SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] vista teorico generale, come la "denotazione" di Frege, l'"oggetto dinamico" di Peirce o infine lo stesso "referente", ma anche da un puntodi vista operativo e applicativo: la materia permette infatti di giustificare l'equivalenza materiale - per es ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] degli effettivi rapporti genetici tra le due lingue. Il puntodi vista che trova le sue origini nei citati brani biblici diapplicare i principi dell'indoeuropeistica alla classificazione di gruppi linguistici diversi, spesso totalmente privi di ...
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PSICOLINGUISTICA
Domenico Parisi
(App. IV, III, p. 100)
La p. è nata negli anni Cinquanta, come frutto della collaborazione tra psicologi interessati al linguaggio e linguisti, e ha svolto un ruolo [...] realmente significative sono state poche, in particolare dal puntodi vista dei modelli teorici usati per interpretare in modo sperimentale e all'elaborazione di teorie.
Il connessionismo è stato applicato all'analisi di alcune capacità linguistiche ...
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Un'indagine che combini i problemi e i risultatì di discipline specializzate della scienza dell'antichità - archeologia, topografia, storia, epigrafia, linguistica, ecc. - è l'unica che possa dare un quadro [...] i legami col periodo precedente, il Villanoviano, dal puntodi vista antropologico, da quello topografico dei varî centri, di fatti morfologici e sintattici; b) l'impossibilità di cogliere qualche aspetto nuovo, tipicamente etrusco; c) l'applicazione ...
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Lingua
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Lingua
sommario: 1. Introduzione. 2. Lingua e parole. 3. Lingua e codice non linguistico. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il primo problema che si presenta quando [...] una tale conoscenza conosce il suo oggetto gli appare quindi non come il risultato dell'applicazionedi un puntodi vista ‛che si decide di adottare', ma come l'identità naturale dell'oggetto, l'identità che l'oggetto possiederebbe ‛in sé'. Ora, si ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] grande serietà questa nozione.
L'astrazione è applicabile alla realtà perché rivela strutture implicite o altre forme di ricorrenza regolari non immediatamente visibili o completamente invisibili. Descrivendo il 'punto' come 'ciò che non ha parti' e ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] stessa cosa. Se si analizzano i suoni del parlato da un puntodi vista fonetico, basato su tutti i diversi suoni che possono studi sulle lesioni o mediante le tecniche di neurovisualizzazione applicate all'attività cerebrale. Il linguaggio, piuttosto ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] studi, e uno tecnico; si prevedevano scuole normali per la formazione dei maestri. I puntidi forza della legge Casati stavano in alcuni principi applicati all’istruzione primaria, all’epoca «lungi dall’essere univocamente riconosciuti in Europa» (De ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] loro superficie; questi segni assumevano la forma di linee, tratti, tacche, punti, spirali o palline d'argilla applicate sulla superficie. I contrassegni a forma di dischi, di triangoli e di parabole sono quelli che presentano più frequentemente un ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] " è semanticamente reversibile, in quanto è altrettanto probabile dal puntodi vista semantico che l'albero sia davanti o dietro la serbocroato, per cui è possibile, applicando semplici regole di conversione scritto-suono con corrispondenza costante ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia ch’io ebbi rotta la persona Di due p. mortali...