FERDINANDO Gonzaga, duca di Mantova e dei Monferrato
Gino Benzoni
Secondogenito del principe e prossimo duca di Mantova Vincenzo e d'Eleonora de' Medici, F. nacque a Mantova il 26 apr. 1587; e, nel [...] per un po' dal momento che, ad un certo punto, smise di rispondere alle sue stuzzicanti missive. Il giovane prelato era si e, da parte di F., la rinuncia alla custodia della piccola Maria. Ma il disaccordo in sede d'applicazione - Carlo Emanuele I ...
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FILIPPO MARIA Visconti, duca di Milano
Gigliola Soldi Rondinini
Secondogenito di Gian Galeazzo signore e poi (1395)duca di Milano, e di Caterina Visconti, figlia di Bernabò, nacque a Milano il 3 sett. [...] lo Studium di Pavia, gelosamente seguito dai duchi, fu uno dei puntidi forza della politica di governo viscontea con decreto, l'applicazionedi un sistema di tassazione diretta che fosse meno gravoso per i sudditi, sulla base di un modus etordo ...
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COLONNA, Lorenzo Onofrio
Gino Benzoni
Primo degli otto figli - due maschi e sei femmine - di Marcantonio di Filippo e di Isabella figlia ed unica erede dì Lorenzo Gioeni e Cardona, discendente degli [...] ". Poiché il duca, invaghito di lei (non si sa sino a che punto ricambiato), di fatto le rende piacevole il soggiorno dama… sua amasia", il C. dà prova d'applicazione agli "affari di governo"; sì che il residente veneto Antonio Maria Vincenti rimarca ...
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Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] stato un confronto serrato sugli emendamenti, alcuni dei quali puntavano a svuotare la risoluzione, ma sono stati tutti agli Stati contraenti l’obbligo diapplicare la pena capitale esclusivamente in attuazione di una sentenza, passata in giudicato ...
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Impero bizantino
Gian Luca Borghese
I contatti diretti di Federico II con l'Oriente bizantino e in genere il delinearsi di una sua politica estera applicata a quell'area geografica risalgono, a quanto [...] caso, il patriarcato di Costantinopoli più il vescovato di Nicea), ma le circostanze giustificavano l'applicazione meno rigida della norma altro canto rappresentare un esempio per molti sotto diversi puntidi vista. I suoi meriti e le sue capacità ...
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MARCELLO II, papa
Giampiero Brunelli
Marcello Cervini nacque il 6 maggio 1501 a Montefano, presso Macerata, da Ricciardo, appaltatore delle imposte nella Marca d'Ancona, e da Cassandra Benci.
Trascorse [...] dopo breve tempo. Il papa fu soddisfatto al punto da prospettargli uno stabile impiego, ma la comparsa applicazionedi nuove costituzioni diocesane, fu imposto l'obbligo di residenza, di vestire l'abito ecclesiastico, di curare gli arredi sacri, di ...
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GONZAGA, Ludovico
Gino Benzoni
Quarto dei cinque figli maschi del duca di Mantova Federico II e di Margherita Paleologo, vede la luce il 18 sett. 1539: lo precedono Francesco, Federico (che muore in [...] applicazione fu condotta con zelo dal governatore Ludovico Birago, mentre il G. opera in Francia, dove si reca dal Piemonte con quattro compagnie di - passando per Firenze, Ferrara, Mantova (e di qui una puntata a Venezia) - a mani vuote, lascia una ...
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Angelo
Marco Bussagli
F. Panvini Rosati
INQUADRAMENTO GENERALE
di Marco Bussagli
Figura tipica delle c.d. religioni del Libro che ha per fine quello di connettere il Creatore e la sua opera, la divinità [...] . A distinguerli, invece, concorre talvolta il colore: azzurri i cherubini, rossi i serafini, secondo un criterio di 'luminosità' che, se trova rigorosa applicazione in opere come l'Adorazione della Croce in S. Maria Antiqua a Roma o nella cupola del ...
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SALIMBENE DE ADAM
OOlivier Guyotjeannin
Il francescano di origine emiliana S., insieme al benedettino inglese Matteo Paris (v.), è uno dei due contemporanei di Federico II ad averci lasciato la quantità [...] quanto parziale e inconfessabile.
E a tal punto che S. dichiara di essere rimasto incredulo e inorridito all'annuncio della delle profezie e della loro applicazione a Federico II.
Propaganda antimperiale, ripensamento di profezie: ma non basta. ...
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COLLOREDO, Ermes
Gino Benzoni
Ottavo dei nove figli d'Orazio di Curzio e di Lucia di Ermes di Porcia, nacque il 28 marzo 1622, nell'antico castello di Colloredo di Monte Albano (Udine).
Rimasto orfano, [...] il disdegno del nobilotto per l'applicazione faticosa, l'insofferenza del gentiluomo di campagna per le scartoffie delle pratiche rapide puntate a Gorizia (ove aveva nel conte Antonio Rabatta un carissimo amico di cui desiderò, ad un certo punto, in ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia ch’io ebbi rotta la persona Di due p. mortali...