Storico e uomo politico (Molfetta 1873 - Sorrento 1957). Iscritto al PSI, approfondì le sue riflessioni sul nesso tra socialismo e questione meridionale, criticando la tendenza al protezionismo operaio [...] , approfondì le sue riflessioni sul nesso tra socialismo e questione meridionale criticando successivamente la tendenza al protezionismo operaio settentrionale (Tendenze vecchie e necessità nuove del movimento operaio italiano, 1922); la sua ampia ...
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Prodi, Romano
Ciro Lo Muzio
Economista e uomo politico italiano, nato a Scandiano (Reggio Emilia) il 9 agosto 1939. Laureatosi in giurisprudenza presso l'Università cattolica del Sacro Cuore di Milano [...] (1961) con una tesi sul protezionismo nello sviluppo dell'industria italiana, si specializzò poi presso le università di Milano e Bologna, e la London School of Economics. Assistente di B. Andreatta alla facoltà di Scienze politiche dell'Università ...
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imperialismo
Politica di potenza di uno Stato tesa a creare una situazione di predominio, diretto o indiretto, su altre nazioni, mediante conquista militare, annessione territoriale, sfruttamento economico [...] di investimenti di lungo periodo (trasporti, irrigazioni ecc.), l’altro a garantire al tempo stesso il protezionismo interno e la concorrenza monopolistica internazionale. Ciò comportò la fusione del capitale industriale col capitale finanziario, la ...
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Diplomatico e uomo politico italiano (Napoli 1930 - Milano 2013). Entrato nel corpo diplomatico nel 1955, ha rappresentato l'Italia in sedi di grande prestigio (San Paolo, Mosca, Washington, Belgrado). [...] è stato direttore generale della WTO, sede in cui ha contribuito al rafforzamento del multilateralismo, opponendosi con forza al protezionismo. Dal giugno 2001 al gennaio 2002 è stato ministro degli Esteri nel governo Berlusconi. Nel febbraio 2003 è ...
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Uomo politico e statista italiano (Mondovì 1842 - Cavour 1928). Segretario generale della Corte dei Conti e poi Consigliere di stato, fu deputato (1882, 1924), ministro del Tesoro (1889-90) e degli Interni [...] un certo sviluppo anche la legislazione del lavoro). In ambito economico, G. tese a sostenere, con un cauto protezionismo, lo sviluppo dell'industria - in ascesa rispetto a una struttura economica tradizionalmente agraria - pur difendendo il bilancio ...
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CHIMIENTI, Pietro
Giovanni Aliberti
Nato a Brindisi il 24 genn. 1864 da Antonio e Caterina Fusco, compì gli studi universitari a Roma, dove si laureò in giurisprudenza. Formatosi nell'alveo della scuola [...] con le opinioni d'insigni esponenti meridionalisti come il Nitti e il De Viti De Marco nell'avversione al protezionismo e nel patrocinio dei più moderni interessi agricoli del Mezzogiorno quali quelli legati allo sviluppo della viticoltura.
L'8 ...
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Sebbene la Costituzione degli Stati Uniti (1788) taccia sull’argomento (peraltro il primo presidente, G. Washington, non apparteneva a nessun partito), i partiti sono comparsi negli Stati Uniti già alla [...] la questione degli schiavi. In particolare il Partito democratico era anche espressione degli agrari del Sud, contrari al protezionismo industriale, e sosteneva la dottrina dei “diritti degli Stati” (che di fatto costituiva la difesa dello schiavismo ...
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Industrializzazione
Paul Bairoch
Introduzione: una doppia definizione e una doppia finalità
La definizione del termine 'industrializzazione' è a un tempo semplice e complessa: semplice, in quanto le [...] dei loro prodotti è reso difficile dalla presenza di barriere doganali. Osserviamo a questo proposito che dopo il 1892 il protezionismo si rafforza in tutti i paesi sviluppati, con l'eccezione del Regno Unito e dei Paesi Bassi.
Avremo occasione di ...
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Internazionalismo
Lucio Levi
Introduzione. La dimensione universalistica della Rivoluzione francese e della Rivoluzione russa
I grandi movimenti rivoluzionari liberale, democratico, nazionale e socialista, [...] di sicurezza dello Stato che del benessere dei cittadini. Questo è il quadro interpretativo che permette di spiegare il protezionismo e il nazionalismo economico, che si estesero in modo contagioso in tutto il mondo industrializzato nell'epoca delle ...
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BOSDARI, Giovanni Battista
Bruno Di Porto
Nacque ad Ancona il 7 genn. 1848 da famiglia comitale, di lontana origine albanese, proveniente da Ragusa: il padre, Oscar, era cavaliere di Malta, la madre [...] sviluppo della mezzadria e la tassazione progressiva, sconsigliando altri rimedi quali la diminuzione dell'imposta fondiaria e il protezionismo cerealicolo, che, favorito dal Depretis, finì con l'imporsi. Il 12 febbraio chiese di lasciare ad Ancona ...
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protezionismo
s. m. [der. di protezione; nel sign. 2, dal fr. protectionnisme]. – 1. Genericam., la tendenza a esercitare, o il fatto di esercitare, la propria protezione sopra qualcuno, per lo più a danno di altri; quindi, con connotazione...
protezione
protezióne s. f. [dal lat. protectio -onis, der. di protegĕre «proteggere», part. pass. protectus]. – 1. L’azione del proteggere, del riparare cose e persone allo scopo di difenderle da ciò che potrebbe recare loro danno: cercare...