Linguista e filologo (Hohenheim, Stoccarda, 1872 - Monaco di Baviera 1949), prof. nelle università di Heidelberg (1902), Würzburg (1909), Monaco (1911). Seguace della filosofia idealistica, specie crociana, [...] critici V. ha inoltre dedicato a scrittori di quasi tutte le lingue neolatine; basti ricordare quelli su Cellini, Leopardi, La Fontaine, Racine, Lope de Vega; e, tra i maggiori, Die göttliche Komödie (1907-10; 2a ed. 1925) e Poesie der Einsamkeit in ...
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ROUSSEAU, Jean-Baptiste
Salvatore Rosati
Poeta francese, nato a Parigi il 6 aprile 1670, morto a Bruxelles il 17 marzo 1741.
Tra il classicismo del sec. XVII e la reazione che gli seguì nel secolo xvIII, [...] secolo XVIII.
Assai più schietto egli riuscì negli epigrammi, quasi sempre ispirati da polemiche e inimicizie personali: insieme con Racine e Le Brun, il R. è uno dei migliori epigrammisti francesi.
Ediz.: Œuvres, Londra (Parigi) 1757, voll. 5; altra ...
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Termine di versificazione francese, il quale indica che una frase "scavalca" (enjamber "scavalcare") la fine di un verso e continua nelle prime sillabe del seguente; p. es.:
A Toulon, le fourgon les quitte, [...] ammesso quando si abbia una sospensione:
Faut-il qu'en un moment un scrupule timide
Perde... Mais quel bonheur nous envoie Atalide?
(Racine, Bajazet, a. II sc. I).
L'uso che di questo procedimento fecero i romantici ruppe, per lo più felicemente, la ...
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Nacque a Murçay presso Poitiers, nel 1673, da famiglia calvinista, a cui fu tolta per volontà di Madame de Maintenon, sua parente, che la convertì al cattolicesimo e l'educò secondo i proprî metodi. Sposa, [...] bellezza. Dotata di un singolare talento drammatico, recitò, in presenza di tutta la corte, il prologo di Esther, che Racine aveva scritto per lei, e interpretò poi varî personaggi di questa tragedia con tanta naturalezza e tale sentimento che gli ...
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Poetessa, nata a Parigi nel 1638, morta il 17 gennaio 1694. A tredici anní e mezzo andò sposa a Guillaume de La Fon de Boiguerin, signore des Houlières, che raggiunse nelle Fiandre quando questi vi si [...] , madrigali in uno stile non privo di fluidità ma spesso di una ricercatezza leziosa. Appartenne al cenacolo che osteggiò Racine. Trascorse gli ultimi dodici anni della sua vita fra gravi sofferenze, per un cancro al seno, continuando tuttavia a ...
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Ek, Mats
Ek, Mats. – Ballerino, coreografo e regista teatrale svedese (n. Malmö 1945). Figlio della coreografa Birgit Cullberg, si è accostato alla danza moderna e in particolare alla tecnica Graham, [...] (1996). Particolarmente interessante la sua sperimentazione in campo teatrale (Don Giovanni, di Molière, 1999; Andromaca, di J. Racine, 2002), culminata nell’allestimento di Il mercante di Venezia di W. Shakespeare (2004), in cui il ruolo del ...
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Regista danese, morto a Copenaghen il 20 marzo 1968. Tra le figure più rappresentative della storia dell'arte del film. Il suo ultimo film è Gertrud (1964), in cui, sulla scorta di un testo teatrale di [...] d'intenzione (le riduzioni di testi teatrali come Brand di Ibsen, Il lutto si addice a Elettra di O'Neill, Esther di Racine), D. faceva in tempo a redigere, prima di morire, una sceneggiatura per un film su Gesù Cristo, Jesus, in cui tornava con ...
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GEOFFROY, Julien-Louis
Luigi Sorrento
Giornalista e critico, nato a Rennes il 17 agosto 1743, morto a Parigi il 27 febbraio 1814. Entrato nell'Année littéraire, ne divenne (1776) uno dei principali [...] sur la critique, Parigi 1779; Idylles de Théocrite, traduites du grec avec des remarques, Parigi a. VIII (1801); Commentaire sur Racine, Parigi 1808; Cours de la littér. dramatique ou Recueil des feuilletons de G., Parigi 1819-20, voll. 6 (2ª ed ...
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Musicista italiano (Firenze 1931 - Milano 2021). Allievo di G. Maglioni e R. Lupi a Firenze, si perfezionò poi a Parigi con M. Deutsch. Considerato l'esponente più radicale e reazionario della nuova musica [...] (1970), I semi di Gramsci per quartetto d'archi e orchestra (1967-70), Le rarità di Potente (1979), Le Racine, pianobar pour Phèdre (1980), Bergkristall (1983), Phèdre (1988), Nuite du faune (1991), Madrelingua (1995), Orchestre mozartiane I e II ...
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Poeta drammatico francese (Dreux 1609 - ivi 1650). La sua prima commedia fu l'Hypocondriaque (1628); succedette (1632 circa) ad A. Hardy come poeta della compagnia dell'Hôtel de Bourgogne. Protetto dal [...] alcune imitazioni plautine), di tragedie (Hercule mourant, 1634; Crisante, 1635; Antigone, 1637; Iphygénie, 1640; Le véritable Saint-Genest, 1645; Cosroès, 1648). Alle sue opere s'ispirarono Racine e Marivaux. Alfieri tenne presente la sua Antigone. ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato,...