(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] von Schlosser, Xenia. Saggi sulla storia dello stile e dellinguaggio nell'arte figurativa, tradotti da G. Federici Ajroldi, [1980], in Id., Avviamento all'analisi del testo letterario, Torino 1985; C. G. Jung, Psicologia e alchimia, ivi 1981; E. B. ...
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Linguista statunitense, nato a St. Paul (Minnesota) il 9 agosto 1929. Ha studiato alle università del Minnesota e del Michigan, dove ha conseguito il PhD nel 1961. Docente prima alla Ohio State University [...] che costituiscono i suoi argomenti, non coglie le ambiguità dellinguaggio naturale, per cui in una frase come Mario ha prestata alla psicologia cognitiva, alla pragmatica, e ai rapporti fra organizzazione linguistica ed esperienze del mondo reale. ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] il prodotto di abilità (imIate) che non sono specifiche dellinguaggio. Nelle pagine seguenti, analizzeremo le conoscenze attuali sulla psicologia, la neurologia e lo sviluppo dellinguaggio da questo punto di vista. Affronteremo questo problema ai ...
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Lingua
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Lingua
sommario: 1. Introduzione. 2. Lingua e parole. 3. Lingua e codice non linguistico. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il primo problema che si presenta quando [...] ‟Fuori di queste divisioni, di queste unità, si fa della psicologia pura o della fonologia" (v. Saussure, 1958, p. 254 in Teoria dellinguaggio e linguistica generale, Bari 1971, pp. 19-103).
De Mauro, T., Per una teoria formalizzata del noema ...
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Neuropsicologia dellinguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] , che possono essere più facilmente riferite ai vari modelli teorici di elaborazione dellinguaggio. Tale approccio, mutuato dalla psicologia cognitivista, non era all'inizio particolarmente interessato agli aspetti anatomici, considerando il ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] percettiva, che studia la risposta del nostro sistema di comprensione dellinguaggio a tali eventi articolatori-acustici-uditivi lo più a prestiti colti di origine greca, come [ps] di psicologia, [kn] di Cnosso, [pn] di pneumatico, [pt] di ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] degli atteggiamenti linguistici, praticato soprattutto da un'area disciplinare di confine con la sociolinguistica, la psicologia sociale dellinguaggio (v. Giles, 1979), e largamente condizionate dalla tradizione culturale e dai rapporti di potere ...
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SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] grafiche nella loro evoluzione e nelle loro varietà, psicologia individuale e collettiva rivelata dalle sue caratteristiche, sviluppate esistevano metodi più primitivi per registrare elementi dellinguaggio sotto forma di pittogrammi o di segni ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] linguistica, dall’antropologia alla sociologia e alle scienze psicologiche e cognitive. Fra i filosofi che si sono occupati di tematiche pertinenti alla dimensione pragmatica dellinguaggio e hanno così contribuito alla formazione e al consolidamento ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] come negli altri Paesi, le persone sorde, anche se educate al linguaggio parlato, hanno in molti casi utilizzato i segni per dialogare tra loro verso il 1980 presso l’Istituto di psicologiadel Consiglio nazionale delle ricerche (oggi Istituto di ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
psicolinguistica
psicolinguìstica s. f. [comp. di psico- e linguistica]. – Ramo della linguistica e della psicologia che studia i fenomeni del linguaggio in rapporto ai processi psicologici che li determinano, con particolare attenzione alle...