Talmudista e giurista ebreo (Cracovia 1520 circa - ivi 1572). Fu rabbino e capo di una scuola talmudica. Con lo scritto Darkē Mosheh ("Le vie di Mosè"), e quindi con le note e le correzioni al codice giuridico [...] di Yōsēf Caro, ebbe parte notevole nella fissazione della legge ebraica secondo la tradizione ashkenazita. Scrisse inoltre opere di filosofia religiosa, di ritualistica, responsi, glosse e commenti varî ...
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Pittrice e scultrice (Kaũnas 1900 - Roma 1975). Figlia di un rabbino, alla morte del padre si trasferì con la madre a Londra (1905), studiò musica e frequentò lo studio dello scultore J. Epstein. Dopo [...] un breve soggiorno a Parigi, a Roma (1925) si legò in particolare a M. Mafai, di cui in seguito divenne la moglie, e portò, con il suo temperamento inquieto e la sua apertura intellettuale, un particolare ...
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TOAFF, Elio (Elihú) Refaèl
Sergio Della Pergola
– Nacque a Livorno il 30 aprile 1915, da Alfredo Sabato, rabbino livornese, e da Alice Jarach, di Casale Monferrato.
Aveva due fratelli e una sorella, [...] visita di un pontefice al Tempio maggiore di Roma. Avvenne in quell’occasione il memorabile abbraccio fra il papa e il rabbino capo. Quest’ultimo avrebbe poi scritto: «Una folla di sentimenti mi aveva assalito quando il papa mi era venuto incontro a ...
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Ebraista polacco (Brzeżany 1858 - Firenze 1922). Dal 1890 a Firenze, come rabbino maggiore, rinnovò il collegio rabbinico italiano. Scrisse Discorsi sacri (1891) e articoli di storia e letteratura ebraica; [...] fu direttore della Rivista israelitica (dal 1904) e fondatore della Settimana israelitica (1909) ...
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LÉVI, Israël
Ebraista, nato a Parigi il 7 luglio 1856, gran rabbino del concistoro centrale degl'Israeliti di Francia, direttore di studî nella École des hautes études a Parigi, professore nella École [...] rabbinique ivi, redattore della Revue des études juives.
Ha pubblicato numerosi libri e articoli relativi a vari rami della scienza ebraica, specialmente alla letteratura deuterocanonica, a quella talmudica ...
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Pedagogista e ebraista (Trieste 1840 - Roma 1911). Dapprima insegnante, poi (dal 1905) rabbino maggiore a Roma. Si dichiarò tra i primi a favore dei giardini d'infanzia froebeliani. Come ebraista fu poeta, [...] traduttore (iniziò la versione italiana della Mishnāh), editore di testi e iscrizioni ...
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Prelato (Burgos 1384 - Villasandino, Burgos, 1456), figlio, nato prima dell'abiura, del rabbino convertito Paolo di Santa Maria, vescovo di Cartagena poi di Burgos; fu decano a Santiago (1417) e Segovia [...] (1420), precettore del principe Enrico figlio di Giovanni II di Castiglia, consigliere regio, inviato (1421) in Portogallo a concludervi la lunga tregua, ambasciatore al concilio di Basilea (1434), vescovo ...
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TOAFF, Alfredo Sabato
Ariel Toaff
– Nacque a Livorno il 16 novembre 1880, da Cesare Ezechia (Hizkiyah), di professione contabile, e da Allegra, figlia del rabbino livornese Isaac (Isach) Millul.
Il [...] apologetica, come sono rimasti monumento perenne alla sua memoria, sono rimasti anche nell’animo dei suoi discepoli» (v. Il Collegio rabbinico di Livorno, dapprima in La rassegna mensile di Israel, 1937-1938, 12, pp. 184-195, poi rist. in Annuario di ...
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Ebraista italiano (Firenze 1883 - Gerusalemme 1951); dal 1906 insegnante nel Collegio rabbinico italiano, rabbino maggiore di Firenze, dal 1925 prof. nell'univ. di Firenze, poi di Roma e infine nell'univ. [...] ebraica di Gerusalemme. Socio corrispondente dei Lincei (1935). Pubblicò ricerche importanti sulla storia degli Ebrei in Italia (Gli ebrei a Firenze nell'età del Rinascimento, 1918), studî biblici e, dopo ...
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PERLES, Joseph
Umberto Cassuto
Orientalista, nato a Baja (Ungheria) il 26 novembre 1835, rabbino a Poznȧn dal 1861, poi a Monaco di Baviera dal 1871, morto ivi il 4 marzo 1894.
Fra le sue opere nel [...] campo degli studî ebraici e aramaici sono particolarmente da menzionarsi: Meletemata Peschittoniana (Breslavia 1859); R. Salomo ben Abraham ben Adereth (ivi 1863); Beiträge zur Geschichte der hebräischen ...
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rabbino
s. m. [dall’ebr. rabbī: v. rabbi]. – Antica denominazione dei dottori della legge ebrei, oggi usata a designare i capi spirituali delle singole comunità, nelle quali, oltre a presiedere il culto e i principali riti, e a dirimere le...
rabbinico
rabbìnico agg. [der. di rabbino] (pl. m. -ci). – Di rabbino, dei rabbini: tradizioni r.; l’insegnamento r.; esegesi r. (della Bibbia); scrittura r., scrittura ebraica derivata dalla quadrata, adoperata per libri d’importanza minore...