Alchimia
Francesca Roversi Monaco
L'epoca federiciana corrisponde al periodo in cui l'Occidente iniziò a elaborare il proprio sapere alchemico. Se già dal sec. XII, infatti, la trasmissione di alcune [...] 1971, pp. 285-341, in partic. p. 299.
C. Baffioni, Il IV libro dei 'Meteorologica' di Aristotele, Napoli 1981.
Ch.B. Schmitt-D. Knox, Pseudo-Aristoteles Latinus. A Guide to Latin Works Falsely Attributed to Aristotle Before 1500, London 1985, nrr. 1 ...
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al-Fārā ́bī, Abū Naṣr Muḥammad (latinizz. Alfarabius) Filosofo musulmano (Wāsīǵ, nel territorio di Fārāb, Turchestan, 870 ca
Damasco 950). Fu detto il secondo maestro, dopo Aristotele, per l’autorità [...] di Platone, alla Fisica e ad alcune opere logiche di Aristotele, ma non tutto ci è giunto), redasse diversi scritti introduttivi nulla’ il mondo (al-F. si riferisce alla pseudo Teologia di Aristotele) e il suo eterno movimento temporale (dal moto del ...
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Ippocrate (Ipocràs; Ipocrate)
Enzo Volpini
Medico greco, nato nell'isola di Cos nel 460/459 a.C. e morto in tarda età a Larissa. Il suo nome è legato a una raccolta di circa sessanta opere, stilisticamente [...] s'iscrive in una tradizione che, già fiorente ai tempi di Aristotele, si protrasse sino alla fine del Settecento e che vedeva nel e Marco di Toledo tradussero dall'arabo rispettivamente lo pseudo-ippocratico Liber Sapientiae e il De Aere, aquis ...
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Le Fèvre d’Étaples, Jacques (latinizz. Faber Stapulensis) Umanista e teologo francese (Étaples, Passo di Calais, 1455 ca
Nérac 1536). Fu uno dei maggiori rappresentanti dell’umanesimo e dell’evangelismo [...] del card. Lemoine: qui iniziò lo studio e il commento di Aristotele; poi, il suo interesse si allargò ai primi tempi cristiani e alla patristica greca: tradusse e commentò lo pseudo-Dionigi, Ignazio, Policarpo, Giovanni Damasceno, Basilio, Gregorio ...
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Teodorico di Chartres
Filosofo e teologo (m. dopo il 1156). È considerato uno dei rappresentanti più insigni della cosiddetta scuola di Chartres, ossia di quell’insieme di autori che nel 12° sec. hanno [...] retorica commentando il De inventione di Cicerone e la pseudo-ciceroniana Rhetorica ad Herennium. In rapporto invece alla latina degli Analitici primi e degli Elenchi sofistici di Aristotele. Come fonti del quadrivio (aritmetica, geometria, astronomia ...
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L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace.
Le origini e l’età antica
La Grecia. L’arte retorica (➔ oratoria) nasce in Sicilia, a Siracusa, con Corace e l’allievo Tisia (5° sec. a.C.), [...] quale distingue tra prosa e poesia e riflette sui vari generi oratori: frutto del suo insegnamento è la pseudo-aristotelica Retorica ad Alessandro (῾Ρητορική πρὸς ᾿Αλέξανδρον), probabilmente di Anassimene di Lampsaco, risalente al 340 a.C. circa. In ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] sec., un nuovo sviluppo al concetto di t. viene dallo Pseudo-Dionigi, che continua a designare con la parola ϑεολογία la Sacra di tale conflitto. Dopo la serrata critica alla cosmologia aristotelico-scolastica a cui era più o meno legata la t ...
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scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] Giovanni Scoto Eriugena, utilizzando gli scritti dello Pseudo-Dionigi e dei Padri greci, elaborò un vero l’astronomia di Tolomeo, l’astrologia degli arabi e il ‘nuovo’ Aristotele. La vecchia logica tradotta da Boezio sin dalla metà del secolo si ...
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virtù Disposizione a fuggire il male e fare il bene, perseguito questo come fine a sé stesso, al di fuori di ogni considerazione di premio o castigo.
Filosofia
Per i Greci più antichi il termine ἀρετή [...] v. cardinali), ponendole alla base dell’organismo statale. Con Aristotele la v. diventa un abito, una stabile qualità dell’ discendente degli ordini angelici, secondo la distinzione dello Pseudo-Dionigi, sono gli angeli che costituiscono il secondo ...
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Umanista e teologo (Étaples 1455 circa - Nérac 1536).
Considerato talora fautore del luteranesimo, talora rivalutato nei suoi intenti di riformatore cattolico, è uno dei più caratteristici esponenti di [...] del card. Lemoine: qui iniziò lo studio e il commento di Aristotele; in seguito, il suo interesse si allargò ai primi tempi cristiani e alla patristica greca: tradusse e commentò lo Pseudo-Dionigi, Ignazio, Policarpo, Giovanni Damasceno, Basilio, ...
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pseudo-
psèudo- [dal gr. ψευδο-, der. del tema comune a ψευδής «falso», ψεῦδος «menzogna, falsità», ψεύδομαι «mentire»]. – Primo elemento di parole composte, derivate dal greco o formate modernamente (anche nella terminologia lat. scientifica),...