Musicista (Napoli 1627 circa - ivi 1704), direttore dei conservatorî napoletani di S. Maria di Loreto e della Pietà dei Turchini, maestro della cappella del tesoro a S. Gennaro e vicemaestro a corte. È considerato il geniale iniziatore della scuola operistica napoletana. Delle sue opere conosciamo oggi Il schiavo di sua moglie (1671) e La Stellidaura vendicata (1674); compose anche cantate, musiche ...
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Danza provenzale, ballata da uomini e donne che tenendosi per le mani o per i fazzoletti si dispongono in lunga fila, preceduti da suonatori di strumenti a fiato (galoubets) e tamburelli. Celebre è la [...] f. dell’Arlesiana di G. Bizet ...
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Mirèio (it. Mirella) Poema narrativo in lingua provenzale, in 12 canti, composto dallo scrittore provenzale F. Mistral (1830-1914) tra il 1851 e il 1856 e pubblicato nel 1859, considerato uno dei capolavori [...] , puro ma fortemente ostacolato, tra la fanciulla Mirèio e l'umile canestraio Vincenzo, sullo sfondo della fervida campagna provenzale con le sue secolari tradizioni, e si conclude con la morte dell'infelice protagonista, duramente provata dalle ...
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Musicista (Bisceglie 1656 - Napoli 1716). Studiò con F. Provenzale al conservatorio di Santa Maria di Loreto in Napoli. Scrisse molte composizioni sacre e oratorî. Suo figlio Giovanni (Napoli 1683 - ivi [...] 1742) fu autore delle opere buffe Lo 'mbruoglio de li nomme e Patrò Tonno d'Isca, rappresentate al teatro dei Fiorentini nel 1714 ...
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Musicista (Trani 1679 - Napoli 1744), allievo di G. Salvatori e F. Provenzale; maestro di cappella alla corte. Compose molta musica teatrale di ottimo stile napoletano (diciotto opere, per lo più di genere [...] serio, tra cui: Arsace, 1718; Didone, 1724; Rosaura, 1738), oratorî, cantate, serenate, e pagine strumentali. Nel 1737 s'inaugurò il nuovo teatro S. Carlo con la sua opera Achille in Sciro ...
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Musicista (Taranto 1677 - Napoli 1745). Allievo di A. Scarlatti e di F. Provenzale, ne continuò la scuola come didatta e come compositore di musica sacra, oratoriale, teatrale e cembalistica. Suoi allievi [...] furono L. Leo e N. Jommelli ...
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Musicista (Napoli 1679 - ivi 1739). Studiò al conservatorio di S. Maria di Loreto. Allievo di F. Provenzale, succedette ad A. Scarlatti nella direzione del teatro di corte di Napoli. Compose molta musica [...] teatrale e vocale-strumentale ...
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Letteratura
La più antica forma metrica della lirica d’arte nella letteratura italiana. Trasse origine dalla cansó provenzale e subì nel tempo varie modifiche fino agli stilnovisti e a Petrarca, che fu [...] loro. Le stanze successive seguono lo schema della prima. Per ricordare la successione delle strofe, diffuse oralmente, i provenzali inventarono degli espedienti, imitati talvolta dagli italiani: per es., ogni stanza ripete nel primo verso la rima o ...
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Filologo romanzo (Pontremoli 1860 - S. Donato d'Enza 1928), prof. nelle univ. di Messina e di Genova. Autore di un classico manuale di Letteratura provenzale (1891), si occupò di fonetica, di dialettologia [...] , 1881; edizione delle Gesta del Cid, 1890; Saggi di bibliografia teatrale spagnola, 1927). Notevoli sono pure i suoi studî sulla storia della musica nei suoi rapporti con la lirica medievale (Per la storia musicale dei trovatori provenzali, 1896). ...
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FAGO
Raoul Meloncelli
Famiglia di compositori attivi a Napoli nel secolo XVIII. Il capostipite della famiglia, Nicola (Francesco Nicola), detto il Tarantino, nato a Taranto il 19 genn. 1676 da Giuseppe [...] nella città natale, quindi fu inviato a Napoli ove, dal luglio 1693 all'agosto 1695, fu allievo di F. Provenzale e G. Ursino al conservatorio della Pietà dei Turchini. I progressi raggiunti in questi anni di permanenza nel conservatorio napoletano ...
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provenzale
agg. e s. m. e f. – Della Provenza, regione storica e moderna della Francia sud-orientale: il territorio p.; la letteratura p. (o occitanica), quella prodotta in Provenza nei sec. 12° e 13°, spec. con riferimento alla poesia dei...