Rabbinocapo dell'ortodossia ebraica in Germania (Amburgo 1808 - Francoforte sul Meno 1888). Si oppose alle tendenze riformistiche in seno al giudaismo, che doveva secondo lui restare nella sua forma tradizionale. [...] Nel senso di questa neortodossia ebraica scrisse Über Judentum (1836); lasciò una traduzione commentata del Pentateuco e dei Salmi. Fondò e diresse dal 1855 il periodico Jeschurun ...
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Rabbino e medico italiano (Gradisca 1681 - Ancona 1740). Studiò medicina a Padova e fu ordinato rabbino a Mantova. Trasferitosi ad Ancona, vi esercitò la medicina e ricoprì la carica di rabbinocapo. Come [...] tale, difese autorevolmente Mōsheh Ḥ. Luzzatto; fu autore di un'importante raccolta di responsa rituali, in parte pubblicate postume dal figlio con il titolo di Shemesh Tzedagah ("Il sole della giustizia", ...
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Rabbino e filosofo (Griva, Lettonia, 1865 - Gerusalemme 1935); trasferitosi in Palestina, vi divenne (1921) il primo rabbinocapo, carica che mantenne fino alla morte. Guida spirituale del sionismo di [...] ispirazione religiosa, si distinse per l'atteggiamento di apertura e tolleranza nei confronti dei non osservanti. Fu scrittore fecondo, profondamente ispirato dalla tradizione mistica ...
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Famiglia ebraica di origine sefardita, a Roma nel sec. 16º, quindi a Monte San Savino e a Livorno. Alfredo Sabato (Livorno 1880 - ivi 1963) è stato direttore del collegio rabbinico, rabbinocapo di Livorno [...] ebraico livornese. Il figlio Elio (Livorno 1915 - Roma 2015) è stato rabbinocapo di Ancona dal 1940, quindi di Venezia dal 1946; dal 1951 è stato rabbinocapo di Roma, dal 2002 emerito; l'autobiografia Perfidi giudei fratelli maggiori (1987 ...
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Ebraista ed esegeta (Brody, Leopoli, 1881 - Roma 1956). Mutò il cognome Zoller in Zolli nel 1934 e assunse il nome Eugenio all'atto della sua conversione al cattolicesimo nel 1945. Nel 1922 aveva assunto [...] la cittadinanza italiana. Rabbinocapo a Trieste, poi a Roma, fu prof. incaricato di lingua e letteratura ebraica all'univ. di Padova (1926-38), poi di ebraico e lingue semitiche nell'univ. di Roma (1945-51); inoltre, dal 1946 al 1955, insegnò lingua ...
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Scrittore ebreo (Ferrara 1679 - ivi 1756); esercitò la professione di medico e dal 1723 fu anche il rabbinocapo e il capo dell'accademia rabbinica di Ferrara. La sua opera principale è un'enciclopedia [...] talmudica dal titolo Paḥad Yiṣḥāq ("Il timore di Isacco"), in gran parte postuma ...
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Giovanni Paolo II, beato
Massimo Bray
Le opere e i giorni di G. P. hanno delineato una figura di pontefice della Chiesa Cattolica Romana del tutto eccezionale. Il suo pontificato, iniziato nell'ottobre [...] orrori della Shoah, l'8 febbraio 1981, nella parrocchia di S. Carlo, vicina alla sinagoga, ha ricevuto l'omaggio del rabbinocapo di Roma E. Toaff, e ha risposto con simpatia augurando una sempre maggiore comprensione tra le due parti. Nel corso ...
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CASSUTO, Umberto (Moše Dāwîd)
J. Alberto Soggin
Nato a Firenze il 16 sett. 1883 da Gustavo e da Emesta Galletti, in una famiglia ebraica tradizionalista e intimamente legata alla comunità israelitica [...] le funzioni prima di segretario della comunità israelitica, poi di vicerabbino; dal 1922 al 1925 ricoprì la carica di rabbinocapo. Dal 1925 al 1933 fu professoredi lingua e letteratura ebraica presso l'università di Firenze (si dimise perciò dal ...
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DA ZARA, Giuseppe
Luciano Segreto
Nacque a Padova il 3 febbr. 1855 da Mosè e Carolina Trieste. Apparteneva ad una di quelle ricche famiglie ebraiche che si erano stabilite nel Veneto ed avevano raggiunto [...] .
Fonti e Bibl.: Le date di nascita e di morte e quella dei matrimonio del D. ci sono state indicate dal rabbinocapo della Comunità israelitica di Padova, mentre un'ulteriore conferma per le.prime due ci è stata fornita dall'Amministrazione Marco Da ...
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rabbino
s. m. [dall’ebr. rabbī: v. rabbi]. – Antica denominazione dei dottori della legge ebrei, oggi usata a designare i capi spirituali delle singole comunità, nelle quali, oltre a presiedere il culto e i principali riti, e a dirimere le...
maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo di grande, che nell’uso si alterna con...