L’etichetta di verbi copulativi (dal lat. tardo copulatīvu(m) < cōpula(m) «unione, legame»; ingl. copular verbs; fr. verbs attributifs; spagn. verbos (pseudo)copulativos) è usata per riferirsi a un [...] dei verbi copulativi propriamente detti si riferisce al soggetto, e prende il nome di complemento predicativo del soggetto. Esso è
Dal puntodi vista semantico, i verbi copulativi propriamente detti mantengono la funzione primaria di attribuire una ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] schematizzazione del canale fonatorio dei cinque modi articolatori.
Dal puntodi vista dello spettro acustico, il luogo velare è facilmente è visibile, come nelle occlusive, si fa riferimento alla deviazione della seconda formante delle vocali a ...
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Si dice nome commerciale o marchionimo il nome con cui è noto in commercio un determinato prodotto o il nome dell’azienda che lo produce. Con marchionimo può intendersi, restrittivamente, anche soltanto [...] , notevole riflesso hanno avuto il francese e l’inglese, lingue diriferimento per moda, cucina, sport e altre attività: il primo in degli anni Trenta si accompagnò a denominazioni riferite alla nazione, al punto che Ital- si moltiplicò come pre- o ...
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Il termine paretimologia fu coniato dal linguista italiano Vittore Pisani (19672) con l’intenzione di rimpiazzare la più antica denominazione etimologia popolare (traduzione italiana del ted. Volksetymologie [...] ovvio, ed esclusivo, riferimento ad attività linguistiche del ‘popolo’, benché non pochi esempi di paretimologia risalgano a interventi le origini e la storia delle parole da un puntodi vista oggettivo, metalinguistico, mentre l’insieme dei processi ...
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Gli insulti sono parole ed espressioni cui si ricorre entro atti linguistici destinati a colpire e offendere l’interlocutore. Nel conflitto verbale, in cui rappresentano normalmente un puntodi massima [...] rendersene conto e che questo avviene più facilmente quando ci si trovi, privi delle necessarie competenze nei codici diriferimento dell’‘altro da noi’, in contesti interculturali.
L’insulto può assumere anche un significato completamente diverso da ...
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Nella tradizione lessicografica, la definizione lessicale è la parafrasi usata per illustrare il significato di una voce lessicale (o lemma o, più raramente, entrata). Questa parafrasi è posta generalmente [...] serie (se la parola ha più accezioni).
Da un puntodi vista generale, il significato può essere definito come l’informazione diffusa nella pratica lessicografica, è adottata come strategia diriferimento nel dizionario Cobuild (Sinclair 1987), in cui, ...
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Le consonanti dentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] durata (Lucio [ˈluːʧo] / luccio [ˈlutːʃo].
Dal puntodi vista dello spettro acustico (➔
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0
14
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false
false fa riferimento alla deviazione delle seconde formanti delle vocali a contatto, che tendono verso la zona frequenziale di 1500-1800 ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] (in quanto le parole risultano inconciliabili dal puntodi vista sensoriale; Mortara Garavelli 199710).
Ben noto Foscolo si serve della sinestesia in toni classicheggianti e diriferimento petrarchesco: «mentr’io sentia dai crin d’oro commosse ...
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Le formule esclamative sono unità di varia natura ed estensione (sintagmi, frasi e frammenti di frase) accomunate dalla funzione di esprimere in modo diretto sentimenti o emozioni del parlante (gioia, [...] puntodi vista strutturale possono essere avvicinate alle interiezioni (o esclamazioni; ➔ interiezione), parole prive di (➔ parole oscene) in italiano sono per lo più di significato osceno, con riferimento a organi e atti sessuali (che palle!, chi se ...
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I verbi denominali e deaggettivali sono formati, rispettivamente, a partire da nomi e da aggettivi per mezzo di ➔ suffissi (-eggiare, -ificare, -izzare), oltre che tramite ➔ conversione e parasintesi (➔ [...] Le basi nominali prevalgono su quelle aggettivali.
Dal puntodi vista formale, il suffisso -izzare provoca il troncamento da aggettivi può esprimere un’ampia varietà di significati, e può fare riferimento a più significati della base. A partire ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
riferimento
riferiménto s. m. [der. di riferire2]. – La azione di riferire, il fatto di venire riferito, e il modo o il mezzo stesso con cui si attuano, soprattutto nei seguenti sign. e usi: 1. Rimando, rinvio a persona o a cosa diversa, ad...