Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] Il che comportò che solo occasionalmente egli facesse riferimento alle lingue nella loro concretezza storica e, soprattutto la mosca per innanzi alla punta del naso», o perpetuando costrutti quali la flessione di forme indefinite (infinito, gerundio) ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] abbia conosciuto, in un determinato punto storico-geografico, una fase aurea di incontaminata purezza, successivamente scaduta e a rappresentare per almeno due secoli il riferimento (➔ lessicografia) di ogni corrente arcaizzante e fiorentinista, oltre ...
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Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] onomastica si è formata nei secoli con riferimento a diverse lingue: per es., i nomi di persona della tradizione cristiana spesso risalgono all’ es., tallone d’Achille «punto debole» di una persona oppure di un’argomentazione, di un progetto e simili, ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] forme di presentazione, in particolare nella seconda, non è necessario che le parole della soluzione facciano riferimento l a confermarla per linee extratestuali, chiedendo informazioni su questo punto al massimo poeta in latino della sua epoca, che ...
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Gli impersonali sono verbi caratterizzati dalle seguenti proprietà:
(a) appaiono in costrutti privi di soggetto esplicito;
(b) nei tempi semplici il verbo è alla III persona singolare (piove, bisogna);
(c) [...] (ossia situazioni dinamiche prive di un punto finale conclusivo) compatibili con avverbi di durata (è nevicato per due Il si indeterminato-esistenziale si riferisce a una o più persone nell’universo del discorso, di cui è presupposta l’esistenza ...
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grammatica
Franco De Renzo
Le norme che regolano una lingua
Nell'opinione di molti la grammatica rappresenta una parte dello studio della lingua, spesso fatta di faticosi esercizi o di regole da imparare [...] grammaticale. È opportuno dunque partire da questo punto.
Le parti della grammatica
Tradizionalmente la grammatica Arnauld, della scuola che in Francia faceva riferimento alla Grammatica generale e ragionata di Port-Royal (pubblicata nel 1676), i ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] (Calvino 1949: 76)
(3) “E a questo punto, signori miei, v’invito a togliervi il cappello” ( e gavettone del lazzo e voi giochi di parole e nuvole nel nonsense e tu, tua boccuccia, tesoro!”
Il riferimento a un destinatario è intrinsecamente definito ...
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Le locuzioni preposizionali sono combinazioni fisse di due o più parole (come davanti a, invece di, di fronte a, a causa di, da parte di, in relazione a, conformemente a) che costituiscono unità polirematiche [...] in maniera traslata un punto d’orientamento in una relazione locativa di carattere molto generico (entrambe le locuzioni sono traducibili con la preposizione impropria davanti a), in (18) invece è conservato il riferimento alla parte del corpo ...
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Si indicano come intercalari quelle sequenze (di varia natura, costituite come sono da parole o espressioni) che il parlante inserisce qua e là nel discorso, come personali forme di routine e in modo per [...] il riferimento al parlante, quel che Berruto (1985) chiama egocentrismo del parlato. La presenza di intercalari , che diventa suo carattere distintivo e elemento di identificazione; al punto che da un intercalare abituale può addirittura avere ...
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L’espressione parola macedonia, introdotto nella linguistica italiana da Bruno Migliorini (1949: 89), denota formazioni che risultano da «una o più parole maciullate», le quali «sono state messe insieme [...] che in diversi casi si sono affermate nell’uso, al punto da poter in un certo senso «ormai essere considerate degli altre formazioni che non si limitano a nomi di enti o associazioni, ma si riferiscono a entità ottenute tramite unione o incrocio tra ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...
riferimento
riferiménto s. m. [der. di riferire2]. – La azione di riferire, il fatto di venire riferito, e il modo o il mezzo stesso con cui si attuano, soprattutto nei seguenti sign. e usi: 1. Rimando, rinvio a persona o a cosa diversa, ad...