FORNACIARI, Raffaello
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 24 febbr. 1837, ultimo dei quattro figli di Luigi e Teresa Martinelli. Avviato agli studi umanistici, il F. frequentò il seminario arcivescovile [...] 1886).
Quest'impresa (e soprattutto la Sintassi, che è la parte più originale e feconda) costituisce il culmine del purismo illuminato del Fornaciari. La descrizione grammaticale, delineata con il costante riferimento di esempi d'autore, più che come ...
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Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] 1958), radicando nella complessità del reale la complessità stilistica contro ogni forma di idealismo estetico e di purismo grammaticale. Registro aulico, arcaismi, termini tecnici e neoformazioni d’autore non escludono il ricorso contestuale all’uso ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] ecc.), alla fine del Settecento, anche se ebbe corso soprattutto nel secolo successivo all’interno delle polemiche puristiche (➔ purismo) contro le parole straniere, che allora erano per lo più parole influenzate dal francese. Con forestierismo ci si ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] proposto come lingua orientata a modelli letterari che permettono l’identificazione di una norma sicura. L’attività dei puristi (➔ purismo) in diverse parti d’Italia (Antonio Cesari a Verona, Basilio Puoti a Napoli, Michele Ponza a Torino) propone un ...
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CERQUETTI, Alfonso
Raffaele Morabito
Nacque a Montecosaro, presso Macerata, da Giovanni, possidente, e da Creusa Pasquali; C. Romiti (A. C.,p. 51)desume da un documento parrocchiale la data di nascita, [...] le teorie, rifiutando l'idea manzoniana dell'inesistenza di una lingua italiana e attestandosi sulle posizioni di un purismo che intendeva richiamarsi al Giordani e al Leopardi e riconosceva gli esempi ottimi nelle scritture degli autori trecenteschi ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] Fortunio) al 1833 (anno di pubblicazione delle Regole elementari della lingua italiana del purista Basilio Puoti; ➔ purismo), la parola regole campeggerà nel frontespizio di molte grammatiche italiane, inizialmente anche più spesso della parola ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] valore affettivo e simbolico da connettere anche a un afflato di spirito nazionale che si era già fatto strada con il ➔ purismo, alla fine del XVIII secolo, in età napoleonica e durante la Restaurazione. Si può dire che gli italiani non avessero null ...
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Niccolò Tommaseo (Sebenico 1802 - Firenze 1874) iniziò i suoi studi a Spalato, in seminario, per proseguirli a Padova, dove si laureò in legge nel 1822 e si dedicò all’approfondimento e al perfezionamento [...] della tradizione letteraria, alla quale attribuisce valore civile oltre che culturale, mostrandosi «sincretistico riunitore e mescolatore di purismo e di toscanismo, come dire di atelier e di plein air, per di più registratore acribe del patrimonio ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] (1901), Fuori il barbaro, «Corriere della sera» 26-27 settembre, p. 1.
Raffaelli, Sergio (1983), Le parole proibite. Purismo di Stato e regolamentazione della pubblicità in Italia (1812-1945), Bologna, il Mulino.
Tesi, Riccardo (2000), Per la storia ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] più significativo esponente del classicismo linguistico» (Serianni 1989: 48; ➔ classicismo; ➔ Ottocento, lingua dell’), contrapposto al ➔ purismo, sottolineando l’importanza del valore letterario delle scritture da prendere a modello e ammettendo un ...
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purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone di rifarsi al modello autorevole e indiscusso...
puristico
purìstico agg. (pl. m. -ci). – Del purismo, relativo al purismo o ai puristi: movimento p., teorie p., atteggiamenti p. (soprattutto con riferimento al purismo linguistico).