Il neopurismo è il movimento linguistico promosso da Bruno Migliorini (1896-1975), fra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, per assecondare un equilibrato sviluppo della lingua contemporanea valutando, [...] Migliorini rivendicò a sé la parola, facendone l’emblema di un programma volto a combattere sia il vecchio ➔ purismo ottocentesco sia quello nuovo dell’epoca fascista: a differenza delle censure aprioristiche di questi, il neopurismo avrebbe saggiato ...
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Pittore francese di origine russa (Buguruslan 1888 - Parigi 1975). Fra il 1910 e il 1912 studiò a Mosca, ove fu in contatto con N. Gončarova e M. Larionov. Subito dopo a Parigi frequentò l'Académie Russe [...] al Salon des Indépendants. Fu in contatto con i gruppi dadaisti di Barcellona e di Parigi; si avvicinò, poi, al purismo di A. Ozenfant. I dipinti della maturità, per lo più monocromi astratti, sono incentrati sullo studio dei rapporti fra musica ...
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PRADOS, Emilio
Carmelo SAMONA'
Poeta spagnolo, nato a Malaga nel 1899. Fondatore (con Manuel Altolaguirre) della rivista Litoral e animatore del gruppo di poeti che si formava attorno ad essa (1927-29), [...] anche politicamente durante il periodo repubblicano. Dopo la guerra civile, è emigrato in Messico, dove vive attualmente.
Nell'originario "purismo" ed estetismo dei primi tentativi (Tiempo, 1925, Puelta, 1927) P. ha recato una sua nota di andalusismo ...
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LEGA, Silvestro
Mario Tinti
Pittore, nato a Modigliana (Forlì), nel dicembre del 1826, morto a Firenze il 22 settembre 1895. Studiò con E. Pollastrini e poi con L. Mussini. Repubblicano mazziniano, [...] quindi a studiare a Firenze; questa volta con A. Ciseri. La prima maniera del L. risente dell'insegnamento accademico, del purismo del Mussini e dell'arte di transizione del Ciseri. Le opere più significative di quel periodo sono alcuni ritratti, fra ...
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Nato a Verona il 16 gennaio 1760 di famiglia assai numerosa (egli era il secondo di dieci figli) e non ricca, entrò giovinetto nella congregazione di S. Filippo Neri, e quando questa fu disciolta nel 1810, [...] ; A. Butti, L'opera di A. C. nella novella, in Giornale storico della lett. ital., XLII, p. 205 segg.; G. Boine, Il purismo, in La voce, 8 agosto 1912; V. Fontana e V. Mistruzzi, A. C. nel primo centenario della morte, Verona 1928; E. Bellorini, Nel ...
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Erudito (Milano 1778 - ivi 1861); laureato in medicina, si consacrò alle lettere; felice traduttore dal tedesco e librettista fecondo (La gazza ladra, per Rossini, 1817), il suo nome è legato soprattutto [...] ai vocabolari italiani, 1852-57). Assai aperto alle rinnovatrici idee romantiche, Gh. combatté aspramente il purismo linguistico e, partecipando vivacemente all'attività lessicografica del periodo napoleonico e degli anni seguenti, difese i ...
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Muhammad Ahmad ibn 'Abdallah detto al Mahdi
Muhammad Ahmad ibn ‛Abdallah
detto al Mahdi Religioso e politico sudanese (regione di Dongola 1844-Omdurman 1885). Fondò uno Stato teocratico che si estese [...] tariqa («scuola») Sammaniyya. In contrasto con il suo maestro, maturò una propria via alla pratica religiosa, che si rifaceva al purismo delle origini dell’islam. M.A. ibn ‛A. acquisì un ampio seguito tra gli altri shaikh della regione (anni 1870 ...
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MUSSINI, Luigi
Nello Tarchiani
Pittore, nato a Berlino il 19 dicembre 1813, morto a Siena il 18 giugno 1888. Passato ancor fanciullo a Firenze, cominciò a studiare disegno col fratello Cesare; poi fu [...] Saul. Vinto nel 1840 il pensionato di Roma, eseguì la Musica sacra (R. galleria d'arte mod. di Firenze) d'un purismo che si distaccava tanto da quello tedeschizzante del pratese A. Marini quanto da quello raffaellesco di T. Minardi e seguaci. Tornato ...
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Letterato, erudito, archivista (Prato 1822 - Firenze 1889). Le sue edizioni, condotte con cura, comprendono testi toscani e soprattutto pratesi. Di lui restano, fra l'altro, le edizioni degli epistolarî [...] consuetudine con i classici del Trecento, i quali dettero al suo linguaggio un nitore che supera talvolta i moduli del purismo. Fu segretario della Crusca, direttore (dal 1874) dell'Archivio di stato di Firenze, e autore di numerosi saggi storici e ...
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ZOCCHI, Cesare Mariano Paolo
Claudio Tongiorgi
Nacque a Firenze il 7 giugno 1851 da Francesco, marmista di lapidi sepolcrali, e da Agnese Gambini.
Dimostrò molto presto abilità nel modellare la creta [...] e di Aristodemo Costoli, poi di Giovanni Dupré, aveva avviato una bottega di abili copisti, stilisticamente assestati su un sobrio purismo. Qui Emilio introdusse alla scultura, oltre a Cesare, i propri figli Ettore e Arnaldo, quest’ultimo destinato a ...
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purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone di rifarsi al modello autorevole e indiscusso...
puristico
purìstico agg. (pl. m. -ci). – Del purismo, relativo al purismo o ai puristi: movimento p., teorie p., atteggiamenti p. (soprattutto con riferimento al purismo linguistico).