Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] trascritti nel Regno, oltre a un buon numero di lessici, sempre utili, del sapere passiamo a quello della produzione intellettuale coeva, la cultura italo-greca del come la mente più brillante che mai governò il monastero. Quando ne ebbe l'occasione ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] fonomorfologia; la prosa di sintassi. Il governo della sintassi volgare è difficile (a sono i primi a raggiungerne uno di buon livello, per ragioni che non sono solo nuovi stampi culturali (per es., quellodel greco con i suoi aggettivi composti), ...
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CHIARINI, Giuseppe
Ciro Cuciniello
Nato ad Arezzo il 17 ag. 1833 da Teodoro e da Leonilda Luchini (ma all'anagrafe Leonida), studiò presso il seminario cittadino ove il padre R. Pacini, insegnante del [...] qualsiasi rispetto, né mostrarci altri da quello che siamo". Nella polemica si Pubblica delgoverno provvisorio di Toscana dove, con decreto del 25 del costume, non servì né a scioglierlo né a districarlo. Il C., cui preparazione culturale e buon ...
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ANTONIANO, Silvio
Paolo Prodi
Nacque a Roma il 31 dic. 1540 da Matteo, agiato mercante di pannilani originario di Castello in provincia di Chieti, e da Pace Colella, romana. Sin dalla più tenera infanzia [...] di Ferrara con buona retribuzione: purtroppo di stimandosi adatto al governo pastorale. Da del pontificato, come la bolla di presa di possesso, quella di assoluzione di Enrico IV di Francia del 17 sett. 1595, l'altra di indizione del giubileo del ...
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BARZONI, Vittorio
Giuseppe Nuzzo
Nacque a Lonato (Brescia) il 17 dic. 1767 da Cristoforo, possidente, e da Giustina Biemmi, nipote dello storico bresciano Giovanni Maria Biemmi. Fu presto avviato agli [...] nuovo governo ottenesse buondel 1814 egli tornò in Italia con una pensione inglese, ma non riuscì a inserirsi nel nuovo clima politico della Restaurazione: pesavano evidentemente su di lui la delusione per il regime poliziesco che gli impediva quella ...
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FRANCESCHI, Caterina
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Narni (oggi in prov. di Terni) il 26 genn. 1803 da Antonio, già ministro della Repubblica Romana (1798-99), e da Maria dei conti Spada.
A cinque anni [...] idea, i principi delbuono, del vero e del bello.
La crescente agitazione dei democratici; e quando il governo passò nelle loro mani la F. scrisse colpita da paralisi. Visse ancora molti anni in quell'isolamento che, già congeniale alla sua indole, ...
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BELTRAMELLI, Antonio
Renato Bertacchini
Nacque a Forlì l'11 genn. 1879 da Francesco e da Zenobia Zampa. Diplomato in ragioneria nel 1895 a Forlì, studiò all'Istituto di scienze sociali di Firenze, conseguendovi [...] Arabella in La cerbiatta a quella sensibilità così scoperta e acuta che e delgoverno e dall'altra dalla connivenza del liberale Villaroel, in Il Regime fascista, 15 sett. 1942; A. Baldini, Buoni incontri d'Italia, Firenze 1942, pp. 149-166; G. A. ...
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CARPANI, Giuseppe
Gian Paolo Marchi
Nacque a Villalbese nel Comasco il 28 genn. 1752 da Giacinto e Orsola Ripamonti. Dopo aver compiuto i primi studi presso i gesuiti di Brera, fu avviato alla carriera [...] buon costume e rispetto all'autorità sovrana e l'onore de' nobili sono quelle di Kotzebue e le ultime del memoriale sugli intenti del suo periodico: A. Luzio, La "Biblioteca Italiana" e il governo austriaco. Documenti, in Riv. stor. del Risorg. ital ...
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BELCARI, Feo
Mario Marti
Nacque a Firenze il 4 febbr. 1410 da Feo di Coppo, appartenente a famiglia dell'alta borghesia fiorentina, ma di origine senese (Feo è più probabilmente accorciativo di Maffeo [...] governo della cosa pubblica; sicché, oltre che priore nel luglio-agosto del 1454, fu per due volte (1451 e 1458) dei Dodici Buoni -popolareschi dei cantari. Di solito si ricordano del B. tre Rappresentazioni: quella D'Abraam e di Isaac suo figliuolo ( ...
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GAURICO, Pomponio
Franco Bacchelli
Nacque tra il 1481 ed il 1482 a Gauro, uno dei "casali" della contea di Giffoni (presso Salerno) posseduta allora dai d'Avalos, da Cerelia e da Bernardino (appartenente [...] e letteraria, un buon numero di virtù civili e segnatamente lo sprezzo del denaro e l tutta la scultura italiana del Quattrocento ed in ispecie su quella toscana. Il De prima metà del 1528; liberato dopo la fine dell'occupazione, il governo spagnolo lo ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; che ha per norma e per fine il bene:...
governo di decantazione
loc. s.le m. Nel linguaggio della politica, governo transitorio che ha in programma di raggiungere alcuni obiettivi, importanti ma delimitati. ♦ Lo scontro è sempre più duro e l'Ipotesi di un «governo di decantazione»...