BARCELLONA
J. Yarza Luaces
(lat. Barcino; catalano Barcelona)
Città della Spagna nordorientale affacciata sul Mediterraneo, capoluogo della Catalogna. B. ebbe notevole importanza nel Medioevo, soprattutto [...] dei retabli hanno limitato la diffusione della luce, non particolarmente copiosa neanche nella sistemazione originaria borghesia. Non si trattò tanto di iniziative individuali, quanto collettive. Le corporazioni commissionarono retabli per ...
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GIOLFINO, Nicola
Alessandro Serafini
Nato a Verona nel 1476, dall'intagliatore Nicolò e da Tommasina, è registrato nel 1490 - con il nome di Nicola e non di Nicolò - nell'anagrafe della contrada veronese [...] morì a Verona entro questo torno di tempo.
Il G. fu anche un abile disegnatore, per quanto si può dedurre dai suoi rari riportato alla luce sotto le scene di S. Giovanni a Patmos, della Rinuncia di s. Francesco agli averi e della Visita di s. Chiara ...
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SALERNO
F. Aceto
(lat. Salernum)
Città costiera dell'Italia meridionale, capoluogo di provincia della Campania.S. è documentata per la prima volta nel 197 a.C. come castrum destinato ad accogliere una [...] colonia di diritto romano, condizione che mantenne fino alla tarda epoca imperiale. Alla luce dei ritrovamenti archeologici pare mercantili, era d'altra parte quanto mai favorevole per una forte ripresa di iniziative in campo artistico. Mutarono ...
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DEL DUCA (Duca, De Duca), Giacomo (Iacopo)
Sandro Benedetti
Figlio di Giovan Pietro e fratello del fonditore Lodovico (Bertolotti, 1879, p. 14), nacque a Cefalù (Palermo) all'inizio del terzo decennio [...] Angeli (Benedetti, 1987, pp. 245-60).
È opera quanto mai interessante sia per la particolare eterodossa unione e compenetrazione tra nella sua molteplicità di materia, terra, grotta, pietra, stalattite, fontana, acqua, cascata, luce.
L'opera è ...
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BURGUNDI
P. Calabria
Popolazione germanico-orientale, la cui provenienza dalla Scandinavia deve essere intesa, al pari diquanto accade nel caso di altre stirpi, come un tópos, giacché il fenomeno non [...] , le coppie di fibule da piccola cavalcatura appartenenti a una tomba femminile mettono in luce ancora una volta 7°, cominciano a essere placcate e divengono di maggiori dimensioni.Per quanto emerge dal panorama archeologico è possibile stabilire che ...
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GADDI, Taddeo
E. Neri Lusanna
Pittore attivo a Firenze nella prima metà del Trecento, immatricolato nell'Arte dei medici e speziali nel 1330 ca. (Firenze, Arch. di Stato, Arte dei medici e speziali, [...] databili verso la metà del terzo decennio, a conferma diquanto il santuario francescano a Firenze sia stato dal secondo Limbourg. Novità gaddiane sono inoltre: una sensibilità per la luce (Parronchi, 1964) a tratti 'fenomenica'; un senso fortemente ...
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BASILEA
H.-R. Meier
(lat. Basilia, Civitas Basiliensium; ted. Basel)
Città della Svizzera settentrionale, capoluogo del cantone omonimo, situata su un'ansa del Reno vicino al confine con la Germania [...] (in precedenza consacrato alla Vergine) hanno portato in luce, oltre a strutture celtiche e della prima e media che può ritenersi il prototipo dei portali di area tedesca per quanto riguarda l'uso di figure monumentali inserite sugli stipiti. Sopra ...
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ASTRI
Marco Bussagli
Nell'accezione moderna il termine a. indica genericamente i corpi celesti, senza distinguere fra stelle, pianeti, satelliti, comete o meteoriti. In epoca medievale le conoscenze [...] quantitàdi epigrafi nelle quali compaiono immagini di stelle, come per es. quella del sec. 3° proveniente dalla catacomba di ne discosta, tuttavia proprio a Platone si riferisce. Alla luce dei testi citati e di altri (per es. Plinio, Nat. Hist., 2, ...
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Abbasidi
J. Bloom
La dinastia dei califfi A. fu la più duratura del mondo medievale islamico; governò infatti dal 750, quando gli A. strapparono il potere agli Omayyadi, fino al 1258, quando Baghdad [...] km. 35 lungo le rive del Tigri, ebbero inizio prima della prima guerra mondiale, portando immediatamente alla luce una grande quantitàdi reperti artistici e vestigia dell'architettura abbaside. Dopo la guerra gli scavi furono continuati dal Dip. per ...
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KOUNELLIS, Jannis
Giorgia Gastaldon
Nacque al Pireo il 23 marzo 1936, da Grigoris e da Evaggelia Venou.
Nella Grecia dei conflitti
La famiglia d’origine apparteneva, negli anni antecedenti la seconda [...] di dubbio definitivo l’anno di svolta nell’opera di Kounellis. Perno centrale di questo cambiamento – irreversibile per l’artista, tanto quanto […] era mia intenzione mettere in luce la fisionomia dell’artista posto di fronte al sistema. Non la ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...