Chimico svedese (n. Alsheda, Svezia, 1859 - m. 1933), direttore del laboratorio di chimica fisiologica all'univ. di Uppsala. I suoi studî hanno avuto per oggetto prevalentemente le proteine e gli enzimi. [...] Ideò un apparecchio, l'ematocrito, per misurare i rapporti volumetrici intercorrenti tra il plasma e gli elementi corpuscolati del sangue e le loro variazioni nelle diverse condizioni morbose ...
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(o α-amminoglutarico) Amminoacido, di formula NH2CH(COOH)(CH2)2COOH; esiste nelle due forme otticamente attive (acido D-g. e acido L-g.); cristalli incolori solubili in acqua; costituente normale delle [...] CH2)2COOH; cristalli aghiformi, incolori, poco solubili in acqua, insolubili in alcol. È un amminoacido neutro, abbondante nelle proteine e presente, libero, in molti tessuti animali e vegetali. È l’unico amminoacido capace di passare rapidamente dal ...
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RNA
Elisabetta Ullu
Introduzione
Fino agli anni Settanta del 20° sec. le funzioni biologiche note dell'acido ribonucleico o RNA (Ribonucleic Acid) erano ristrette alla funzione codificante (RNA messagero [...] attività elicasica e che uno dei due filamenti, il filamento guida, si associ con la proteina Argonaute2 (Ago2). I membri della famiglia delle proteine Argonaute contengono due domini caratteristici: il dominio PAZ e il domino Piwi, oltre ai domini ...
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Chimico (Strasburgo 1900 - Münster 1982), allievo di A. Windaus, prof. a Münster; è noto per importanti ricerche in varî campi della chimica organica e della biochimica (vitamine, ormoni, proteine, carboidrati, [...] alcaloidi) ...
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In generale, si dice di una sostanza che ha tendenza ad assorbire o ad adsorbire acqua, per es. il cotone sgrassato o un colloide liofilo (destrina, agar-agar, proteine ecc.). A livello molecolare il termine [...] indica un gruppo atomico sede di un dipolo elettrico che tende a legarsi ai dipoli dell’acqua.
Piante i. sono piante, come alcune Fanerogame acquatiche, la cui impollinazione avviene a opera dell’acqua.
Una ...
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In biologia e in medicina, qualsiasi struttura capace di reagire a sollecitazioni specifiche, sviluppando una reazione caratteristica. In immunologia, struttura di membrana in grado di reagire con l’antigene [...] lega di nuovo alla subunità α, restituendole la conformazione necessaria per provocare la riassociazione con le subunità β e γ della proteina G, che è così pronta per una nuova interazione con il r. (v. fig.). Gli eventi successivi alla produzione di ...
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L’allontanamento del normale contenuto proteico da una soluzione o sospensione.
La d. si pratica: in diagnostica di laboratorio, nel corso della determinazione di costituenti sierici, facendo precipitare [...] le proteine del siero con reattivi vari (acido tricloroacetico, acido picrico ecc.); nella preparazione dei sieri terapeutici, utilizzando enzimi proteolitici. ...
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(o protidemia) In biochimica, tasso plasmaproteico, determinato mediante elettroforesi (protidogramma). In un uomo sano, in 100 cm3 di plasma o di siero sono contenuti 6,5-8 g di proteine. Le alterazioni [...] patologiche, quantitative e qualitative, delle p. sono indicate con il termine disproteinemie. Le più frequenti forme di disproteinemia sono rappresentate dalle ipoproteinemie, dovute a insufficiente apporto ...
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Biochimico statunitense (Fort Worth 1921 - Cresskill, New Jersey, 2006); laureatosi all'università di California a Los Angeles, ha insegnato alla Rockefeller University. Le sue ricerche vertono sulla chimica [...] delle proteine; in partic., ha sviluppato un metodo originale per la sintesi in fase solida di peptidi, grazie al quale ha ottenuto in laboratorio (1969) la prima sintesi totale di un enzima (la ribonucleasi), seguita poi dalle sintesi di ...
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Raggruppamento di atomi presente nelle molecole di numerosi composti che si conserva inalterato in molte trasformazioni (di doppio scambio, acido-base ecc.) non distruttive.
Cenni storici
Il termine r. [...] strutturali e, in seguito, funzionali irreversibili. Per es., i r. dell’ossigeno provocano l’ossidazione di proteine, acidi nucleici, e dei fosfolipidi di membrana, innescando in questi ultimi reazioni a catena di perossidazione lipidica ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...
proteinato
s. m. [der. di proteina]. – In chimica organica, ogni composto formato da una proteina con un metallo; i varî proteinati prendono talora nome dalle varie proteine (per es., caseinato, ecc.).