La ballata, la ➔ canzone e il ➔ sonetto rappresentano i metri lirici per eccellenza della tradizione letteraria italiana antica. Con ballata ci si riferisce in genere alla ballata antica (detta anche canzone [...] o popolareggiante e nelle laude, tendono a prevalere versi di altra misura (senari, otto-novenari, doppi quinari, alessandrini). Nello schema metrico, i versi della ripresa sono convenzionalmente denominati con le ultime lettere dell’alfabeto ...
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QUINARIO (quinarius, quinarius nummus)
Secondina Lorenzina Cesano
Numismatica. È in origine la moneta di argento della repubblica romana del valore di 5 assi, la metà del denaro che valeva 10 assi, secondo [...] il periodo circa il 104-84 a. C., che segue al momento della promulgazione della legge Claudia che demonetizzò il vittoriato sostituito dal quinario che ne assunse anche i tipi; quindi il periodo 49-25 a. C., cioè l'età di Cesare, di M. Antonio e poi ...
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SPERONI, Sperone
Camillo GUERRIERI-CROCETTI
Letterato, nato a Padova nel 1500; frequentò a Bologna i corsi del Pomponazzi, e tenne cattedra di logica nello studio della sua città fino al 1528. Godé, [...] novità di cui si compiacque è la riforma metrica, che consiste nella mescolanza e prevalenza dei settenarî e quinarî sui radi endecasillabi, con qualche rima arbitraria disseminata qua e là.
Artisticamente mediocre, la tragedia (composta nel 1542 ...
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La versificazione è l’insieme di norme e consuetudini che presiedono alla produzione del verso, unità metrica fondamentale tanto nei sistemi quantitativi (tipicamente, quelli delle letterature classiche [...] (per es., ne La melanconia di Ippolito Pindemonte: «Melanconía, / nínfa gentíle, / la víta mía / conségno^a té»). Il doppio quinario si distingue dal decasillabo per la regolarità dell’accento di 4ª e della distinzione dei due emistichi. È presente ...
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Il denaro fu l'unità monetaria presso i Romani; per la sua bontà, incontrò largo favore anche nei popoli confinanti dell'Impero. Il nome rivisse poi nel Medioevo (fr. dénier), dopo la riforma monetaria [...] e da questo anno discende a 140; nel 217 il denaro di 1/84 di libbra è ragguagliato a 16 assi unciali, pari a 2 quinarî e a 4 sesterzî, cioè il rapporto diventa di 112. Il contrassegno dell'asse sino all'89 rimane tuttavia tanto l'antico X quanto il ...
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FUSINATO, Arnaldo
Alberto Maria Ghisalberti
Scrittore e patriota, nato a Schio il 25 novembre 1817, morto a Verona il 28 dicembre 1888. Dalle scuole vicentine il padre lo avviò agli studi legali nell'università [...] satiriche contro mode e costumanze appaiono soverchiamente bonarie. Maggiore efficacia raggiunge nel Passatore a Forlimpopoli (1851) e nei quinarî dedicati Al reverendo padre Lamoricière. La fama del F., autore anche di canti popolari, di novelle in ...
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settenario
Ignazio Baldelli
1. Il s. è considerato da D. nel De vulg. Eloq. come il verso secondo per importanza soltanto all'endecasillabo: Et dicimus eptasillabum sequi illud quod maximum est in celebritate [...] 18 e su 20.
In Poscia ch'amor, l'effetto ritmico generale si ottiene non solo e non tanto con i s. quanto con i quinari e i ternari, per cui nei due piedi in pratica si hanno soltanto due endecasillabi, uno di apertura e uno di chiusura; si aggiunga ...
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Si suol chiamare alcaica una strofa frequente anche negli scarsi avanzi a noi rimasti del poeta lesbio Alceo, e di cui anche nell'antichità non si conosceva esempio più antico. È composta dei seguenti [...] col decasillabo trocaico (madre visse fra le tombe e l'are) decasillabi manzoniani (grossa scroscia sui vetri la pioggia) e doppî quinarî piani (fra il mare e Dio cui tu credevi).
Bibl.: Il migliore studio sulla storia dell'alcaica nell'antichità, è ...
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DORIA, Percivalle
Joachim Göbbels
Nacque in data imprecisata dall'eminente famiglia genovese, ma, sebbene il suo nome compaia più volte nelle fonti cittadine, una sua precisa collocazione genealogica, [...] -21, ecc.), le rime ricche (vv. 1-3, 2-4, 24-26), derivativa quella del v. 20 disvio:vio. La seconda canzone è composta in settenari, quinari e senari secondo lo schema 7a 7b 7c / 7a 7b 7c // 7d 7d 7e 7e 5f+6g 11g; la rima f è uguale nelle due prime ...
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ROLLI, Paolo Antonio
Carlo Caruso
– Nacque a Roma il 13 giugno 1687 dall’architetto borgognone Philippe Roleau (Filippo Rolli) e da Marta Arnaldi, originaria di Todi. Ebbe due fratelli, Domenico (morto [...] , i quattordici «Endecasillabi» offrono un originale rimodellamento dell’endecasillabo falecio di Catullo in serie di doppi quinari, sciolti o rimati, piani o sdruccioli, con cesura obbligata e posizione variabile degli emistichi a seconda ...
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quinario
quinàrio agg. e s. m. [dal lat. quinarius, der. di quini «a cinque a cinque», distributivo di quinque «cinque»]. – 1. agg. Formato da cinque elementi, o relativo a insiemi con cinque elementi. Raro in usi generici, è specifico come...
verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale si va a capo (cfr. capoverso): se in quel...