significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] di tipo formale. Oltre che dai filosofi dellinguaggio ordinario questa impostazione è stata oggetto di radicali tutta linguistica: privo di basi oggettive o psicologiche, esso si definisce solo all’interno del sistema di valori, la lingua, in ...
Leggi Tutto
Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] fervida cooperazione tra le più varie scienze naturali, dalla psicologia comportamentista (di tipo skinneriano) alla neurofisiologia, dalla biologia evoluzionistica alle scienze dellinguaggio.
Per quanto influenti, le teorie naturalistiche della c ...
Leggi Tutto
Logico e filosofo statunitense (Akron, Ohio, 1908 - Boston, Massachusetts, 2000). Partito dalla critica della teoria dei tipi per mostrarne l'eliminabilità in un lavoro di perfezionamento e di semplificazione [...] ogni asserzione è significante soltanto all'interno della totalità dellinguaggio cui appartiene, e non in virtù di un' dalla fisica, a cui dovrebbe essere ricondotta anche la psicologia. Sostenitore di un naturalismo integrale (in cui si dichiara ...
Leggi Tutto
identità Termine filosofico indicante in generale l’eguaglianza di un oggetto rispetto a sé stesso.
Filosofia
Principio di i. Viene così chiamato il principio che, insieme a quelli di non-contraddizione [...] relazioni e operazioni corrispondenti ai predicati e funtori primitivi dellinguaggio. In tal modo, tuttavia, non vi è garanzia ’elemento cioè che risulta indifferente rispetto al prodotto.
Psicologia
L’i. è una delle caratteristiche formali dell’Io ...
Leggi Tutto
Filosofia
Nella logica, il c. di un concetto è la sua comprensione (➔). In gnoseologia, si distingue in ogni atto conoscitivo il c. o materia, che è il dato, e la forma, il principio organizzatore del [...] .
Nel linguaggio della critica ispirata ai fondamenti dell’estetica idealista, si indica con il termine contenutismo il prevalere, in un’opera d’arte, del c., ossia di interessi pratici, di intenti polemici, di motivi psicologici o affettivi ...
Leggi Tutto
Termine designante, come il sinonimo mnemotecnica, i vari espedienti escogitati per aiutare la memoria a ritenere nozioni difficilmente associabili tra loro e riducibili a sistema e che quindi si ricordano [...] ‘tecnici’ della m. nella cornice della psicologia aristotelica e portando il discorso fuori dell’immediato dellinguaggio universale si connetté al tema dell’unificazione del sapere, della pace fra i popoli, con una forte riduzione dellinguaggio ...
Leggi Tutto
Filosofo francese (Rochefort-sur-Mer 1908 - Parigi 1961), professore all'univ. di Lione (1945-49) e al Collège de France (1952). Discepolo e amico di J.-P. Sartre, con questo fondatore nel 1945 della rivista [...] una serrata critica delle concezioni causalistiche e behavioristiche in psicologia, critica che attinge largamente alla teoria della Gestalt e l'insistenza degli ultimi saggi sul tema dellinguaggio, visto come depositario dei modi sociali di ...
Leggi Tutto
Psicologo e filosofo (Berlino 1871 - Poughkeepsie, New York, 1938). Studiò a Berlino, dove ebbe come maestro H. Ebbinghaus; insegnò dal 1897 a Breslavia, nel 1906 fondò a Berlino (in collab. con O. Lippmann) [...] , estese ai varî settori della psicologia, dalla psicologia evolutiva a quella applicata, dalla psicologia forense alla psicopedagogia. Importanti soprattutto le ricerche sullo sviluppo dellinguaggio infantile, quelle sui test d'intelligenza ...
Leggi Tutto
Filosofo statunitense (n. Denver 1932); dal 1959 prof. nell'univ. della California a Berkeley. Formatosi a Oxford, dove è stato in contatto con i maggiori esponenti della "filosofia dellinguaggio ordinario" [...] noto soprattutto per il suo approccio pragmatico al problema del significato, caratterizzato dalla teoria degli "atti linguistici", si è occupato del problema dell'intenzionalità: a tale nozione, che ha la sua origine nella psicologia di F. Brentano ...
Leggi Tutto
Filosofo della mente e scienziato cognitivo canadese (n. Vancouver 1942), dal 1984 prof. nell'univ. della California a San Diego. Ch. ha difeso con coerenza una concezione radicalmente materialista delle [...] eliminativista, la concezione secondo cui gli stati mentali a cui fa correntemente riferimento il linguaggio della psicologiadel senso comune (desideri, credenze, intenzioni ecc.) non avrebbero alcun corrispettivo neurocerebrale e verrebbero ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
psicolinguistica
psicolinguìstica s. f. [comp. di psico- e linguistica]. – Ramo della linguistica e della psicologia che studia i fenomeni del linguaggio in rapporto ai processi psicologici che li determinano, con particolare attenzione alle...