Biologia
In biologia cellulare, r. endoplasmatico (o endoplasmico), sistema di cavità delimitate da membrane, presente nel citoplasma di tutte le cellule. È costituito da una membrana formata da un unico [...] Con il procedere della sintesi proteica, la catena polipeptidica in allungamento si spinge attraverso la membrana. Se la proteina è destinata alla secrezione o ad altri compartimenti cellulari, l’intera catena polipeptidica a valle del segnale passa ...
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Famiglia di virus a RNA, causa di gravi febbri emorragiche nell’uomo e negli altri Primati. Ne sono stati identificati solo due membri: il virus Marburg e il virus Ebola (di cui si conoscono 4 sottotipi: [...] ripiegati a forma di amo da pesca), sono formati da un nucleocapside a struttura elicoidale costituito da RNA associato a proteine (capsidica NP, polimerasi L, proteine virioniche VP30 e VP35) e circondato da un involucro lipoproteico associato a ...
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Complessita biologica
RRicard V. Solé
di Ricard V. Solé
Complessità biologica
sommario: 1. Introduzione. 2. Complessità e riduzionismo. 3. La complessità all'opera: le patologie complesse. 4. La complessità [...] geni chiave. Uno di questi, che risulta mutato in più della metà dei tumori umani, è quello che codifica per la proteina p53 (v. Vogelstein e altri, 2000). I tumori associati a mutazioni di questo gene - che comprendono neoplasie della vescica, della ...
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In patologia, disturbo generico del trofismo di singoli tessuti o dell’intero organismo, congenito o acquisito, da cause varie e non sempre chiare (disturbi dell’apporto nutritivo, lesioni dei centri nervosi [...] 1% del cromosoma: è costituito da 2,5 milioni di paia di basi, comprende 79 esoni e codifica la distrofina, proteina (peso molecolare 427.000), abbondante nella muscolatura liscia e in quella scheletrica (nel sarcolemma). È formata da quattro domini ...
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Processo infiammatorio, per lo più d’origine virale o immunitaria, che coinvolge diffusamente le radici dei nervi spinali e più raramente i nervi cranici. Alcune forme sono indicate col nome di meningoradicolite [...] più rapida diffusione dei sintomi, minore gravità delle atrofie e per le tipiche alterazioni liquorali (aumento delle proteine non accompagnato da proporzionato aumento delle cellule). Nell’ambito delle p. infettive vanno ricordate quelle luetiche e ...
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BENEDICENTI, Alberico
Mario Crespi
Nato il 19 maggio 1866 a Mondovì, da una modesta famiglia (suo padre era verificatore di pesi e misure), si laureò a Pisa nel 1890 in medicina e chirurgia e nel 1891 [...] ferrico con l'albumina d'uovo. In ricerche successive sull'origine e il meccanismo della fissazione del metallo sulle proteine, condotte in collaborazione con G. B. Bonino, egli, in contrasto con le classiche teorie secondo le quali le particelle ...
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tassonomia molecolare
Armando Felsani
Utilizzazione della conoscenza della struttura delle molecole di un organismo per acquisire informazioni riguardo alla sua posizione nel processo evolutivo; viene [...] un più alto grado di divergenza. Le molecole più versatili a questo scopo sono gli acidi nucleici e le proteine, perché la grande quantità di informazione contenuta nella loro sequenza rispettivamente di nucleotidi e di amminoacidi è facilmente ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] DNA; il problema quindi è come lo stesso DNA, contenuto in tutte le cellule di un e., possa far sintetizzare proteine diverse quando queste cellule si differenziano. Sono state formulate varie ipotesi, tra cui una è che il DNA stesso divenga diverso ...
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zolfo Elemento chimico di simbolo S, di numero atomico 16, di peso atomico 32,064.
Chimica
Caratteri generali
Dello z. sono noti 4 isotopi stabili (3216S, che è il più abbondante, con circa il 95%; 3316S, [...] .), nei gas solforosi, nelle acque sulfuree, nei gas di combustione e di distillazione dei combustibili, in molti composti organici (proteine, oli ecc.). Lo z. si presenta in diverse fasi cristalline, delle quali le più stabili sono quella rombica (z ...
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surfattante alveolare Sostanza tensioattiva a composizione chimica complessa, in cui prevalgono i fosfolipidi, secreta da cellule degli alveoli polmonari: rivestendo l’epitelio stesso di un film monomolecolare, [...] respiratoria dell’adulto, si osserva un aumento della permeabilità alveolo-capillare con conseguente passaggio negli alveoli di proteine sieriche che inattivano il s. e danneggiano le cellule che lo producono; nelle fibrosi interstiziali diffuse, la ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
proteinato
s. m. [der. di proteina]. – In chimica organica, ogni composto formato da una proteina con un metallo; i varî proteinati prendono talora nome dalle varie proteine (per es., caseinato, ecc.).