INUMAZIONE e INCINERAZIONE
Ugo Antonielli
La pratica contemporanea e la promiscuità di queste due forme o modi di sepoltura è un fenomeno assai diffuso, che si verifica con varia vicenda nel tempo e [...] casi d'incinerazione praticati per i soli re a Negadah e Abido, e la presenza d'urne cinerarie nell'ambiente punico per effetto d'influenze greche. Il contrasto con la tradizione omerica, se non si vuole spiegare con fenomeni di eccezione ...
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Nome di alcuni personaggi cartaginesi.
1. Comandante cartaginese del sec. IV a. C. Questo nome ci appare quattro volte nella storia di Cartagine e della Sicilia, tra gli ultimi anni di Dionisio I e l'età [...] da riferire a questo Annone, ma non ha importanza.
2. Figlio di Annibale, venne in Sicilia il primo anno della prima guerra punica (264-3 a. C.), e sbarcò a Lilibeo, dove lasciò l'esercito terrestre. Si recò con la flotta ad Agrigento, che guadagnò ...
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Vedi PAVIMENTO dell'anno: 1973 - 1996
PAVIMENTO
M. L. Morricone
Il significato del termine è controverso (cfr. vol. v, p. 210, 1, s. v. mosaico); Ph. Bruneau (Bull. Corr. Hell., xci, 1967, Il, pp. 243 [...] impermeabilità e una certa resistenza al deterioramento. I p. di cocciopisto più antichi sono diffusi in tutta l'area del Mediterraneo in ambiente punico fra il IV e il II sec. a. C.: ne sono apparsi di recente a Malta (Tas Silg), Capo Bon in Tunisia ...
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Vedi PYRGI dell'anno: 1965 - 1996
PYRGI (v. vol. VI, p. 570)
G. Colonna
Piccola città dell'Etruria meridionale costiera, porto principale di Caere, da cui dista c.a 13 km, e sede del più importante santuario [...] s.; I. Krauskopf, Ex Oriente Sol, ibid., pp. 1261-1283; G. Garbini, Culti fenici a Pyrgi, in Studi di egittologia e di antichità puniche, XI, 1992, pp. 77-85; F.-H. Pairault Massa, Iconologia e politica nell'Italia antica, Milano 1992, pp. 67-75 (con ...
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NURAGHE
G. Lilliu
Monumento caratteristico della Sardegna, costruito con grandi pietre a secco disposte a filari. Nella sua espressione architettonica essenziale è in forma di torre circolare troncoconica, [...] che si conviene a tutti i monumenti nuragici, anche se di diversa destinazione ed età. L'ultima storia dei n. è di tempi punici e romani. A cominciare dal VI sec. a. C. prende vigore la costruzione dei n. a galleria, detti anche pseudonuraghi, in cui ...
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PALLOTTINO, Massimo
Filippo Delpino
PALLOTTINO, Massimo. – Figlio di Carlo, funzionario ministeriale, e di Margherita Perotti, nacque a Roma il 9 novembre 1909, primo di quattro fratelli (Adriano, nato [...] dal 1957; memorabile la scoperta, nel 1964, delle lamine d’oro con iscrizioni in etrusco e in punico), Pallottino aggiunse un fervido impegno in numerose altre iniziative. Assertore dell’universalità della scienza e delle tradizioni cosmopolite ...
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CAGNOLATI (Canholatus, Canheolatus, Canolati, Cagnolato), Bartolomeo
Ugo Rozzo
Chierico milanese, figlio di un "dominus Ubertus" che era già morto nel settembre del 1320, il C. è sopravvissuto nella [...] , e dei Bernareggi.
Dopo la seconda deposizione del C. davanti alla commissione d'inchiesta creata da Giovanni XXII, Punico riferimento sicuro a una presenza del chierico milanese in Avignone è costituito da una ricevuta di pagamento rilasciatagli ...
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MERCATO (μάκελλον; macellum, emporium)
R. A. Staccioli
Non è ancora del tutto chiara la tesi che tende a dissociare, per il mondo greco, il concetto di m. da quello di agorà, soprattutto per quanto riguarda [...] ); ma non mancano casi di soluzioni particolari e di sensibili divergenze. A Leptis Magna, per esempio, il cosiddetto m.. "punico-romano" conservatosi nel fondamentale aspetto augusteo del 9-8 a. C.., ha, all'interno del peristilio rettangolare, due ...
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GRANULAZIONE
G. Becatti
Tecnica usata nell'oreficeria antica e consistente in una decorazione di minuscoli grani sferici aurei saldati fra loro e su una superficie di lamina d'oro, a formare sia un [...] appare il corpo delle api, delle mosche, delle cicale auree da Efeso del VII sec. a. C. e anche l'oreficeria punica usa la g. per decorare con triangoli e disegni lineari i pendagli degli orecchini, per circondare gli ornati sbalzati sui braccialetti ...
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FELICE, Matteo
Gennaro Toscano
La prima opera documentata di questo miniatore napoletano attivo tra il 1467 e il 1493 è il ms. Pal. lat. 1740 della Biblioteca apost. Vaticana, contenente il De consolatione [...] , della Nationalbibliothek di Vienna (cod. 30, Philol. 14) e il Leonardus Brunus Aretinus, Libri tres de Primo Bello Punico, translati in vulgare della stessa biblioteca (cod. 3400*, Fosc. 116), scritto nel 1481 da "Baptista Stravandria de Gyratio ...
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punico
pùnico agg. e s. m. [dal lat. Punĭcus, agg. di Poeni «Cartaginesi»; cfr. gr. Φοίνικες «Fenici»] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cultura sviluppatasi nelle colonie fenicie del Mediterraneo occidentale a partire dal VI sec. a. C....