RICEVUTI, Lapo, detto Lapo Gianni
Vittorio Celotto
RICEVUTI, Lapo, detto Lapo Gianni. – Notaio fiorentino, nato probabilmente attorno agli anni Settanta del Duecento. L’Archivio di Stato di Firenze [...] e in generale «la fenomenologia degli spiritelli e delle angiolette […] s’innestano su un tessuto molto più arcaico di linguaggio provenzaleggiante e siciliano» (Poeti del Duecento, a cura di G. Contini, 1960, p. 569). Degne di menzione sono le tre ...
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DE VIGILIA, Tommaso
Gioacchino Barbera
Di questo pittore palermitano, citato nei documenti anche come Masius de Vigilia, de Virgilio o de Gilia, ma che nei dipinti superstiti si firmava "Thomas de Vigilia", [...] da improvvise illuminazioni perfino antonellesche. Se infatti le prime esperienze del pittore sembrano orientate nell'ordito provenzaleggiante del Maestro del polittico dell'Incoronazione, le sue prove migliori e più mature (trittico del duca ...
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Toscana (Tuscia)
Giancarlo Savino
Pier Vincenzo Mengaldo
Registrare, col proposito di una completa rassegna, tutti gli echi prodotti nell'opera di D. dalla memoria della terra in cui egli nacque e consumò [...] lirica ‛ tragica ' in cui gli elementi toscani venivano depurati e raffinati dal perpetuo confronto con la lingua provenzaleggiante e sicilianeggiante della tradizione lirica. Ma, come al solito, la motivazione prevalente sarà di ordine letterario e ...
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mio (meo; plur. anche mia)
Riccardo Ambrosini
1. L'aggettivo e pronome di I singol. indica che una determinata persona, cosa o qualità (‛ mio figlio ', ‛ i miei occhi ', ‛ la mia camera ', ‛ la mia virtù [...] ; nelle Rime dubbie, sono in rima 10 casi su 29 complessivi) e 24 sono privi di articolo (con ‛ donna ' nella sestina provenzaleggiante [CII 4 s'accorse ch'ell'era mia donna, in un sintagma predicativo] e nella ballata assai stilizzata: LVI 16 Ma per ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] e classicistico». Petrarca «foggia un sistema stilistico di varia formazione, coerente all’antica tradizione cortese e provenzaleggiante e congruente con la più recente tradizione dantesca e stilnovistico-ciniana», non trascurando «un caposcuola come ...
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siciliana, scuola
Mario Marti
Con questa indicazione storiografica (nei primi secoli tuttavia si diceva solo ‛ i Siciliani ' forse con maggiore precisione e proprietà), viene designato complessivamente [...] Scuola s., in Appunti di storia letteraria e civile italiana, Torino 1939, 5-24; S. Santangelo, Le origini della lirica provenzaleggiante in Sicilia, Catania 1949; D. Mattalia, La Scuola s., in Letteratura italiana, Minori, Milano 1961, I 47-97; G ...
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GUIDO DELLE COLONNE
CCorrado Calenda
Scarsissime, come per tutti i poeti siciliani, le notizie biografiche che non siano frutto di ingegnose ma spesso ardite congetture. Nel caso di G. gli sforzi ricostruttivi [...] facilmente sfoltibili" (v. Scuola poetica siciliana, metrica).
Sempre al versante euforico e a una matrice marcatamente provenzaleggiante riconduce Gioiosamente canto, canzone di cinque strofe singulars di dodici versi ciascuna (due piedi di quattro ...
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nuovo (novo; per l'alternanza fra le due forme, cfr. Petrocchi, Introduzione 428)
Antonietta Bufanoaut>
Le accezioni fondamentali di questo aggettivo sono quelle di " diverso dal precedente "; " inusitato [...] , cominciando / ‛ Donne ch'avete intelletto d'amore ' (Pg XXIV 50), " rime diverse non solo da quelle della scuola siciliana provenzaleggiante... e della scuola dottrinale teorizzante sopra l'amore (la scuola di Guittone d'Arezzo e più e meglio del ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] 'entrata al servizio di Manfredi nel 1258. Nella canzone trevigiana Eu ò la plu fina druderia, ancora fortemente provenzaleggiante, si rinvengono già echi della lirica meridionale.
L'intero quadro che abbiamo appena ricostruito rischia però di essere ...
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Matelda
Fiorenzo Forti
Nome (Pg XXXIII 119) della donna soletta incontrata da D. nel Paradiso terrestre, che va e cantando e scegliendo fior da fiore (XXVIII 41) sulle rive del Lete. Interrogata dal [...] Venere, Ero e Leandro paiono alte decorazioni dirette piuttosto a sottrarre la rappresentazione al suo limite cortese e provenzaleggiante e a trasferirla su un piano di dignità adeguato alle scene simboliche e profetiche che seguiranno e all'avvento ...
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provenzaleggiare
v. intr. [der. di provenzale] (io provenzaléggio, ecc.; aus. avere). – Imitare i provenzali, e, in partic., imitare i modi della letteratura provenzale. ◆ Part. pres. provenzaleggiante, usato soprattutto come agg.; i poeti...