I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] ):
(22) Al Papa in Sinagoga gli danno il benvenuto Pacifici, Renzo Gattegna, presidente degli ebrei italiani, e il Rabbinocapo («La Repubblica» 18 gennaio 2010)
Del resto, è significativo che questo uso fosse rispecchiato in Manzoni, che nella prima ...
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CASSUTO, Umberto (Moše Dāwîd)
J. Alberto Soggin
Nato a Firenze il 16 sett. 1883 da Gustavo e da Emesta Galletti, in una famiglia ebraica tradizionalista e intimamente legata alla comunità israelitica [...] le funzioni prima di segretario della comunità israelitica, poi di vicerabbino; dal 1922 al 1925 ricoprì la carica di rabbinocapo. Dal 1925 al 1933 fu professoredi lingua e letteratura ebraica presso l'università di Firenze (si dimise perciò dal ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] a livello teorico. Essa trovò espressione nei primi anni del Novecento nel pensiero di rabbi A.I. Kook, il primo rabbinocapo ashkenazita in Palestina, che fondò a Gerusalemme l'importante yeshivah di Merkaz ha-rav. Per Kook il ristabilimento degli ...
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giudaismo
Elena Loewenthal
La religione del Libro: una complessa identità millenaria
Il giudaismo, o ebraismo, è la religione del popolo ebraico e la sua cultura. Ma non è solo questo: è anche un modo [...] ‒ la sua. Si va avanti così, in una discussione senza né capo né coda, e il più delle volte alla fine non c'è ognuno resta della propria opinione. Tocca al lettore, o al rabbino venuto magari secoli dopo, decidere che cosa ritiene più giusto. ...
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Il 43-45
Raffaele Liucci
Il ’43-’45
De Pisis, «malgré les tempêtes»
Nel settembre del ’43, il pittore marchese Luigi Filippo Tibertelli, più noto con il nome d’arte di De Pisis, in fuga dai bombardamenti [...] Polonia (tra costoro, ci sarà pure il rabbinocapo della comunità, Adolfo Ottolenghi). Non si sottolineerà dell’alba la caduta di Mussolini e la nomina di Badoglio a capo del governo:
Salto dal letto, spalanco i battenti […]. Il banditore ripete ...
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L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] dove don Giovanni Rossi, il fondatore, pubblicava nel 1951 le testimonianze di convertiti (incluso Eugenio Zolli, ex rabbinocapo di Roma), al Breviario cristiano del 1963 che fa divulgazione spirituale, si sostituiscono i nomi di Albert Dondeyne ...
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TOAFF, Elio (Elihú) Refaèl
Sergio Della Pergola
– Nacque a Livorno il 30 aprile 1915, da Alfredo Sabato, rabbino livornese, e da Alice Jarach, di Casale Monferrato.
Aveva due fratelli e una sorella, [...] visita di un pontefice al Tempio maggiore di Roma. Avvenne in quell’occasione il memorabile abbraccio fra il papa e il rabbinocapo. Quest’ultimo avrebbe poi scritto: «Una folla di sentimenti mi aveva assalito quando il papa mi era venuto incontro a ...
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DA ZARA, Giuseppe
Luciano Segreto
Nacque a Padova il 3 febbr. 1855 da Mosè e Carolina Trieste. Apparteneva ad una di quelle ricche famiglie ebraiche che si erano stabilite nel Veneto ed avevano raggiunto [...] .
Fonti e Bibl.: Le date di nascita e di morte e quella dei matrimonio del D. ci sono state indicate dal rabbinocapo della Comunità israelitica di Padova, mentre un'ulteriore conferma per le.prime due ci è stata fornita dall'Amministrazione Marco Da ...
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ZOLLI, Eugenio Maria
Gabriele Rigano
ZOLLI, Eugenio Maria (Israel Anton Zoller). – Nacque il 17 settembre 1881 a Brody, nella Galizia austroungarica (oggi in Ucraina), ultimo dei cinque figli di Bernhard [...] alla corrente antisionista e fascista sorta sin dal 1934 nel mondo ebraico italiano. Il 28 settembre 1939 Zolli fu nominato rabbinocapo della capitale, ma il ministero dell’Interno non diede il suo placet, essendo egli ormai apolide. I problemi con ...
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TOAFF, Alfredo Sabato
Ariel Toaff
– Nacque a Livorno il 16 novembre 1880, da Cesare Ezechia (Hizkiyah), di professione contabile, e da Allegra, figlia del rabbino livornese Isaac (Isach) Millul.
Il [...] :// www. facebook.com/photo.php?fbid=10002852 83346332&set=t.100000946083465&type=3&theater).
Toaff rimase rabbinocapo di Livorno fino al 1963 (quando trasmise la carica al suo discepolo Bruno Pellegrino [Ghershom] Polacco, fino al 1960 ...
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rabbino
s. m. [dall’ebr. rabbī: v. rabbi]. – Antica denominazione dei dottori della legge ebrei, oggi usata a designare i capi spirituali delle singole comunità, nelle quali, oltre a presiedere il culto e i principali riti, e a dirimere le...
maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo di grande, che nell’uso si alterna con...