BARBO, Ludovico
Alessandro Pratesi
Figlio di Marco e di una Capello, nacque a Venezia intorno al 1382. Entrato nella vita ecclesiastica come semplice chierico, ottenne in commenda ancor giovinetto, [...] dell'abbazia non videro di buon occhio il passaggio alla congregazione precedente disposizione. Il problema delgoverno abbaziale era così di . Giorgio in Alga e "procurator et sindicus" di quella comunità, l'aveva preceduto di poco e in suo nome ...
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Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] trascritti nel Regno, oltre a un buon numero di lessici, sempre utili, del sapere passiamo a quello della produzione intellettuale coeva, la cultura italo-greca del come la mente più brillante che mai governò il monastero. Quando ne ebbe l'occasione ...
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BARLAAM Calabro
Salvatore Impellizzeri
Nacque a Seminara (Reggio di Calabria) sul finire del sec. XIII, probabilmente verso il 1290. Il nome Barlaam par che sia quello assunto in religione, ma non è [...] ytopsvrtxòq -ró[Log), mentre il patriarcato e il governo imperiale, pur non favorevoli al palamismo, preoccupati com' del 1348. Infatti la bolla di nomina del suo successore, Simone Atumano, nella sede episcopale di Gerace è del 23 giugno di quell' ...
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APORTI, Ferrante Abele
Angiolo Gambaro
Nacque a S. Martino dall'Argine (Mantova) il 20 nov. 1791 da Giuseppe, colto avvocato e repubblicano convinto, che ebbe a soffrire qualche iattura nelle vicende [...] all'insegnamento di quelle discipline. La dimora buoni risultati e dal favore dell'opinione cittadina, provvide ai bambini delle famiglie povere, aprendo, con il benestare governativo e con il concorso filantropico dei cremonesi, nell'autunno del ...
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GUIDO da Velate
Anna Maria Rapetti
Rampollo di una famiglia della nobiltà rurale di estrazione capitaneale insediata nel territorio di Varese, nacque presumibilmente nel primo quarto del sec. XI.
Non [...] intero sistema di organizzazione e di governo della Chiesa, favorì il rinsaldarsi di confronti dell'aristocrazia e del clero maggiore, analoga a quella manifestata dai medesimi gruppi, Erlembaldo che parvero giungere a buon fine, ma quando lasciò il ...
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AREZZO, Tommaso
Mario Barsali
Nacque il 16 dic. 1756 a Orbetello in Toscana, da nobile famiglia siciliana, secondogenito del marchese Orazio, che allora comandava la guamigione dello Stato dei Presidi, [...] e sulle richieste si aprì una lunga questione, che occupa buona parte della corrispondenza. L'A. riuscì a far accettare la liberazione del Vernègues ottenuta a fine dicembre da Pio VI I.
Il governo russo considerava ormai quello pontificio poco ...
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STEFANO V
Ilaria Bonaccorsi
Nato in data sconosciuta da un non meglio identificato Adriano, era comunque membro di una nobile famiglia romana originaria della "regio" della "Via Lata". S. venne educato [...] governo dell'Urbe al "missus" imperiale, il vescovo di Pavia Giovanni che, non appena venne a conoscenza della morte del Italia per tentare contro Berengario quello che non era andato a buon fine in Francia (il marchese del Friuli, dopo la scomparsa ...
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CELESTINO III
OOvidio Capitani
Per tre aspetti, di grande importanza, la figura di C. acquista notevole rilievo in un contesto riferito a Federico II: il suo collegamento con quel clero romano che proprio [...] un'influenza decisiva nella conduzione delgoverno della Chiesa. Una delle e con lo stesso sottinteso, sarebbe stata quella che tutti gli Svevi fino a Federico un primo tempo fu anche accolta da un buon numero di principi tedeschi, salvo poi dar luogo ...
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BOLOGNETTI, Alberto
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna il 28 luglio 1538, da Francesco e da Lucrezia Fantuzzi. Addottoratosi in diritto nel giugno 1562, ottenne subito la lettura di institutiones nello [...] a stabilire a Venezia ottime relazioni personali con il governo, ed in particolare con il doge Niccolò da del cardinale bolognese.
Migliori risultati il B. ottenne nei suoi compiti propriamente religiosi, stabilendo con il clero polacco quellebuone ...
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BOSSO, Matteo
Claudio Mutini
Nacque a Verona intorno al 1427 da Giovanni, che compare tra i cittadini di Verona nel 1452 come "aurifex de Mediolano", e da una Sofia di cui si ignora il casato. A Verona [...] del 15 ott. 1465, e pubblicato anch'esso nel '92. Ilprimo problema che si affronta è quello che riguarda il reggimento dello Stato: tra monarchia, oligarchia e governo il pericolo insito nell'opera di un buon maestro che intendesse dare in lettura ai ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; che ha per norma e per fine il bene:...
governo di decantazione
loc. s.le m. Nel linguaggio della politica, governo transitorio che ha in programma di raggiungere alcuni obiettivi, importanti ma delimitati. ♦ Lo scontro è sempre più duro e l'Ipotesi di un «governo di decantazione»...