Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] /ˈfaʧʧo/ ~ /ˈfaʤʤo/), contrariamente a quanto accade nel caso delle due affricate alveolari (per es., /ˈraʦʦa/ «gruppo di individui della stessa specie» ~ /ˈraʣʣa/ «tipo di pesce»). Tuttavia l’esistenza di due fonemi alveolari è sostenuta dalla loro ...
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L’adattamento è un fenomeno per cui le parole di origine straniera che entrano a far parte del lessico di un’altra lingua possono subire cambiamenti della loro forma fonologica o di proprietà morfologiche, [...] estranee all’italiano segni riconoscibili di un adattamento parziale. Così, garage, pronunciato per lo più [gaˈraʒ], rivela nell’ultima consonante la propria origine straniera. Nell’italiano contemporaneo è prevalente la tendenza a ridurre ...
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Si dice spesso che la lingua franca parlata dal X secolo negli ambiti marittimi e mercantili del Mediterraneo avesse una base italiana o spagnola nel bacino occidentale e una base veneziana in quello orientale [...] il latino.
L’Ordine, strutturato in otto ‘Lingue’ (cioè nazioni: Francia, Provenza, Alvernia, Italia, Aragona, Castiglia, Inghilter-ra e Germania), quando si trasferì a Rodi avvertì la necessità di una lingua interetnica meno ostica del latino. Nel ...
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La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] si sonorizza, come in isola [ˈiːzola], misura [miˈzuːra], bisogno [biˈzoɲːo], cesoie [ʧeˈzoːje], tesoro [ mjeːdəgo] e [aˈmiːgo] per medico e amico; e a Tito [saˈve] e [ˈraːva] per sapere e rapa, [mariˈðaːða] e [ˈpreːviðu] per maritata e prete, [ˈ ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] dipende dal contesto: vengono realizzati come occlusive velari, se seguiti da a o da vocali posteriori (gara [ˈgaːra], cura [ˈkuːra], gota [ˈgɔːta], conto [ˈkonto]), o come affricate postalveolari se seguiti da vocali anteriori (cena [ˈʧeːna], cela ...
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I dispregiativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) il cui significato è peggiorativo con una forte componente affettiva. Ciò implica che la valutazione espressa dal parlante per mezzo dell’alterato [...] : Rischiare di dover ‘regalare’ gli ennesimi milionacci allo stato, esempio da Google).
Inoltre, benché in genere «[t]ra i numerali, solo alcuni valori unitari, resi da forme nominali, ammett[a]no suffissi alterativi» (Merlini Barbaresi 2004b ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] voce, fuor che in questa, freddo, et in cadde pretirito di caggio, eccetto ne’ verbi composti dalle preposizioni ad, e ra (ivi, 405)
Anche Bartoli prima citato offriva nel suo manuale un ricco elenco di casi organizzati per tipologia e divisi in due ...
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Il classico metodo per individuare i fonemi di una lingua consiste nella prova delle coppie minime o prova di commutazione (➔ fonologia). Per realizzare questa prova, Trubeckoj formula la seguente regola: [...] posizioni in cui i due suoni possono comparire. È il caso di /l/ e /r/ che commutano in posizione iniziale ([ˈlaːto] lato ~ [ˈraːto] rato), intermedia ([ˈpaːlo] palo ~ [ˈpaːro] paro) e finale ([mal] mal ~ [mar] mar). Un esempio di due suoni che, al ...
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Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto greco primitivo la z aveva una forma simile a un I con i due tratti orizzontali piuttosto lunghi, ma prese per tempo la [...] coppie di parole che si distinguono per il suono della z, la sola veramente importante è quella di razza ‹ràzza› «stirpe» e razza ‹ràʒʒa› «pesce» e «raggio». La distribuzione in concreto delle z di voci italiane nella serie sorda e in quella sonora è ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] di vista lessicale, i dialetti siciliani, oltre a mostrare interessanti francesismi ([kustuˈrɛri] «sarto» < fr. ant. costurier, [raˈʧina] «uva» < fr. raisin) e ispanismi ([kriˈata] «serva, domestica» < spagn. criada, ormai desueto; a Palermo ...
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ra-
– Prefisso in cui si fondono i due prefissi lat. re- e ad-; produce sempre il raddoppiamento della consonante iniziale semplice. È usato per la formazione di verbi e derivati verbali, con valore intensivo o iterativo (rabbonire, raddrizzare,...
ra's
ra’s 〈ras〉 (o rās) s. m., arabo (propr. «testa, capo»). – Termine che in senso geografico indica a volte cime o alture, a volte capi o promontorî, in toponimi di zone abitate da genti di lingua araba o che da queste hanno ricevuto il...