FRIZZI, Benedetto (Ben Zion Refael Ha-Cohen)
Cristina Ceccone
Nacque il 7 apr. 1757 da Michele e da Debora Vitali a Ostiano, sulle rive dell'Oglio, allora in provincia di Mantova. Indirizzato dai genitori [...] ; e contengono, assieme a note critiche e fisiche e a riflessioni filosofiche, il tentativo di correggere alcuni difetti introdotti dai rabbini in materia di sanità pubblica. Tra il 1790 e il 1792 il F. pubblicò a Trieste gli Opuscoli filosofici e ...
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MORTARA, Marco
Marco Cassuto Morselli
MORTARA, Marco (Mordekhai). – Nacque a Viadana, presso Mantova, il 7 maggio 1815, da Giuseppe, possidente mantovano, e da Allegra d’Italia.
Viadana era una piccola [...] di rivelazione progressiva una coincidenza e un riscontro ai suoi temi di evoluzione e di riforma del culto, ma il rabbino livornese reagì, con l’ancoraggio della precettistica alla tradizione e per di più alla mistica, di cui è simbologia» (2009 ...
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Ecclesiastico (Prato 1721 - Firenze 1809). Per invito del card. V. A. delle Lanze si accinse alla versione della Bibbia in italiano: per il Nuovo Testamento (1769-71) prese a base il testo greco, discostandosene [...] ; per l'Antico Testamento (1776-81), pur traducendo dalla Vulgata, ricorse a volte al testo ebraico con l'aiuto di un rabbino di Firenze. M. stesso curò, tra il 1782 e il 1792, un'edizione definitiva dell'intera versione, che, ricca di introduzioni ...
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ABOAB, Samuele
Alfredo Ravenna
Di famiglia marrana spagnola emigrata (il padre, Abramo di Giacobbe - Antonio Falleiro, fu uno dei fondatori della banca di Amburgo), nacque ad Amburgo nel 1610. A tredici [...] 674-677; C. Roth, Les marranes à Venise,in Rev. des études juives,LXXXIX (1930), p. 218; M. Benahiu, Lettere di S.A. ai rabbini fatti prigionieri a Malta e a Messina,in Scritti in memoria di S. Mayer,Gerusalemme 1956, pp. 17-38 (in ebr.); S. Wininger ...
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Medico, filosofo e matematico ebreo. Nacque in Candia il 16 giugno 1591, studiò all'università di Padova, ove ebbe a maestro tra gli altri Galileo. Dopo la laurea tornò per breve tempo in patria, e poi [...] andò vagando per varî paesi d'Oriente e d'Europa, occupandosi alternativamente come maestro, come medico o come rabbino. Morì a Praga il 16 ottobre 1655. Scrisse: 1. Ēlīm (il titolo è tratto da Esodo, XV, 27), soluzione di 12 quesiti e discussione di ...
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LUZZATTO, Benedetto (Baruk)
Lisa Saracco
Nacque probabilmente a Venezia intorno al 1612 da Moses. Scarsi e frammentari sono i dati biografici. La sua famiglia apparteneva al ceppo di ebrei giunti nel [...] il L. era a Venezia nel 1662 e a Padova nel 1669. I.H. Cohen Cantarini (Padova 1644-1723) annovera il L. fra i rabbini patavini nel suo Paḥad Iśahq (La paura di Isacco, Amsterdam 1685), opera in cui narra l'attacco al ghetto di Padova da parte dei ...
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WOUK, Herman
Biancamaria TEDESCHINI LALLI
Romanziere americano, nato nel Bronx, New York, il 27 maggio 1915. Ha studiato presso la Columbia University e ha poi lavorato per sei anni alla radio. Insegna [...] guerra il W. si è arruolato in marina e ha combattuto nella zona del Pacifico. Di famiglia ebraica (il nonno materno era rabbino), il W. è da qualche anno tornato all'ortodossia della sua infanzia.
Anche i suoi romanzi, cui ha arriso un eccezionale ...
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DEL VECCHIO, Bonaiuto
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Pesaro il 9 apr. 1818, ma non c'è nessuna certezza su questa data che, a parere di alcuni, andrebbe spostata indietro di cinque anni.
Anche sulla famiglia [...] può congetturare una appartenenza alla comunità e alla religione ebraica (ai primi del secolo viveva a Pesaro un rabbino, Isacco Sabbato Del Vecchio), dalla quale, comunque, il D. dovette presto distaccarsi per abbracciare il cattolicesimo. Si trattò ...
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Brodkey, Harold
Brodkey, Harold. – Scrittore statunitense (Staunton 1930 ‑ New York 1996). Diventato celebre come il più famoso scrittore d'America non pubblicato da quando Harold Bloom sul Washington [...] ed è nato in Illinois, da genitori russi di origine ebrea. Il padre era un pugile incolto, la madre figlia di un rabbino (si ammalò quando il bambino aveva pochi mesi e morì quando aveva tre anni). Questo trauma, e i suoi drammatici sviluppi, sono ...
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HORN D'ARTURO, Guido
Fabrizio Bonoli
Nacque a Trieste il 13 febbr. 1879 da Arturo Horn e da Vittoria Melli, terzo di quattro figli. La famiglia, probabilmente di origine olandese, era ebrea e il cognome [...] ; l'H. vi fece aggiungere d'Arturo. Il padre morì quando l'H. aveva due anni ed egli venne educato dal nonno materno, il rabbino R.S. Melli. L'H. compì i suoi studi universitari prima a Graz - quattro anni di matematica, fisica e astronomia - poi a ...
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rabbino
s. m. [dall’ebr. rabbī: v. rabbi]. – Antica denominazione dei dottori della legge ebrei, oggi usata a designare i capi spirituali delle singole comunità, nelle quali, oltre a presiedere il culto e i principali riti, e a dirimere le...
rabbinico
rabbìnico agg. [der. di rabbino] (pl. m. -ci). – Di rabbino, dei rabbini: tradizioni r.; l’insegnamento r.; esegesi r. (della Bibbia); scrittura r., scrittura ebraica derivata dalla quadrata, adoperata per libri d’importanza minore...