DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] faceva di lui il puntodi riferimento di gruppi anche eterogenei. Dopo le elezioni, pare che egli tentasse ancora di dar a prevalere sull'alternativa "democratica" di Cairoli perché più aderente forse alle effettive esigenze e condizioni del ...
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COLLEONI, Bartolomeo
Michael E. Mallett
Figlio di Paolo di Guidotto e di Riccadonna de' Valvassori da Medolago, nacque nel castello di Solza (Bergamo) probabilmente nel 1400.
La sua famiglia apparteneva [...] aprile. Quest'avviso formale delle sue intenzioni era tipico della aderenza del C. alla lettera dei suoi contratti, ma non può recenti. Tutte le biografie utilizzano come puntodi partenza un gruppo di scritti contemporanei o quasi contemporanei: A. ...
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CORBINO, Epicarmo
Domenico Demarco
Nacque ad Augusta (Siracusa) il 18 luglio 1890 da Vincenzo, modesto artigiano, ma con cultura superiore alla media, e da Rosaria Imprescia. Egli fu quarto maschio [...] fa parte la scienza delle finanze, pur avendo come premessa dottrinale l'economia politica, studia i fenomeni economici da un diverso puntodi vista, e se per l'aderenza alla realtà si avvicina alla storia economica, se ne allontana perché si propone ...
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Nacque verso il 955 da Dadone, conte di Pombia, figlio - forse - di un fratello del re Berengario Il (Anscario II, secondo il Carutti; Amedeo I, secondo il Baudi di Vesme). Il suo nome ripeteva quello [...] puntodi partenza, di quando cioè sulla cattedra vercellese non sedevano vescovi animati da propositi di restaurazione ). Con maggiore aderenza alla situazione reale, il Mor osserva che, in seguito alle concessioni di varia natura di cui l'imperatore ...
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GONZAGA, Francesco
Isabella Lazzarini
Unico figlio maschio di Ludovico (II), signore di Mantova, e di Alda, figlia di Obizzo (III) d'Este, nacque a Mantova nel 1366. Educato da noti istitutori, come [...] ed ebbe l'effetto di indurre anche la Serenissima ad aderire alla lega. I risultati dal puntodi vista territoriale non furono Visconti ricondusse il G. nel consolidato solco dell'aderenza alla Serenissima: nonostante una prima tregua stipulata ...
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BENEDETTI, Alessandro
Mario Crespi
Nato a Legnago intorno al 1450, studiò medicina sotto la guida di A. Benivieni e di G. A. Merula, laureandosi a Padova nel 1475. L'educazione classicistica e il desiderio [...] riverenza al sepolchro di Christo, vincitore et triomphante sarebbe assunto in Cielo" (p. 4). II puntodi vista veneziano umana normale", ma, aderente soprattutto ai criteri clinici e comprendente quindi la descrizione di vari orgam ammalati, ci ...
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BECATTINI, Francesco
Gian Franco Torcellan
Nacque probabilmente intorno al 1740, sicuramente a Firenze, dato che egli stesso, nella prefazione alla terza edizione della Istoria dell'Inquisizione (Milano [...] di inesauribile vitalità e di vastissima produzione, pochissime tracce ha lalasciato infatti di sé dal puntodi vista di ogni ampio respiro e d'ogni coscienza critica, che si rivela nell'uso indiscriminato delle fonti più varie, nella tenace aderenza ...
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GRIMALDI, Giovanni
Riccardo Musso
Quartogenito di Raniero (II) e di Isabella, nacque, probabilmente a Mentone, intorno al 1375.
Il padre, figlio di Carlo "il grande", primo signore di Mentone, aveva [...] truppe genovesi da parte del doge, suo fratello, con il quale, nel febbraio 1440, rinnovava il trattato diaderenza. A quel punto il G. e il figlio furono riportati a Pinerolo, e da qui a Moncalieri, per essere in seguito riconsegnati a Filippo Maria ...
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CAISSOTTI, Carlo Luigi
Valerio Castronovo
Figlio dell'avvocato patrimoniale Carlo e di Maria Maddalena di Bagnol, nacque a Nizza il 22 marzo 1694. Di famiglia borghese assurta per meriti di toga ai [...] la difesa intransigente dell'autorità sovrana fu il puntodi riferimento insostituibile del C. durante i negoziati preoccupò infatti di garantire la più stretta aderenza ai canoni pontifici in materia religiosa per allontanare i timori di Roma e ...
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PALLAVICINO, Rolando, detto il Magnifico
Marco Gentile
PALLAVICINO (Pallavicini), Rolando, detto il Magnifico. – Nacque (forse a Polesine Parmense) intorno al 1390, figlio naturale di Niccolò, marchese [...] finì infatti per stipulare con la Serenissima un trattato diaderenza, che divenne operativo nel settembre del 1427. Messo di vassalli, rocche, possessi fondiari e giurisdizioni, ma come organismo unitario, gli statuti si configurano quale puntodi ...
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aderenza
aderènza s. f. [dal lat. tardo adhaerentia, der. di adhaerere «aderire»]. – 1. a. L’essere aderente, lo stretto contatto di due superfici: l’a. di un abito al corpo; a. tra due assi, tra due pezzi metallici, ecc.; nel linguaggio giur.,...
aderente
aderènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di aderire]. – 1. agg. Che aderisce: un vestito a. al corpo; anche assol.: una gonna, un maglione a.; un paio di pantaloni molto aderenti. In usi fig., che si adegua o corrisponde o è strettamente...