Io
Angela Ales Bello
Lucio Pinkus
L'Io è una delle espressioni emblematiche del pensiero occidentale contemporaneo, divenuta oggetto esplicito di riflessione nella filosofia e nella psicologia dal [...] in interiore homine habitat veritas", per procedere, poi, all'apertura radicale: "et, si tuam naturam mutabile inveneris, trascende et te funzioni difensive: esiste una sfera dell'Io libera dai conflitti e quindi capace di svilupparsi ...
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Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] semplicemente il bello con il piacere, segnalando un radicale mutamento nell'idea tradizionale della bellezza come norma è alla base del giudizio di gusto, si pensa originato dal libero gioco dell'immaginazione con l'intelletto. Il piacere non si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Simone Porzio
Eva Del Soldato
L’aristotelismo rinascimentale è stato a lungo ritenuto una tradizione filosofica ossessionata da sottigliezze formali e del tutto rimossa dalla vita del suo tempo. Gli [...] l’anima è mortale? Ha forse senso essere dotati di libero arbitrio se in ogni caso non riceveremo una ricompensa (o una riscontrare tendenze religiose eterodosse in un esponente dell’‘aristotelismo radicale’, ma in Porzio ciò accade senza che le due ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Guido De Ruggiero
Maurizio Torrini
Storia della filosofia e Storia del liberalismo europeo sono le due opere cui è legato il nome di Guido De Ruggiero, con filosofia e politica non sempre in lui conciliate. [...] fase che culminò con il suo arresto nel giugno del 1943. Liberato dopo il 25 luglio, la sua attività riprese intensa nei pochi giorni politiche e sindacali suscitate dalla guerra, per un radicale mutamento, e da forza minoritaria ambire a divenire ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Federigo Enriques
Giorgio Israel
La figura di Federigo Enriques occupa una posizione centrale nella storia della cultura italiana tra la fine dell’Ottocento e la Seconda guerra mondiale. Egli fu uno [...] detti puristi, che riaffermarono con forza il valore di un approccio geometrico assolutamente libero da ogni metodologia algebrica e analitica, secondo l’idea radicale che la geometria finisce appena si parla di numeri. Il massimo esponente italiano ...
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BOVIO, Giovanni
Alfonso Scirocco
Nacque a Trani il 6 febbr. 1837, quinto dei sei figli di Nicola. e Chiara Pasquino. Non seguì un corso regolare di studi, non tanto per le disagiate condizioni economiche [...] superata e ne aveva auspicato l'abolizione o il radicale rinnovamento, ma in seguito si convinse della sua utilità aveva sposato Bianca Nicosia, da cui ebbe due figli, Corso (1881) e Libero (1883).
Tra le opere del B., oltre a quelle citate, sono da ...
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Kant, Immanuel
Stefano De Luca
Il Copernico del pensiero filosofico
Metodico e abitudinario nella vita privata – si racconta che i suoi concittadini regolassero gli orologi sulla sua passeggiata pomeridiana [...] limiti della conoscenza umana – e lo affronta in modo assai più radicale, sino a farne il problema filosofico per eccellenza (e infatti la legge morale. Lotta che presuppone l’esistenza del libero arbitrio: così una delle domande della metafisica, ...
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Erasmo da Rotterdam
Margherita Zizi
Un grande umanista europeo contro il dogmatismo e l'intolleranza
Grande umanista e filologo, Erasmo visse nella prima metà del Cinquecento, in un periodo segnato [...] però, egli confermava con estrema coerenza il suo radicale rifiuto del dogmatismo, della violenza, delle divisioni Il dissidio tra i due si approfondisce con la controversia sul libero arbitrio: Lutero nega la libertà dell'uomo di scegliere tra il ...
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Condizione per cui ogni individuo o collettività deve essere considerato alla stregua di tutti gli altri, e cioè pari, soprattutto nei diritti civili, politici, sociali ed economici. L'eguaglianza di tutti [...] Rousseau a I. Kant) partono dall'ipotesi che gli uomini siano liberi ed eguali e di conseguenza pongono l'origine dello Stato in un distribuzione dei beni: poiché si tratta di una forma radicale di eguaglianza, in questo caso si è soliti parlare ...
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Vanini, Giulio Cesare. - Filosofo (Taurisano, Lecce, 1585 - Tolosa 1619). Entrato nell'ordine dei carmelitani a Napoli (1603), girovagò, col confratello Giovanni Maria Ginocchio, per i paesi riformati [...] e ateo, al taglio della lingua e al rogo. Esaltato come libero pensatore, detestato come ateo, annoverato fra gli scettici e fra G. Cardano e G.C. Scaligero, sviluppò un razionalismo radicale di stampo materialistico e meccanicistico in cui non c'è ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.