Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] costruzione grammaticale. Ciò si verifica, per es., e in modo tipico, quando un costituente di una frase viene separato dalla punteggiatura forte dal nucleo sintattico a cui è connesso, come nel testo seguente:
(26) Ho poi lavorato tanto con lui in ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] a un linguaggio più realistico. La poesia si apre alla lingua parlata, la sintassi si fa più libera e con essa la punteggiatura, che talvolta è eliminata del tutto. In molti casi è il senso profondo del componimento che dà coerenza a testi i cui ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] è scritto sempre più -zi- (si vanno riducendo i tipi delitie, detrattioni), si abbandona et per e, ed; la punteggiatura viene sottoposta a progressivi ritocchi in direzione di quella moderna (Marazzini 1993).
Intanto l’italiano conosce, dopo quella ...
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La coesione di un testo è la proprietà che si manifesta precipuamente nella forma di un sistema di reti di collegamenti linguistici tra le frasi, che indicano dipendenze e sintonie interpretative di particolari [...] delle frasi:
(11) Francesca ha ottenuto un ottimo punteggio; Mario invece un punteggio pessimo
A livello interpuntivo (➔ punteggiatura), sono certamente un segnale di coesione i ➔ due punti, che conducono a ricostruire un legame logico tra le ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] o inseriti indebitamente; uso casuale e a volte ‘reverenziale’ delle maiuscole, per le iniziali delle parole ritenute più importanti; punteggiatura per lo più assente o messa a casaccio.
A livello morfologico, i fenomeni più rilevanti sono:
(a) la ...
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Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] , seppur di rado, nell’italiano scritto contemporaneo si osserva un uso del discorso diretto non segnalato né dalla punteggiatura, né da espedienti grafici. In questi casi, si risale alla citazione grazie alla presenza di indicazioni deittiche o ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] arbitrari e capricciosi dei grammatici autoritari. La materia grammaticale, con speciale riguardo all’ortografia e alla punteggiatura, fu riassunta in forma sintetica da Bartoli nel trattato Dell’ortografia italiana (Roma, 1670).
Da Corticelli ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] del canale visivo, è in parte strutturato da elementi meramente grafici quali la collocazione del testo nella pagina, la ➔ punteggiatura, l’uso dei ➔ titoli, dei capoversi e di particolari espedienti per mettere in evidenza parti del testo, quali il ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] di citazioni di formule, come nei giuramenti (cfr. Mortara Garavelli 2001: 118-123).
Quanto all’interpunzione (➔ punteggiatura), ci si aspetterebbe un uso ‘logico-sintattico’ mirante a funzioni esclusive, come quella segmentatrice, quella sintattica ...
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punteggiatura
s. f. [der. di punteggiare]. – 1. a. La condizione di essere cosparso di punti, di piccole macchie o di forellini: un tessuto a p. irregolare; ripiegare il foglio lungo la punteggiatura. b. In ematologia, anormale presenza di...
virgola
vìrgola s. f. [dal lat. virgŭla, dim. di verga «verga»: propr. «verghetta»]. – 1. a. Segno di punteggiatura, simile a un bastoncino leggermente ricurvo (,), che indica pausa debole all’interno del periodo: sapere, non sapere usare...