (proteine, oli ecc.). Lo z. si presenta in diverse fasi cristalline, delle quali le più stabili sono quella rombica (z ...
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Ingegneria molecolare
Carlo Cavallotti
Dagli ultimi decenni del 20° sec. l'ingegneria si occupa in modo sempre più intenso dello sviluppo e dell'ottimizzazione di sistemi aventi dimensioni caratteristiche [...] molecolari è spesso tratta dal raffronto con la natura, e in particolare con il meccanismo di funzionamento delle cellule. Proteine, DNA, enzimi e le loro inte-razioni specifiche, sviluppate e affinate nel corso di milioni di anni di evoluzione ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] scinde il frammento del recettore al quale è fissato l'ormone, questo quindi passa nel nucleo e si lega a una proteina basica della cromatina. È probabile che in tal modo sia indotta un'attivazione di geni, e quindi sintesi di RNA e conseguentemente ...
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Sigla della proteina codificata dal gene oncosoppressore TP53 localizzato sul cromosoma 17p13.1. La proteina p53 rileva la presenza di DNA danneggiato e arresta le cellule nella fase G1 del ciclo cellulare, [...] dopo l’induzione di danni al DNA e permettere la riparazione del danno. Per indurre il blocco nella fase G1 la proteina p53 reprime anche la trascrizione di altri geni coinvolti nella regolazione del ciclo cellulare, quali fos e jun, che codificano ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
proteinato
s. m. [der. di proteina]. – In chimica organica, ogni composto formato da una proteina con un metallo; i varî proteinati prendono talora nome dalle varie proteine (per es., caseinato, ecc.).