Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] 2667 manoscritti; 1101 incunaboli, tra i quali il De oratore di Cicerone, il primo libro stampato in Italia nel 1465; 200.000 stampati. millennio che ha visto la nascita del Granteatro di Tor di Quinto (2002) e il Teatro di Tor Bella Monaca (2005). ...
Leggi Tutto
(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] il primo tra i paesi produttori e concorre, in media per un quinto circa, al prodotto mondiale. La coltura è presso che esclusiva dell' loro anime non fosse perciò tutt'altro da quello di Cicerone o di Virgilio. L'età che comprende l'estremo Trecento ...
Leggi Tutto
Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] Mélanges d'archéologie, ecc., Parigi 1886; J. Burckhardt, Der Cicerone, Basilea 1855; E. Bertaux, L'art dans l'Italie méridionale , diffusosi in Francia e nelle Fiandre a partire dal quinto decennio del sec. XVII e che sopravvisse sino agl'inizi ...
Leggi Tutto
Nel mondo antico banche (τράπεζαι) e magazzini (ϑησπεζαι) nei quali sono depositate prevalentemente merci fungibili, non deperibili, hanno molti caratteri in comune; quindi vanno trattati insieme.
Banche [...] il nome di διαγραϕή, praescriptio in Plauto e in Cicerone.
Non sappiamo come fossero tenuti i libri dei non concedere fidi a uno stesso obbligato per un importo superiore al quinto del capitale versato e delle riserve (r. decreto-legge 7 settembre ...
Leggi Tutto
Il termine famiglia deriva dal latino familia, che dal significato originario di "convivenza di servì sotto uno stesso tetto" (cfr. famulus) passò a designare tutti quelli che vivevano sotto l'autorità [...] questa ha il dovere di esercitare la vendetta del sangue fino al quinto grado di parentela. Le varie famiglie compongono il clan, e i coemptiones fiduciae causa. L'usus, in vigore all'epoca di Cicerone, è abrogato prima di Gaio.
Paralleli ai modi di ...
Leggi Tutto
TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
*
. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] testa e in cucitura rimangano i due quinti del margine totale, mentre i tre quinti saranno dati alla parte del taglio e al opere. Cominciò Ulrich Zell intorno al 1465 col De Officiis di Cicerone e le opere di Giovanni Crisostomo e di S. Agostino, ...
Leggi Tutto
SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] era anche T. Pomponio Attico, il celebre editore, amicissimo di Cicerone. Ovvero ci si serviva di un gran numero di schiavi e nordamericani calcolarono che in Abissinia circa un quinto della popolazione totale fosse costituito da schiavi; ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] del discorso vanno collocate nel periodo; nel quarto e quinto l’esame dei sinonimi avvia alla trattazione della semantica ossia della vita attiva, secondo l’opinione di Seneca e Cicerone, celebratori dell’otium delle lettere e della vita privata. Né ...
Leggi Tutto
ENRICO da Susa, detto l'Ostiense (Hostiensis, Henricus de Segusio o Segusio)
Kenneth Pennington
E., che fu il canonista più importante e brillante del secolo XIII, nacque a Susa (od. prov. di Torino) [...] citazioni di Virgilio, Orazio, Ovidio, Seneca e Cicerone presenti nelle sue opere possiamo dedurre il suo e di Venezia del 1581) gli editori allegarono l'opera al libro quinto della Lectura, che ha lo stesso formato di molti suoi manoscritti.
Dal ...
Leggi Tutto
grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
comedo
comèdo (ant. commèdo) s. m. [dal lat. comoedus, che è dal gr. κωμῳδός], letter. – Scrittore o attore di commedie: l’orazione di Cicerone per Quinto Roscio comedo.