CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] d'Este, al quale intagliò un sigillo.
A questo punto è possibile un primo bilancio dell'attività del Cellini. gusto mai sopito per la resa di ogni particolare, così atta al metallo, trova una persuasiva applicazione nel marmo. Il biancore della figura ...
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FERDINANDO CARLO Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Unico figlio del duca di Mantova Carlo II e di Isabella Clara d'Asburgo, figlia dell'arciduca Leopoldo e nipote dell'imperatore [...] padre, di grossolani divertimenti, gli mancarono l'energia e la determinazione per un'applicazione continuata agli affari di Stato si riteneva F. inaffidabile; e F., d'altro canto, puntava ad una qualche intesa coll'Impero, vagheggiava d'uscire, in ...
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DECEMBRIO, Pier Candido
Paolo Viti
Nacque a Pavia il 24 ott. 1399 da Uberto, allora segretario e notaio del vescovo di Novara Pietro Filargis (Filargo) detto Pietro di Candia (il futuro papa Alessandro [...] letteraria del D., andata in buona parte smarrita, un punto importante di riferimento è l'iscrizione che si trova, come si è molteplicità e la vastità degli interessi culturali e dell'applicazione letteraria del Decembrio.
Assai più ridotta è la ...
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FERDINANDO Gonzaga, duca di Mantova e dei Monferrato
Gino Benzoni
Secondogenito del principe e prossimo duca di Mantova Vincenzo e d'Eleonora de' Medici, F. nacque a Mantova il 26 apr. 1587; e, nel [...] per un po' dal momento che, ad un certo punto, smise di rispondere alle sue stuzzicanti missive. Il giovane prelato era si e, da parte di F., la rinuncia alla custodia della piccola Maria. Ma il disaccordo in sede d'applicazione - Carlo Emanuele I ...
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FILIPPO MARIA Visconti, duca di Milano
Gigliola Soldi Rondinini
Secondogenito di Gian Galeazzo signore e poi (1395)duca di Milano, e di Caterina Visconti, figlia di Bernabò, nacque a Milano il 3 sett. [...] lo Studium di Pavia, gelosamente seguito dai duchi, fu uno dei puntidi forza della politica di governo viscontea con decreto, l'applicazionedi un sistema di tassazione diretta che fosse meno gravoso per i sudditi, sulla base di un modus etordo ...
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COLONNA, Lorenzo Onofrio
Gino Benzoni
Primo degli otto figli - due maschi e sei femmine - di Marcantonio di Filippo e di Isabella figlia ed unica erede dì Lorenzo Gioeni e Cardona, discendente degli [...] ". Poiché il duca, invaghito di lei (non si sa sino a che punto ricambiato), di fatto le rende piacevole il soggiorno dama… sua amasia", il C. dà prova d'applicazione agli "affari di governo"; sì che il residente veneto Antonio Maria Vincenti rimarca ...
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BOSELLI, Paolo
Raffaele Romanelli
Nacque a Savona l'8 giugno 1838 dal notaio Paolo e da Marina Pizzorno. Il padre, di famiglia che vantava ascendenze illustri nel governo della città, era un liberale [...] dell'applicazione del metodo sperimentale nelle questioni sociali e nell'arte di Stato", consentendo infine di disporre di a 7,50), come giusto punto d'equilibrio tra criterio fiscale e "criterio economico e di tecnica agraria", disconoscendo quindi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] abitatori della penisola, ai Greci.
Spaventa sovvertì completamente questi puntidi vista. Inserendosi in un dibattito europeo, e sulla base pluralismo religioso e del principio di tolleranza: l’applicazione dell’astratto dottrinarismo liberale alle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giurista, studioso delle relazioni politico-giuridiche inter nationes nel pieno svolgersi di quell'asperrimo periodo di conflitti che gli storici chiamano secolo di ferro (1550-1650), alla metà del quale [...] natura᾿, secondo la tesi aristotelica rilanciata, e applicata al Nuovo Mondo, dalle pagine di Juan Ginés Sepúlveda (1490-1573), l’umanista traduttore di Aristotele. Su questo punto le pagine di Gentili sembrano vibrare in una convulsa oscillazione ...
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CARAFA, Oliviero
Franca Petrucci
Del ramo dei Carafa della Stadera, figlio di Francesco e di Maria Origlia, nacque nel 1430 e fu il successore del grande e potente Diomede, come capo della nobile famiglia [...] diciotto galee, messa a punto, superate varie difficoltà che avevano determinato una certa lentezza di preparazione e con notevole spesa inoltre, condannando la simonia, indica nell'applicazione delle costituzioni anteriori il semplice rimedio per ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia ch’io ebbi rotta la persona Di due p. mortali...