MĒ'ĪR ben Bārūk da Rothenburg
Yoseph Colombo
Rabbino, nato a Worms circa nel 1215, morto nella fortezza di Ensisheim, in Alsazia, il 27 aprile 1293. Esercitò il rabbinato in molte città tedesche e risiedette [...] a lungo a Rothenburg, donde il nome. Fu una delle più alte autorità giuridiche dell'ebraismo germanico. Arrestato, nel 1286 o 1287, perché favoriva l'emigrazione ebraica verso la Palestina, morì in carcere. ...
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Rabbino nato a Qal‛at Ḥammād nell'attuale provincia di Costantina; studiò ad al-Qairawān in Tunisia, poi tenne scuola a Fez (Fās, donde il suo nome arabo al-Fāsī), fino a che nel 1088 fu costretto a emigrare [...] fino a che morì, novantenne circa, il 19 maggio 1103. Fu una delle più alte autorità che l'ebraismo rabbinico abbia avute. Compose un'opera colossale, intitolata Halākōt (Disposizioni legali), che è la prima vasta raccolta sistematica dell'ampio ...
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Rabbino spagnuolo, nato a Barcellona verso il 1235-40, morto verso il 1310. Capo del rabbinato della sua città, fu uno dei più celebrati e dei più autorevoli rabbini del suo tempo, e a lui si rivolgevano [...] il suo appoggio, ed . egli, dopo un lungo scambio di lettere in proposito, pronunziò nel 1305 coi suoi colleghi del rabbinato di Barcellona un solenne bando di scomunica contro chi studiasse fisica o metafisica prima di aver compiuto il 25° anno. Sue ...
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Achitûb ben Ischaq (trascritto anche Isaak)
Giovanni Rinaldi
Rabbino e medico di Palermo (sec. XIII-XIV); al suo tempo ebbe qualche notorietà come scienziato e filosofo (tradusse dall'arabo in ebraico [...] la Logica di Maimonide); è ricordato nella storia letteraria per la sua opera Machbéret haténe'. Il termine machbéret (plur. machberôt e meno bene mechabberôt), che propriamente significa " raccolta ", ...
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Scrittore ebreo (1490 circa - 1555); fu educato in Italia, rabbino alla Canea e poi (1522) capo della comunità ebraica di Candia, è autore di una Cronaca di Venezia (1517) e di una storia degli Ottomani [...] a Candia ...
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Teologo israelita (n. Providence, Rhode Island, 1893 - m. 1972); rabbino e prof. a New York; notevoli, tra i suoi scritti: Jewish influence on christian reform movements (1925); Bible utopias and religious [...] liberty in colonial America (1941); The Jewish people faith and life (1957) e la trad. inglese (in collab. con S. Spitz, 1963) di una antologia dello hasidismo da testi ebraici, yiddish e tedeschi ...
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Ebraista (n. Gorizia 1784 - m. 1855), insegnante e poi rabbino, dal 1846, nella sua città natale, uno dei rappresentanti dell'illuminismo ebraico, di moderate tendenze riformiste. Tra le sue opere: Ma'ămār [...] Tōrāh min ha-šamayyīm ("Trattato della Legge Rivelata", 1818); ha-Tōrāh wĕ-ha-fīlōsōfiyyā ("La legge e la filosofia", 1828); Beḥīnat ha-Qabbālāh ("Esame della tradizione", 1852). Tradusse in italiano il ...
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CASTELLAZZO, Mosè da
Amedeo Tagliacozzo
Figlio di Abraham Sachs, rabbino di origine tedesca assai stimato nelle comunità ebraiche dell'Italia settentrionale, nacque probabilmente a Cremona intorno al [...] stesso anno (Soave).
Morì nel 1527, probabilmente a Venezia. Dei suoi figli, Yechiel fu a sua volta studioso illustre e rabbino capo d'Egitto.
Non avendo testimonianze della sua opera, cì è impossibile dare un giudizio sul valore artistico di questo ...
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Ebraista (Monaco di Baviera 1874 - Königsberg 1933), figlio di Joseph; rabbino di Königsberg dal 1899 e prof. onorario di letteratura neoebraica e aramaica nell'univ. della stessa città dal 1924. Tra le [...] sue opere: Analekten zur Textkritik des Alten Testaments (2 voll., 1895-1922); Zur althebräischen Strophik (1896); alcuni commenti biblici ...
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Ebraista e aramaista (Baja, Ungheria, 1835 - Monaco di Baviera 1894), rabbino nelle città di Poznań e di Monaco. Tra i suoi scritti: Meletemata Peschittoniana (1859); R. Salomo ben Abraham ben Adereth [...] (1863); Beiträge zur Geschichte der hebräischen und aramäischen Studien (1884); Beiträge zur rabbinischen Sprach- und Altertumskunde (1893) ...
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rabbino
s. m. [dall’ebr. rabbī: v. rabbi]. – Antica denominazione dei dottori della legge ebrei, oggi usata a designare i capi spirituali delle singole comunità, nelle quali, oltre a presiedere il culto e i principali riti, e a dirimere le...
rabbinico
rabbìnico agg. [der. di rabbino] (pl. m. -ci). – Di rabbino, dei rabbini: tradizioni r.; l’insegnamento r.; esegesi r. (della Bibbia); scrittura r., scrittura ebraica derivata dalla quadrata, adoperata per libri d’importanza minore...