BARTOLI, Daniello
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ferrara il 12 febbr. 1608, ultimo fra tre figliuoli di Tiburzio. Alle scuole del collegio della Compagnia di Gesù studiò grammatica, lettere umane e retorica. [...] tesi di un B. "puro artista", che emerga quasi iniracolosamente dal fondo della sua ideologia religiosa e dalle componenti noto desiderio, inesausto e un po, infantile, di trovare ovunque - ragioni d'ammirazione per la grandezza e l'onnipotenza divina ...
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Letterato (Ferrara 1608 - Roma 1685). A 15 anni entrò nella Compagnia di Gesù, di cui nel 1650 fu nominato storiografo, e da tale anno dimorò stabilmente a Roma. Le sue opere sono numerosissime: storiche, morali, scientifiche, retoriche, grammaticali. La più importante è la Istoria della Compagnia di ... ...
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Steno Vazzana
Della vasta opera del celebre scrittore barocco (Ferrara 1608 - Roma 1685) neppure un capitolo è dedicato interamente a D.; sono però da lui riportati molti versi della Commedia in La geografia trasportata al morale, in Dei simboli, più spesso in La ricreazione del savio e in L'uomo di ... ...
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Nato a Ferrara il 12 febbraio 1608, entrò quindicenne nella Compagnia di Gesù. Si dice che al termine del suo noviziato avesse chiesto d'esser mandato a predicare il Vangelo in quelle Indie che doveva poi descrivere con tanta ricchezza di colori e curiosa abbondanza di particolari pur non avendole viste ... ...
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Nacque verso il 955 da Dadone, conte di Pombia, figlio - forse - di un fratello del re Berengario Il (Anscario II, secondo il Carutti; Amedeo I, secondo il Baudi di Vesme). Il suo nome ripeteva quello [...] paucis consentientibus Italiae primatibus, Ottone iam mortuo quasi furtim in regem surrexerat": Landoffo Seniore, la cospirazione segreta degli avversari interni di A. si trasformava ovunque in aperta rivolta. Non ci fu nemmeno una vera e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Enea Silvio Piccolomini
Stefan Bauer
Nel panorama storiografico del Quattrocento, Enea Silvio Piccolomini è importante in primis perché, come agente politico, fu testimone di molteplici eventi di portata [...] che ormai sono giunti nelle mani di molti e sono letti ovunque (in Bullarum, diplomatum et privilegiorum sanctorum Romanorum pontificum […], 5 ). Così come Piccolomini varia, in modo agile e quasi giocoso, le allusioni al generale Cesare e all’eroe ...
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LUDOVICO II, re d'Italia, imperatore
François Bougard
Nato tra l'822 e l'825, il figlio primogenito di Lotario I e di Ermengarda non ha lasciato tracce di sé prima della sua ascesa al trono del Regno [...] , già espresse nell'850. Messi imperiali furono inviati ovunque cosicché L. II, dopo essersi rassicurato sul buon primavera 874. La documentazione del suo ultimo anno di regno è ripartita quasi del tutto fra i diplomi in favore di Casauria e quelli in ...
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GIOACCHINO NAPOLEONE Murat, re di Napoli
Silvio de Majo
Joachim nacque il 25 marzo 1767 a Labastide-Fortunière (ora Labastide Murat) nel Quercy, sesto figlio di Pierre e di Jeanne Loubières, proprietari [...] , facendo migliaia di prigionieri e precedendo Napoleone ovunque (anche a Vienna il 13 novembre); ma al nemico prima di una battaglia. Se il tradimento politico era quasi compiuto, quello militare, pur ipotizzato da alcuni storici, non pare ...
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MADERNO, Carlo
Maria Cristina Loi
Figlio di Paolo e di Caterina Fontana, sorella dell'architetto Domenico Fontana, nacque intorno al 1556, data accettata quasi unanimemente dalla critica e già indicata [...] costruzione isolata ma fa parte dell'ambiente e può essere considerata quasi come una parete della piazza.
Negli ultimi anni del secolo di Sisto V e di San Carlo Borromeo [(]. Dominava ovunque [(] una sorta di memoria nostalgica dell'età sistina e ...
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DE CHIRICO, Andrea (Alberto Savinio)
Marcello Carlino
Nacque ad Atene, il 25 ag. 1891, da Evaristo, ingegnere ferroviario, originario di Palermo, e da Emma Cervetto, nobildonna genovese.
Ad Atene trascorse [...] , l'anima appunto, della società e dell'ideologia borghesi. Ovunque l'immortalità è abbandonata e la inortalità e il "dover attività e l'intelligente poliedricità dell'intellettuale, quasi nel rispetto di un modello rinascimentale, costituivano ...
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FEDERICO UBALDO Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nato a Pesaro il 16 maggio (giorno sacro a s. Ubaldo; donde, appunto, il secondo nome) 1605, da Francesco Maria Il Della Rovere e dalla sua [...] zio paterno cardinale Giulio Della Rovere), la sua nascita, "quasi miracolosa" come la definirà il gesuita Bernardino Castori, pose Casteldurante, Sant'Angelo in Vado, Pesaro, Urbino. Ovunque le campane suonarono a distesa, le artiglierie salutarono ...
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GIURLANI, Aldo (pseudonimo Aldo Palazzeschi)
Giorgio Taffon
Nacque il 2 febbr. 1885, da Alberto e Amalia Martinelli, a Firenze, in una casa di via Guicciardini.
Il padre era un solido commerciante, titolare [...] a mancargli anche la madre: coi genitori aveva vissuto, a Firenze, quasi tutta la seconda metà degli anni Trenta, tra la casa di piazza distinzione, e mi sono trovato sempre bene ovunque sono andato e anche non frequentando esclusivamente determinate ...
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CARISSIMI, Giacomo
Cesare Casellato
Nato a Marino (Roma), venne battezzato il 18 apr. 1605. Già l'atto di battesimo (cfr. Cametti, 1917) offre indicazioni utili a definire il suo ambiente familiare: [...] , raggiunse anche l'Inghilterra: significative a questo riguardo sono le tracce, quasi vere citazioni, del coro finale a sei voci di Iephte, "Plorate stava sempre più autorevolmente diffondendo, accolta ovunque con favore e dotata di una insospettata ...
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terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di chilometri in media) e il quarto in ordine...
li
lì avv. [lat. ĭllīc ‹illìk›]. – 1. In quel luogo, in quel posto. Indica in genere luogo non molto discosto da chi parla o da chi ascolta, e con più esattezza dell’avv. là; è inoltre usato largamente e quasi ovunque invece del tosc. e ant....